Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 12 - 30 giugno 1901

232 RlVI!:,TA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI sta di riforma tributaria. I vantaggi di queste proposte che facciamo sono evidenti. La situazione attuale della finanza italiana è tale elle essa può colle sole entrate e.ffetti1 1e affrontare qnest,i sgrnvi, senza intaccare il pareggio, anzi lasciando nn discreto avanzo per le entr<ite e le spese e_ffcttive. Resta a provvedere alle spese non effettive che sono: 10 La China; 2° Le costruzioni ferroviarie; 3° Il movimento dei capitali, ossia l'ammortamento dei debiti redimi bili. Le spese per la China sono in gran parte transitorie. Quelle pel 1900-901 le saldiamo con il bilancio effettivo. Col riti.ro parziale delle truppe le spese decrescen,uno. Oltre a ciò tutte le Potenze hauuo affermato il diritto ad un rimborso almeno rateale. Le spese per le nuove costruzioni ferroviarie costituiscono nn investimento di capitale che è assurdo debba gravare interamente sull'entrata dell'anno. A condizioni sim~tte non esisterebbe .nel mondo alcuna rete ferroviaria. Si potrebbe costruirle paga.udole in 25 annualità. Nessun paese d'Europa ammortizza le sue ferrovie in cosl breve spazio di tempo! Così avremo sul bilancio un annualità di 2 milioni che potremo comodamente coprire coll'nvauzo delle entrate effettive. Le scoperte e le differenze del movimento dei capitali non rappresenta che l'ammortamento dei <lobiti: piìt cresce qnesta spesa, pitì si estinguono dei debiti. Chi fa 100 lire di debito per pagare un altro debito di 100 lire non altera la sua condizione finanziaria, ·ma !;i migliora se contrae il nuovo debito ad interesse minore. Ma vogliamo una sicurezza maggiore? A tale scopo _c:;iovaesaminare se non convenga fin d'ora, e per tre anni al più, applicare quel decimo sulle tasse si:~li affari che nella nost.ra Riforma tributaria abbiamo in1l. · .to come fondo di riserva o tli garanzia nel caso di d•-•:1vanzo. Su 200 milioni che rendono le tasse sugli " ..- ri, il decimo cln.rebbe 20 milioni l'alino. Confidiamo ..:he ogni animo ;.ereno giudichi che difficilmente sarebl1., possibile avere ad uu tempo una finanza più forte · più riformatrice a beneficio del credito pubblico, tl,Ua classe popolare e delle istituzioni nazionali. Un palpito di vita nuova agita l'Italia. Ad esso deve corrispondere l'ilHlirizzo economico e sociale dello Stato moderno, ·coordinando la politica degli sgrnvi alla politica del lavoro, soprattutto nel campo agl'ario e mediante l'assetto del credito e della circolazione. Solo rispondendo a questi bisogni dell'ora p!·esente, Governo e Parlamento indirizzeranno a fecondo e pratico risultato la nuova corrente· dello spirito pubblico nazionale. Il Municipio nuovo (Continuaoione e fine vedi nmn. 11). La moderna civiltà industriale - insieme ai nuovi bisogni, il cui soddisfacimento dà luogo alla espansione della fonzione municipale uel campo dell'igiene cittadina e in quello della soddisfazione dei pubblici bisogni - crea la quest,iono op'eraia, la cui risoluzione si impone anche al Comune nuovo, il quale, eserciti direttameute le sne industrie o le conceda a private imprese, dà lavoro ad un numel'o considerevole di operai. Contro i privati impren<litori gli operai hanno un solo mezzo di pressione, difficile e pel'icoloso: lo sciopero; ma, contro l'autorità municipale che è elettiva, essi dispongono di un'arma ancor piì1 po1loros,,: la scheda. T\, ttavi,i per molto tempo il ~1uuicipio, che è in potere delle classi ecouomic_amente prevalenti, non adott:~ al<Jnn provvedimento rig11arda11te la riclu1.iono delle oro di laBi bi iOÌ9CaGino Bianco voro e l'aumento della ·mercede, che pur sono i due àe-- . ·siderata che stanno in capo a tutto l'odierno movimento· operaio. • Ma tostochè la classe operaia comincia ad acquistare piena coscienza dei propri interessi, e dii a questi interessi espressione politica; no11 appena, cioè, i voti coscienti <lella classe lavoratrice cominciauo ad n.ver peso e significato proprio nella bilancia elettorale, il ì\funicipio, penetrino o pur no in esso i ra.ppresentanti diretti di quella classe, diventa un