238 RIVISTA POPOLARF. DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI I votanti che fllrono 1,156,328 nel _1832 aumentarono appena di l:J4,471 nel 183ti; ma nel 1810 1mlgonoa 2,410,778 con un aumento del 60.9 sull'anno precedente. Da 4,676,853 discendono a 4,024,892 nel 1864; ri~algouo a 5,724,686 nel 1868; e così di se~uit,o. L'~ut~1srnsmo yopolare aumentò o decrebbe tmùncendos1 m maggiore o minore com partecipazione all't'-lezione presidenziale, :t seconda ohe nn 'elezione ern. accompagnata e seguita rla prosperit,ì o no. L'attiYità dei partiti nella ca111paaua ebbe minore inflnonza. La quistione delh, scbia- ~itìt fu una di quelle clie eccitò maggiormente gli animi; e si ebbe un grande aumento di voti nelle elezioni del 1856. La forte diminuzione del 1864 derivò, come si disse. dalla guerra ci vile: undici stati non vot;arono; mentt:e uell'enorme aumento del 1868 per la prima volta presero parte al voto un milione di negri. L'aumento di 741,469 voti fn determinato dalh, partecipazione al voto ùel iVli~sissipi, dèl 'l'exas e della Virginia, che da dodici anni non votavano. L'incremento dal 1876 in poi non ebbe una cansa esciusiva; fu di 1,946,578 sulla elezione del J872 e fn la primrt contrassegnata clal tentativo cli togliere il voto ai negri del Sud. Alle elezioni del 1888 protezionisti e li!Joristi fecero sforzi enormi per aesicurnrsi gli nni e <t)i nitri la vittoria, e i votanti arrivarono ad ]] ,380,860. SegHì. una certa stanchezza, ùeterminat,i da nna tondonza critica clel popolo. La ripresa del 1896 fu determinata tfalla corrente contro la libcr~ coniazione llell'argeuto, e si ebbero 13,923,102 votanti con 1rn aumento di 1,863,839 sul 1892. Le grandi ondular.ioni nelle Yotazioni si ebbero nel 1828, 1840, 1856, 1876, 1888 e 1896 con intervalli tla 8 a 16 anni. Tre di queste onclulazioni - nel 1840, 1876 e 1896 - furono cagionate dalle cattive condizioni degli affari. Trn altre furono delle p1·otcste: quella del 1828 contro le ingiustizie elettorali del 1828, del 1856 contro lo schiavismo, e del 1888 contro il minacciato mutamento nel regime economico. _ Quattro elezioni accaddero negli anni del censimento - 1840, ·J 8G0, J880 e 1900. - Il numero dei votanti nel 1840 fu del 16.9 di tutta la popolazione; del 17 nel secondo e del 18,6 nel terzo. Se raumeuto dei votr,nti nel 1900 sull'aumento della popolai<ione fosse stato nello stesse proporzio11i precedenti all'ult.ima elezione, avrebbe dovuto prender parte il 19,45 °10 della popolazione; ma la partecipazione fu di 14,07:\445, cioè: 436,301 in meno. Il numero degli elettori e il n"Gmero dei votanti varia da uno stato all'altro. Gli elettori iscritti in rapporto alla popola:-1ione - censimento del 1890 - in ordino decrescente tra i mcissiini furono : Colorado 41 °10 ; .Idaho 35,8; Utah 33,3; Wyoming 26,8; Indiana 26,3; Montana 26,1; Ohio 25. I minimi in ordine ascendente si · ebbero: Carolina del Sud 3,7 °c 0 ; ì\lississipì 3,8; Luigiana 5; Georgia 5,5; Ploricla 7,4; Alapama 8,7; Arkansas 9,7. In quanto ai votanti si ebbero questi massimi: Indiana J00 0 1 0 ; ·w est Virginia 98,6; Illinois 96,9; Obio 96,3 \Visoonsin 9ti,1; Iowa 96,1. Minimi: Carolina del Sua 18,1 °ro; Mississipi 18,2: Luigiana i3,6; Georgia 26,6; Florida 31,9. Aggruppando gli Stati orientali; del cent,ro, meridionali, occidentali si ha 'lUesta distribuzione: Stati orientali Stati del centro Stati meridionali Stati occidentali Elettori Votanti 19,3 °Io 78,8 23,0 94,6 10,'.l 47,5 24,3 82,7 BibliotecaGino Bianco Le