Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 12 - 30 giugno 1901

RIVISTA. POPOLAflE DI POL/TlCA LETTEllE E SCIENZE SOCIALI 239 piegati municipali, .di rnel'cati pnbblici, il controllo sullo spaccio dei liquori, ecc 1n breve, si dovrebbe lasciare alle comuuit,L Joca,Ji J'arnminist-razionc pie1rn clei · loro iuteressi locali. Quanto precede llOll è det.to per pre1l;care la proprietà municip;ile, che non sempre significa esNcir.io municipale. Ma questa ha ,fato ottimi risaltati altrove, e le leggi dovrebbero permettcrn alle citt.à <li far ,Joi. tentativi anche in qnest;a dire?.ione. Invece cli aumentare il potere dei sindaci, a, d:111110 ili quello dei consigli comunali, bisognerehlw. segnire l'indirizzo op1)osto. I cousiglieri dovrebbero essere eletti a rappres<':ntanza proporzionale, e tlalle citt,', conw insieme, e 11011 dai singoli rioni, i qnali non hanno, come i vari Stati, e spesso i vari collegi clcUoraJi' politici, interessi contendeuti. Ciò impedirebbe la elezione di nomini capaci di imporsi ad un siugolo rione vi?.ioso, o iguorante, o corrotto, ma che non s11rebbero mai scelti da una citt,ì, intera. Si potrebbe anche sottoporre al voto degli elettori le misure da premlere. Finora si è tentato cli imperlire il malgoverno locale con leggi di Stato, nm (]nello che occone invece fare, è garnntire l'antouomia municipale, e frenar l'ingeren7.a degli Stati. La piìt stupida, legge dello Stato di ;lfcw-York è quella che impedisce alle città cli contrarro <lebiti per piìt del 1lecimo del va.loro della loro proprietà stabile. Quin<li, molte citt,ì, non possono provvedere ad opere pubbliche, che sareblJero anche investimenti proficui, finchè le maggiornnze rurali dei Parlamenti 11011 stilllcranno di abrogar"' la, legg0. · Ma b vera cliffìcolLà sta appuuto ndl'ottencrc cl1e le maggioranze rnrali si spoglino del loro potere sulle città, i grnndi interessi delle quali nelle leggi da rntare permettono ai corrotti capi-partito di far ilei ln.nti guadagni. Solo nu forte seatime!1to pubblico potrà costringerle a cedere. Contro le riforme accennate si lot.terà aspmmente da forti corporazioni, molti milioni saranno spesi, i difensori delle riforme si attireranno il risentimento delle organizzazioni che agiscono per tenere nelle loro mani il potere politico. Si dovranno iucontrare, prima della vittoria fiuale, molte sconfitte. :.\fa i risultati compenseranno delfa lotta: la vittoria porterà una diminnzioue delle imposte, fitti più bassi etl una vita più a buon mercato. I mezzi di trasporto a buou mercato impediranno l'agglomerazione in alcuni distretti, conllizioni nuove di vita saranuo introdotte, le quali renderanno le generazioni future migliol'i fisic1imente, moralmente, intellettualmente. Le città americane saranno libere -dal controllo che ora ue impedisce il progresso, e sulla via maestra verso un governo municipale ouesto, economico cd eflìcace. (North American Review. - i\faggio 1901) .Pierre Delbet: L'evoluzionedella chirurgia. - Tre condizioni hanno profondamente modificata la chirurgia: l'anest,esia, l'cmostasia e l'antisepsia, e cioè l:i soppressione del dolore, la soppressione dell'emorragia e ht soppressione delle complicazioni infettive delle piaghe. Più confortante di tutte è l'antisepsia, che ha aperto il dominio della chirurgia viscerale. Si può ormai rom9ere, tagliare e auche levare tutti gli organi che non sienù assolutamente necessari alla vita. Si rimprovera a noi chirurghi di non prolungare la dta. No, noi non prolnnghiamo la vi~a; noi non sopprimi1tmo nè la vecchiaia, nè la morte: e<l è un'ut-opia Biblioteca