model cniploycr ed inizia una benetica politica tntelatrice del lavoro (1): impone alle imprese concessionarie o fornitrici l'osservanza della minima mercede e della massima giorn11,ta di lavoro riconosciute dalle locali unioni operaie, e le· adotta esso stesso e uell'esercizio diretto delle industria e nella diretta esecuzione dei lavori; emana provvedimenti intesi a combattere e ad impedire lo sweat-ingsystem, il sistema del sudore, e vieta quindi agli imprenilitori, il sub-appalto (subcontracti11g) senza la sua approvazione, proibisce il lavoro a domicilio ed obbliga gli appaltatori a non far lavorare i loro operai che negli stabilimenti aperti all"ispezione municipale; dà aiuti alle cooperati ve e le favorisce in ogui guisa; sussidia le C.imere del lavoro ; istituisce esso stesso uffici di mediazione di lavoro tendenti a procurar lavoro e ad esercitare la mediazione a favore dei disoccupati, ed uffici di emigrazione; assicur,i i suoi operai ed impiegati contro b inYalidit:\ e la vecchiaia; cura l'igiene delle fabbriche ed, in genere, l'os~erv,,nza di tutte le disposizioni tutelatrici della vita e della salute degli operai. contenute nella legislazione sanitaria e manufatturiera; impone ai suoi itUprenditori l'a,rbitrato obbligatorio per la riso-- luzione delle contro,ersie che per avventura insorgessero fra essi ed i 101:0 operai; promuove la costituzione di Casse di assicurazione contro la disoccupazione e le sussidia; ecc. E così la vecchia funzione dell'assi~tenza, pubblica, che crasi già in gran parte rinnovata ed aveva assunte nuove ed interessanti forme (gli uffici mun ,ci pali gratuiti di consulti giudiziari e quelli di locazione, per esempio, e tntte quelle provvide istituzioni e funzioni delle quali abbiamo già discorso), ne assume delle altre nuovissime, ancor piil elevate, benefiche ed efficaci, e si modifica profondamente, completamente, e nei criteri ai quali si ispira, e nei modi nei quali si_manifesta, e· nei risultat-i ai quali pervit'-ne. * .. * L:1 introduzione delle cosiclette clausole sociali nei capitolati d'appalto, spiu~e ben presto il 11Junicipio nuovo· sulla via del direct lcibour, dell'esecuzione diretta cioèdi quei lavori che prima venivano affidati a privati speculatori. Iufatti, allorchè le clausole fnrono imposte agli appaltatori, le offerto all'asta diminuirono notevolmente, e si mantennero in generale molto al ili sopra delle sommepreventi vate, giusta i pro·-?;etti dell'ufficio tecnico municipale; e, mentre 11,!cirniimprenditori si asteuJ?.ero dal concorrere, altri formarono un ring, allo scopo ùi manteuere elevate _le loro pretese e di imporsi così al Consiglio e costringerlo acl abbandonare le clausole. Inoltre accadeva di solito, ancor prima d'allora, che gl'impresari si accordassero e presentassero poche offerte di gran lunga superiori all'importo preventivato; di guisa che l'asta pubblica non riusciva a ridurre le loroesa-gerate pretese o diventava inutile. E si deplorava ancora la scarsa solidità e la qualità scadente dei lavori dati in appalto. Per ovviare a tutti qnesti inconvenienti che danneggiavano, e gravemente, i suoi interessi, il Comune nuovodelibera di eseguire direttamente tutti i lavori dei quali ha bisogno (2); e questo principio, largamente attuato, importò, come di Ieggieri s'intende, una, nuova, rapida, considerevole e sempre cr\lscente espansione dell,t sua attività nel campo industriale, espansione cli cui gli effetti fnrono, come sempre, altamente b,mefici. (I) Intorno alla tutela del lavol'Oveggaai specialmente: HuGo, op. cii., cap. X VI : Die ,frbeitspolit·ik, I, Lolmhulte w,d A,·beitszeit, p. 242 e S0JI!" - ~lu:<11C1P.\LIS, La politica ,nim. del lavoro, in « Critica 'ociale •· 1900, p. 72 e segg. (2) Per l'esecu1.ione dei lavo,·i ad economia cfr. specialmente: HuGO,1 c., Ausfiihr11ng ulfwtliche,· Bcrnt,11- in ei,e11er Regie, p. 25-, e segg-. ; BACHI : L'esecu.zionc a,d econom.:ia dei la·v. mun, in « Riforma Sociale », 1\:)00,p. 251 e segg. ; e il Pror1ressive Pamphlet, u. 21 ; 'J'he tr1tth about rlie \\I orks D,partmeut of tlie Lomlott Co,mty Co,mcil, Loudon, 1898.

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