Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 13 - 15 luglio 1901

256 RIVI~TA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALl · uuiver.sale non scholae sed vitae 'discimus) che la scuola s'identificherà alla vita, la qual cosa d'altronùo è ineluttabile per quella legge di ritorno apparente, ·per cui ogni ciclo e,olutivo si chiudo collo forme elaborate, riflesse o somiglianti in certo qual modo a qnolle semplici doi primitivi, presso cui fa Scuola, le abilità operativo, il sapere, come ogni altro fatto, si fondevano con mirabile accordo nella vita t X. Data la coscienza che la Scuola debba rigenerarsi e identificarsi alla vita per via del lavoro, non~ abbi.imo tutti il dovNe di favorire e di - dirigere ·1e-trasforn1a: zioui di essa 'I Che cosa adunque dobbiamo cominciare a fare 'I Grnsi,;PPE Dx RosA. RIVISTADELLERlVISTE Prof Federico Flora. Il conflittochinese. (La qnestione delle indennità). Ì!.. Ottenuta, con mezzi non sempre conformi ai dettami della civiltà, !',agognata pacificazione; ;cominciato il rimpatrio delle forze militari, non rimane alle Potenze che a regolare il pagamento deiie indennità. È la quistione più importante_e più difficile, e torna perciò opportuno esaminare~quale sia il modo più conveniente per prelevare i mezzi occorrenti al pagamento e circa le forme di questo. l,__Le entrate ordinarie del bilancio cinese, secondo le v,1lutazioni del De Brandt, a lungo ministro cfolloGermania a Pechino, e del Jamieson, console inglese a Shangai, che sono considerate le più attendibili, sono di 360 milioni secondo il p1·imo e di 320,344,000 secoudo l'altro. La pressione tributaria sopportata dai ciues1 m confronto a quella europea (1) è addirittura miuima, non superando una lira per abitante. Dato un bilancio di 360 milioni, come deve giudicarsi l'indennità di guerra richiesta dalle Potenze nella misura di 1620 milioni 'I A noi sembra che l'indennità sia piuttosto eecessiva se richiesta;immediatarnente, ma giustificabile se l'obbligo dol pagamento cominciasse. in capo ad una decina d'anni, allorquando le risorse dell'Impero fossero nwggiormente sdluppate. Non è certo possibile che la Cina possa ricavare da un'imposta straordinaria la somma totale delle indennità; la prevalenza· delle piccole fortune, che l'imposta arriverebbe pressochè ad r,ssorbire, vi si oppontl assolutamente. Non è pos,ibile ricorrere all'emissione di un prestito interno per l'assenza di una classe disposta a mutuare per tutti. Alla Cina non resta che il ricorrere al prestito all'estero, il quale se ne accresce la dipendenza politica ed economica verso i paesi stranieri, permette ad essa la restituzione del capitale mediante ammortamento, entro quarant'anni, con lieve danno, profittando delle migliorate condizioni finanziarie. (J) Il carico annuale delle imposte per abitante nel 1898, epoca delle valutazioni accennate risultava: Bibliot Francia Inghilterra Italia Austria Ungheria Spagna Germania Belgio Russia i~z-zer\,;I ino milioni 2.857 2.149 1.259 1.630 705 1.860 191 2255 Biara~o per abitante 75.18 53.70 40.61 4010 39.16 35.77 29.85 17.50 16.00 1.00 È l\Jl\t t_l.)tt';> !t fJ:ut raccomandata alla Cina dalla maggioranza della Commissione dei ministri stra,. uieri a Pechiuo, e che può attuarsi in quattro modi diversi: 1° coll'emissione all'estero senza garanzia deg'.i alleati; 2° coll'emissione coa garanzia collettiva delle Potenze; 3° con la consegna alle Potenze di obbligazioni fruttifere, diverse per ciascuna, a scagenza fissa, rimborsabili in 56 anni, e che i Governi potrebbero negoziare o crmservare a garanzia dei prestiti nazionali emessi 1>er egual cifra; 3° col versamento cli una quota annuale alle Potenze. Dei quattro modi quello che ,orremmo accolto è il 2° che assicura l';ntegrità della Cina per mezzo secolo, che tutela gl'interessi delle Potenze, e che farebbe sopportare alla popolazione cinese 1111 carico annuo di L. 0,40 per abitante, addirittura derisorio in paragone a quello dei contribuenti europei (1). Ammesse però le forme del debito redimibile garantito, occorre ricercare i mezzi per provvedere, al pagamento degli interessi e all'ammortamento. È questa l'indagine più difficile dal lato fiscale, economico e politico, le entrate destinate al servizio del prestito dovendo essere facilmente controllabili dalle Potenze che si sono riservata l'approvazione dei mezzi dalla Cina indicati I proventi ddle dogane marittìme, i soli facilmeute controllabili, sono quasi totalmente assorbiti dal servizio dei prestiti precedenti, a meno che rion si consenta alla Cina di elevare le tariffe doganali dal 5 ol IO O[O del valore. Sarebbe questa la soluzione più favorevole per la Russia, la Francia, la Germania, l'Austria Ungheria., _l'Italia, il traffico delle qtmli è nullo e i □ significante, ma la più sfavorevole per l'Iughilterrn, gli Stati 0niti, il Giappone che importano considerevoli quantità di merci, il cui consumo subirebbe una notevole con trazione. La Cina, seguendo il .piano di sir Robert Hart, dit treu t 'anni ispettore delle dogane cinesi, 11roposo di prelevare gl'interessi del prodotto dell'imposta del sale, che sarebbe aumentata di 20 milioni di tiiels, d,t quello delle dogane indigene fuse con le marittime, e dall'applicar.ione del dazio •~onsumo alla città di Pechino. I rappresentanti delle potenze proposero ad unanimità che la sonuna degl'iuteressi si dovesse ricavarn: 1 o dall'assegnazi.one al senizio delle indennità dell'entrata ancora disponibile delle dogane marittime; 2° dalla revisione delle tariffe doganali aggiungendovi nuove voci, escluso l'oppio; 3° dal passaggio delle dogane indigene alla am1ui11ibtrazione delle dogane maritti1ue; 40 dall'applicazione di nuove imposte sul consumo del burro, del formaggio, delle farine, dei tessuti europei, degli spiriti, e dei prodotti tuttorn esenti. La sola via, a nostro ,edere, è quella di raddoppiare temporaneamente i dazi d'importazione attuali, comprendendovi nuove voci, e curandone l'applicazione (I) Si confrontino, infatti, i dati seguenti sui debiti pubblici europei: Stati Capitale nominale Spese annuàli del debito complessiva per abit. Francia Italia Spagna Belgio Austria Ungheria Inghilterra Germania Russia Svizzera Cina milioni milioni lir-e 31 090 1020 2685 13.000 703 22.68 7.076 324 18 - 2.328 11:3 17.38 13.972 653 15.93 16,019 625 1562 15.767 637 12.25 16.659 723 5.60 81 4 1.33 2.200 153 0.49

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