Gino Bianco credere che si possa sopprimere, e la morte perchè ogni essere che nasce deve morire. -~la se nol non possiamo rl:tre agli uo1ui11i l'eternità, noi penncttifl,1no :i parcccl1i di loro di vivero tutta l:t vita, ili compire il loro viaggio. Quante lagrime evitimno, quanti dolori! La chirnl'gia meriterebbe che un poeta .le consa,crasso nn inno! Quale san\ l'nvveuir<" della chirurgi.i 1 È un mestiere stupido predire l'a,-vcnirc. Kou si possono preve,lere le gra,1H1iscoperte che metteranno in rivolnzionc la scicnr.a, perchè, prevederle sarebbe quasi farle; ma si possono intravedere i risultati delle scoperte già fatte. Pm· bello che sia il presente, l':wrnnirc dell:1, chirurgia s.arn a.ncorn più bello. Perù, io credo che la fase che tra versiamo orn, sia finit-n. Questa fase benefica, è la fase operatoria, è l'epopea del bistnry, il trionfo del coltello. Ci sono dei progressi da fare, ma so11 progrnssi secondari. Il bist1iry trionfa oggi, ma io credo che l'avvenire non sia suo: l'avvenire è della medicina. Il tempo non è lontano in cui molte mala.ttie che noi guari:tmo con operazioni, potranno essere gnnrite con dei lllCzzi più semplici, coi mezzi della medicina. Si ripete spesso che la modicina non ha fatto progressi. È un'opinione da ciechi. Non sarà tlnnqne niente la vaccinazione antirabbica~ E la sieropaLia che salva milioni di bambini dalla, difterite? Questi metodi nuovi non sono pieni cli speranza, 1 Gli orir.zonti della Yaccinazione erano forzatamente limit,1,ti pcrchè 11011si può vacciuare c]te coutro le mala.t.tic uon recidi ve; ma con la sieropa~ia l'orizzoute si allarg:1, e 1:. citoreJJati:1, lo estende ancora cli pii1. 'l'ntti ,p1esLi metodi sono cmsì pioui di promesse che si puù spera.re venga un giorno in cui tntte le malattie ~aranno non solt;rnto cnrabili, ma iu certo modo soppresse. (Revne <le-l'aris - 15 giugno_\ .Pietro Kropotkin : la presentecrisi in Russia. - Gli ultimi movimenti universitari, in Russia, l1anno avuto un carattere lllOlto <liffcrent<1 da tutti gli altri, avvenuti negli nltimi qnamnta anni. Essi segnano una pietra miliare nel mo\'Ìmento costitnzionale russo, e non possono essere compresi senza uno sguardo al problema generale _tlell'istrnzione in Russia, ecl allo sviluppo dell'idea costituzionale, dal 18GL i II poi. i\Iolte cose sono state riformatll in Russia dal 1861; la servitù è stata abolita, e quasi del tutto le pnnizioui corporali, la gittrìit, è stata i11trodott,1,, il servizio rnilit,are riformato e reso obbligatorio; l'istrur.ione pnbl>lica soltanto è stata trai;;cnrata, e trntt:1ta con sospetto. L'ufficio del ministro della istrnzione è cli ostacolare, non di favorii· questa, di porre ogni impedimento nella vi:. di quei componinenti le classi alte, che son disposti a speuder tempo e deuaro per la erlucazione dei contadini. I componenti i varì partiti spiegheranno il fatto in modo diverso, ma nessuno oserà negarlo. Pt,r molti anni il miu istro della Istruz:one, sotto Alessandro II, non spese che la ruetiì. della somrna di quattro milioni di dollari, segnata in bilaucio per le scuole primarie. Eppure la Russia Europea 11011ha che una scuola per ogni 2230 abi~auti, mentre l'Inghilterra ne ha setto. Ora la somma si spende tutt.,, ma per sussidi al clero, che solo di 110111t0iene aperte le scuole, in cui insegnano iguornnti cantori o soldati a riposo. Il numero delle scuole ò maggiore nelle regioni che meno risentono l'influenza diretta del Ministero dell'Istruzione. l'er quaranta anni i genitori hanno richiesta una riforma 1lella

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