RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI ì13 la p:i.rte <lei leone, non vogliono hi~èiarsi str11,ppare quella ricca fonte di guadagni, e il Municipio nuovo, che, sospinto dai nuovi bi,o(l'ui e sostentito clal consenso dei ci tta.clini che desiderano e-,sere sottrntti ·11l,ol 11trollziuagg:o degli ingordi speclilatol'i, sottopo·nc il.cl u1t energico controllo quelle imprese ed intende con sforzo costante ad espropriarle. Ecl un'altra validissima considerazione spinge l'autorità cittadina ad assumere l'esercizio diretto dei pubblioi servizi rimunerativi: la opportunità, la necessità anzi, cli 11,ppropriare all 'eri~rio comunale gli ingenti guadagni che d,1,quello derivano. Infatti, mentrò, da un lato, si è dovuto, per provvedere ai crescenti hi· sogni cittadini, spingere la tassa,,ione ad un limite oltre il quale essa diventerebbe eccessivamente gravosa, odiosa fors'anche; urge, dall'altro, procedere allo sgnivio cli quelle imposte che colpiscono particolarmente le classi povere, e provvederti ad altri nuovi bisogni : di guisa che i profitti delle inllnstriti llluniciprili apcontribuente, s::,tto forma cli diminuite gravezze e <li accresciuto benessere. Così l'impresa municipale - come nota l'amico M1tnioipa.lis - nssume lrt forma·cti una grande Cooperativa di cousnmo. lu quella il citti~tlino è ad nu ttimpo co11tribnente e consumatore, co:!le in qutist:i lo s~esso individùo è in.;;ie1ue socio e consumatore. Nel caso nostro il profitto che si avrebbe st, l'impresa fosse privata 1 si ripartisce tra i cons1imatori e i contribuenti o sooi i11 misura variauile: .per i primi consistti· nel diminttito prezz•> tloi pro1lotti, e risulta proporzionale al consumo 1 per i secondi cortsiste complessi va mente nella differenza fra il prez,,o pagato chi consumatori ed il costo <lipro- <lnzione, ed è proporzionale alla capacità contrib11iva cli ogni socio (I) ( Co11tin1ia.) I. Mo,urrno· n1As,uw CI-IARLES LETOURNI<:AU portano alle esauste finanze del Comune un grande ed oppor, tuno sollievo, altrimenti impossibilti Chi glielha data? LaIIIBiltalità chiilBSB ( 2 ) La lotta fra le private imprese e il Municipio dura spesso molti itnni e si prolunga talvolta per intere decine di anni, ma finisce sempre cou la vit- · toria di quest'ultimo (I). E il Comune vittorioso municipaliz za n poco a poco i servizi del• l' acqua, del gaz, deJ1a luce e dell'energia elettrica, delle tramvie, dei trams, dei tele fon i, della nettezza urbana, ecc. E la municipalizzazione si estende anche acl iudustrie che non han no carattere monopolistico, ma nelle quali l'esercizio diretto è consigliato dall' interesse della collettività: agli ammazzatoi. ai mercati, ai bagni, alle lavanderie, agli asili notturni, all11 case operaie, delle quali tutte abbiamo precedentemente parlato, o poi ancora ai panifici, alle farmacie, alle latterie, alle sartori,~, ecc (2) E tutta quella immensa prateria 1 È roba ma. Come tutte le origini, qutlllu della China sono poco conosciute, ma la sua popoh~zionc è dal punto di vista _della ra-.