RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCI.A.LI 225 il Bertrand della Revne Socialiste. Il quale ha raccolto con pazienza rara ed ha esposto con perizia somma tutto ciò che sull'argomento hanno scritto i suddetti corrispondenti - compresi quelli della Tribune,, del_Gorriere ·della Sera, del 1Vlesscigyero ecc. Ora nell'ultimo numero della rivista di ,Villiam Stead troviamo le relazioni di Chirol nel 'l'imcs e di Giorgio Lynch nella lVest1ninster Ga::;ette, le quali non solo conformano, ma danno spaventevoli dettagli sulla civiltà europee,. Lynch dichiara che le armA.te dei cristinni alleati hanno crocifisso la cristianità in Cina. I cristian·i hanno stuprato le donne e i fancil1lli ; hanno massacrato i vecchi; hanno sospinto le faiciulle al suicidio per evitare oltraggi ma,ggiori; hanno fatto un carnevale di rapine, di saccheggi, di omicidi, di cui 1100 si ha memoria e che costituisce la macchia pitt nera e piit spaventevole nella storia della civiltà. I contingenti europei, continua Lynch, hauno ubbidito alle esortazioni <foll'Imperatore di Germania; hanno imitato Attila, lmnno imperato gli Unni, militando sotto le bandiere della Croce! Russi, francesi e tedeschi hanno dato sfogo alle peggiori passioni dei demoni e dei bruti... Gl'iuglfisi si sono limitati a saccheggiare (1). Ohe ne dice l'on. i\lontiGuarnieri, che scioccamente vide un' apologia degli cmtropofagi nella semplice spiegazione logica, umana che l'on. Colajanni aveva dato del fanatismo dei boxers ? quali Bettino Ricasoli difese la libertà e fu costretto a dimettersi ed anche a scambiare Llettere fiere e dignitose, come non ne scrissero altre volte i ministri del Regno d'Italia, con Vittorio Emmanuele; e r~- cordiamo la caduta del Ministero Cairoli-Zanardelh, 1'11 Dicembre 1878, per avere difeso la libertà. Ma, è bene ripeterlo, mai come adesso il problema era stato posto in tutta la sua grandiosa interezza, nella teoria e nella pratica, con precisione di ,contorni e di contenuto, sollevando una:discussione, che fu anche più alta o più coraggiosa dell'ordinario da parte dei conservatori edei reazionari; ma che fu elevatissima per virtù dell'Estrema Sinistra e dei due capi del governo: gli on. Zanardelli e Giolitti. Noi non abbiamo intenzione di spiegare tutto il significato della maggioranza di 80 voti ottenuta dal ministero contro l'ordine del giorno puro e semplice che subito respinto con parole insolitamente vivaci dell' onorevole Zanardelli. Presentiamo soltanto qualche bre-ve osservazione. La discussione e la so- . luzione sarebbero state per tutti più dignitose e più confortevoli per quanti¾ amano sopra tutto !a sincerità politica, se conservatori e reazionari non avessero fatto il meschino tentatiDove sono gli antropofagi - tra gli Europei o tra i Cinesi 1 Il prestitorusso. vo di nascondere il proprio colore per assumerne un altro che li avrebbe moEl' Europa, con quella sfacciataggine cito distinguo la sua diplomazia, ha chiesto un miliardo e mezzo 1l'indennità, senza nemmeno dedurre le ricchezze rubate ai poveri e pacifici cinesi, come ha osservato un giol'nalista francese! Chi dovrib pagare tale indenuit:ì, ~ e come 1 E se i Boxers ripreudessero vigore - come fanno temere gli ultimi telegrammi~ E se ripetessero sugli Europei la decima parte delle iniquità commesse (l[l.i nuovi crociati? Oh! allora non mancherebùero i Mout.iGuarnieri a predicare una guerra di sterminio in ouore e gloria di qualche generale e dell'odioso milita,rismo, e di cui i contribuenti imbecilli e pazienti come gli asini paghereùùero le speso ! Nor. (1) Agli Italiani, fortunatamente, non è dedicata alcuna nota speciale. Nota della Redazione. VITTORIA! Le ultime due giornate di discussione parlamentare sul bilancio degli interni rimarranno davvero memorabili negli annali della politica italiana. ::---/on hanno precedenti. Quando venne in discussione la libertà intera e completa di associazione e di riunione, il principio, timidamente affermato venne sconfitto, l'applicazione incompiutamente tentata venne condannata. Ricordiamo le due discussioni del 1862 e del 1867, nelle Biblioteca Gino B anco (Ori di Parigi). strati sotto l'aspetto di una laida contraffazione. Essi affermarono audacemente, sollevando proteste schiaccianti o sghignazzate feroci dall'Estrema Sinistra, di essere liberali; e come liberali non volJero che si votasse sull'ordine del giorno BaccelJi, nel quale videro un equivoco ! Si dissero liberali, essi, i propugnatori del regime- Pelloux, gli autori del Decreto-legge e del regolamentoforca ! Si dissero liberali, essi, gli apologisti dei Tribunali di guerra, degli Stati di assedio, dei massacri non necessari !... Ed è questo il solo lato brutto di tutta la discussione: il tentativo audacissimo, incredibile, di falsificazione della stol'ia contemporanea, della storia non di ieri, ma. di oggi. C'è n'è uno buono, e che vorremmo consolidato; eccolo: molti ascari, molti deputati che per lo passato votarono sempre con tutti i .l ministeri, senza predilezione alcuna pei liberali o pei reazionari, questa volta presero posto, aperiamo definitivo, tra i reazionari. Auguriamoci che gli elettori alla prima occasione facciano giustizia s~mmaria di una marmaglia ignobile, che non ha:alcuna ragione di ritornare a Montecitorio. Non è possibile dare un cenno, anche fuggitivo dei discorsi magistrali pronunciati dall'Estrema. Badaloni, Gatti, Barzilai, Comanclini, Bovio, dFerri, chi più, chi meno, furono eloquenti, nella difesa della libertà; logici, inesorabili nella critica degli argomenti della reazione.
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