proporzioni piccolissime degli Stati del Sud si spiegano col fatto che vi manca lotta; in realtà c'è n11 solo partito, il democratico, il quale è riuscito a privare clel voto i negri, che costituiscono il microscopico partito repubblicano. La forte preponderanza di uomini sopra, 2l an11i e il snffrngio alle donne spiegano le grandi propor1.ioni degli Stati occidentali. . Nell'ultima votazione dei 18,131,408 eletton soltanto il 77 °1o votò. L'astensione sarebbe grande nell'insieme; ma negli altri gruppi si ridusse a poca cosa perchè piì1 clclla metà degli astennti appartiene agli Stat-i del Sutl. Nelle grandi città il uumero dei votanti in rapporto alla popolazione non superò il 6,2a 01 0 (Boston); solamente a New-Orleans si arrivò al 12,72 °1o, Si rilevi infine, che l'attuale sistema di votazione è complicato, occupa molto tempo e non è sicuro. Se tutti gli elettori fossero onesti e coraggiosi il voto si <larebbc a vi'va voce; ma prima elio si arrivi a questo sistema, come transazione si dovreb!Je adottare la ,,o-_ 1azione a macchina, che ba dato IJuoni risultati in A11stralin. e in Iseo zia. (Political Science Qnaterly. Vol. XVI, n J), John Forcl : Il governo municipalenegli Stati Unili. - 1 cittadini a.mericaui non sono esperti nel governo municipale. Ciò dipende da tre cause principali: I. La ]oro opera è stfl.t,a dedicata alla formazione di governi democratici di Stato e feclerali; 2. Essi sono stati assorbiti dal lavoro occonente a sfruttare le loro terre sdvn.gge, e a costruir le loro città., a stabilire la loro supremazia inclustriale, commerciale, finanziaria; 3. ì\Ianca loro l'esperienzit cli amministrare delle gran<li com1111itàur!Jaue. Le costitnzioni dei di versi Stati americani, come quella federale, erano adatte a paesi eminentemente agricoli, con popolazione sparsa. Fu solo nell'ultima metà ùel secolo scorso, che la rivoluzione industriale diede origine, in tutto il mondo, e più di tutto in America, alle grandi città. Fu quello un tempo nel qualt1 la guerra di secessione assorbi va· le migliori energie : gli americani, inoltre, non avevano, come gli europei, tradizioni cli vita cittadina; e il probleJ11a dell'amministrazione delle grandi città si presentava nuovo per essi. La legislazione esistente era aclatta ai picco! i centri, ma non alle gtancli città. Si è negli ultimi tempi concesso qualcosa, rispetto al local self government, ma molto altro deve farsi. Con l'anmeuto delle città, è cresciuto il peso delle imposte municipali; pure, le citti't potrebbero disporre di sorgenti di reddito tali, <la diminuire moltissimo queste imposte. La legge dovrebbe permettere alle città, sempre che i cittadini lo credano, cli riacquistare 11, giusto prezzo quei servigi pubblici che sono stati concessi a compagnie private, gas, acqua, luce elettrica, ecc., e in caso le società rifiutassero i tennini proposti, si dovrebbe minacciarle della concorrenza municipale, e indurle a cedere la impresa, o a fare dei prezzi ragionevoli ai consumatori. La concorrenza aile compagnie assuntrici del servizio rli locomozione, dovrebbe farsi mediante tram vie e treni sotterranei, che son destinati a sostituire nelle città quelli della superficie. Molte altre funzioni dovrebbero permettersi ai municipi:: la prov, isione del ghiaccio, la istituzione cli alberghi modello, bagni, palestre, scuole tecniche e inclnstriali, accademie civili per giovani che intendono entrare nel servizio pubblico, di pensioni per gli im-
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