- za, fortemente imparentata coi clans , nomadi che, ançor oggi, errano nelle steppe immense dell'Asia settentrionale, e la <li cui evol(!zione sociologica se111• b(a essersi arrestata presso 11, poco al punto in cui gli antichissimi chinesi coruinciaro110. a fondare il · loro vasto impero., Qra questi.nomadi hanno più di una quali~: sono semplici, coraggiosi, servizievoli, ordinariamente sinceri, più pensosi di godere quel• chll possedono che di aumentarlo, imprevidenti, di primo slancio, non crucleli per gusto, ma però impressionabili e capaci di commettere, al caso, quando lo giudichino ut-ile, degli atti .di fred• da crudeltà. E quelle ,·ase là, Ancor quelle son - E ·que' campi 1 - Sono miei: su quella via? mie. · · - Felice lei ! È mio quel bosco e quella fattoria .. E quelle qestie 1 Assumendo l'esercizio diretto svola,,zanti augellini i E quei l\fie pur quelle. Roba mia. dei pubblici servizi, il 111nnicipio migliora la qualità della merce, ribassa i prezzi, rende piì1 umane, riducendo le ore di lavoro ed aumentando le mercedi, le condizioni cli vita del personale impiegato ; e. tranne che non si tratti di impreseservizi (3), realizza tuttavia un profitto, il quale, pagato dal consumatore, ritorna al consumatore medesimo, in quanto è Son miei fino i ronzanti scarabei. - Ma, scusi, o chi le ha dato tutto questo 1 - Chi me l'ha dato? -- inver mi fai stizzire. - Nacqui con questa roba, caro Frnesto. - Allor chi sa quali dolor provò. La su' mamma ! .:__Perchè 1 - Per partorire tutta la roba che ella mi mostrò. Il. Chinese della storia rassomiglia ancora, in fondo, ~ilTartaro, ma n' ha perduto il coraggio i e _lo.sa ;- e non ne. arros- (!) Huao : op. r.it. - Einleilung. (2) Per il cosidetto socialismo municipale in genere VHg• gansi passim, oltre i citati lavori del BACl·l1, dell'Huao. del 8HAW: - S. \VEBB, The Lt>nclonP,·ogNmme. London, 1893F. CAMm;o, I monopoli comunali. in Archivio Gi11ridico 189596. Voi. 54-5'ì - F. DOL)IAN, Mm,icipc,lities at Wurk, London, 1895 - S1:-,cLAlR-, 11l,micipetl monopo!ies, Toronto, 1891 - MATA.JA, 1.ct politica sociale dei Comuni, m Riforma Sociale, 1895, fase. I 8 - R1ccA-SALERN0, Collettivismo n11micipCt'e, in Nuova Antologia, 16 nov. 1897 - P<•RTALUPI, Lct 11110" espccnsio11e cle'la vita municipetle, in Riforma Sociale, anno V, voi. V lii e Lct 11111nicipalizzazio11edei servizi p11bb/ici, nel « Germinai » di Torino, 1900, N. 6-8 - F1GL101.1, Note e,t CtJJJJU'1lisul!Ct ,,.,._ . ,iir.ipalizzCtaione dei pubblici se,·viz', Mar.;;ala, 1900 - Bems, M,micipal Monopol·ies, New-York 1899 - e le pagin_eche l'egl'cgio nostro amico F. CAR N:-iA (del' quale la Rivis!Ct Popo'a,·,, anno IV, ha pubblicalo alcuni articoli sull'argomento) vi rledica nel suo libro I ti-ibnti com11n,1,, Palermo, I900. (3) lmprese-servizi sono quelle che, fondandosi sul criterio dell'assistenza pubblica, sono inerenti alle fun1.ionisociali del Comune: esse mirano soltanto ad e,tendere quanto più è possibile il consumo della mel'ce-servizio e di i!Olitonon solo non dànno un profitto, ma cagionano una perdita, BibliotecaGino Bianco ( Asino di Roma. sisce. Il Chinese attuale è quasi sprovvisto di spontaneità e gli atti della sua vita sono come sottomessi ad un rito macchiu.ale: è prudente fino alla difficlenza, mercantile ed interessato. Operaio impareggiabile, è, in co.nclusione, un Tartaro addolcito. Questa tra1Sformazione del" carattere resulta da una lenta rifusione morale che ha cominciato con la storia della Chfna, da 4500 anni, periodo di tempo relàtiva- _meute enorme durante il quale un. popolo di razza sunImprese illclustl'ÌCtli, invece, son quelle stabilite per ovviare ai mali del monopolio privato, ed hanno carattere commerciale ; p,lS$Onoquindi dare e danno, ordinariamente, un profitto. (I) Cfr. l'importantis~imo stndio di Mi;:-,1c1PALIS: Il ,·egime fi111nzia.-io delle imprese m11nicipali, in ,, Critica Sociale», 19.JO, p 219 e seg. · (2) Riassumiamo dai della Revue cles R,nmes Car-1, Letourneau. numeri del 15 maggio e 1° giugno il &ereno stu<Uo scritto dall'illustre . N. d. R.
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