188 HZVlSTA POPOLARE DI POI,lTlCA LETTERE E .SCIENZE SOCIALI con questo sistema divengono azionisti nello sta~ilimento in cui lavorano, e si sviluppano le condi- . zioni migliori della cooperazione. Hanno anche la sicurezza personale nel 'lavoro, perché fanno uso di un macchinarin perfezionato (Bill, Flint, Schwab). Questi benefizi non sono ottenuti a danno della grande massa del pubblico ; il quale é anzi meglio servito. Il &uadagno del pubblico si può indurre dalle variazioni dei prezzi dei generi di più largo consumo. Ora su questo riguardo dei pres,;zi si deve ricordare che gli antichi trusts, che volevano monopolizzare alcuni creneri per elevarne il ~rezzo non sono riusciti. Dalle consolidations invece I consumatori hanno ottenuto i più bassi prezzi. A cominciare dal prezzo nei trasporti si osserva che nelle cinque principali compagnie ferroviarie i trasporti per tonnellata-miglio in media dal 1870 al 1899 dio. minuirono da 1,99 dollari a 0,70 dollari. Il petrolidella Standard Oil Company dal 1871 al 1900 é disceso da dollari 25,7 per gallone a 7,8; lo zucchero, raffinato da dollari 7,98 per libbra della media 18791887 a 5,33 della media 1888-1896, a 4,95 della media 1897 a marzo 1901 ; la carta da 3,61 dollari per libbra nel 1871 a 2,50 nel 1900; il ferro ha presentato molte oscillazioni ed é andato da 18,85 dollari per tonnellata nel 1890 a 16,50 nel marzo 1901 ; la lana, il caffè, il cotone infine più che dai• trusts sono stati influenzati dalla p!'odmione e dai consumi ; e mentre nel caffè c'è stato ribasso dal 18G0 in poi, si é osservato aumento nel cotone a nella lana. (Hill, Schwab, Thurber). " A tutto questo si aggiunga che è aumentata enormemente la prosperita del paese, di cui sono state sviluppate tutte le risorse naturali del sottosuolo e della superficie (Hill, Schwab ). Intanto questi grandi benefizi sono spiegabili senza ricorrere all'intervento di qualità eccezionali negli intraprenditori o di forze misteriose. Se gl'intraprenditori pagano alti salari, non fanno ciò perché s,1no più generosi di quelli europei ; ma perché l'operaio americano produce. di più. Produce di più per il macchinario perfezionato che adopera e pel quale occorrono i grandi capi tali delle consoliclations, che non sono disponibili nelle industrie individualizzate. Tutte le spese della produzione sono diminuite mettendo diversi affari sotto unica direzione; gl'impiegati e gl'intermediari inutili sono soppressi ; vengono semplificati i processi di produzione e di distribuzione ; sono effettuate considerevoli economie nell'acquisto in grande del materiale grezzo, che subisce in unico stabilimento i vari stadi di trasformazione ; e sono del pari enormi le economie e gli altri benefizi che si realizzano colla concentrazione della sorveglianza (Sehwab, Hill, Flint). .,,. * ... Il sistèma delle consolidations, che non é bene distinto in questi articoli apologetici da quello dei vecchi trusts, in ultimo si giustifica con considerazioni d'indole più generale. Si afferma che questa produzione in grande é una necessità per uno Stato la cui popolazione si sviluppa .con vertigi,10sa rapidità. Si afferma inoltre che ogni progresso consiste nello sviluppo dell'ordine; che la forma più elevata dell'ordine sta nell'uniformita del metodo, che tanto maggiore sarà il progresso quanto più crescerà l'uniformita del metodo nella produzione di ciò cli cui ha bisogno il popolo. L'ultimo articolo é quello del Logan e non é facile riassumerlo. Egli ammette che la concorrenza può giovare ; ma la concorrenza non è maggiore dove sono più numerosi i concorrenti; anzi il caso contrario é più vero. « ll padre e la madre della farni- « glia-industria, egli dice, sono l'offerta e la domanda. Biblioteca Gino Bianco « La loro legittima primogenita è la concorrenza. « Ma questa primogenita ordinariamente é male edu- « cata ed ignorante, e di frequente arreca innume- « revoli danni alla famiglia ». Questa concorrenza priva d'intelligenza é il più grande fattore che rende · necessario il sindacato. (Unintelligent competition is a large jactor in ma/eing industrial consolidation a necessdy ). • · Il Logan, infine, ritiene che mentre tutte le altre scienze e l'esercizio delle altre professioni si apprendono nella scuola e nelle Universita, la pratica degli affari si acquista soltanto alla scuola dell'esperienza. All'ultùna ora ci arriva un articolo cli Oreste Ferrara su Cuba in risposta a quello clel senatore Bevericlge. Lo pubblicheremo nel N° venturo. Il Ferrara e slaio a Cuba e si e battuto valorosamente per la sua libertà. Iile~odo italia.n.o Si prova una stretta al cuore aprendo i giornali italiani di o~ni colore - dall'Avanti! all'Osservatore Romano, dalla Tribuna al Secolo, alla Stampa, al Giomale clel popolo, all'Italia del zwpo[o ecc. - ; in tutti si legge un articolo, un trafiletto, un telegramma che si occupa della sorte degli emigranti italiani · della sorte dei cinesi di Europa. Ora si appremle, che nel Brasile ven~ono adopernti nella .f azendas in sostituzione degli scniavi; più tardi si legge che un mostruoso lincia,qgio fu consumato a danno di poveri lavoratori negli Stati Uniti; e degli Stati Uniti non sono meno commoventi i particolari sui disgraziati che hanno venduto il campicello o il tugurio per procurarsi i mezzi onde valicare l'Atlantico, 11)a che arrivati ·a Ne\\·- Y,ork vengono spietatamente respinti in Italia, o perché non possono provt,re di possedere i mezzi per la sussistenza e pel rimpatrio, o perché affetti da qualche malattia ch'era sfuggita ai medici, che per conto del governo americano e sotto la sorveglianza dei suoi consoli, procedono all'esame dei singoli emigranti nei porti di Napoli e di Genova. Noi abbiamo assistito a tale visita alla partenza del colossale Belgranià -· portò via circa 3000 emigranti del Mezzogiorno in una sola volta! - da Napoli, e ci siamo sentiti umiliati delle ricerche mediche, cui erano sottoposti i nostri concittadini. La descrizione del rinvio da Kew-York degli emi$ranti, che ha dato la Stampa di Torino alcuni giorm fa pensare e commuove. Altravolta fu il Secolo a descrivere le sofferenze inaudite di decine di migliaia cli individui che furono sorpresi dalla neve caduta in stagione eccezionale, mentre erano in viaggio per la Svizzera, e dove non trovarono nemmeno qu 1 lavoro, la cui mancanza li aveva cacciati dall'Italia. Adesso tutti i giornali si occupano delle dolorose vicende degli emigranti italiani al Canada e degli altri espulsi dalla Germania perché privi di mezzi di sussistenza, e che hanno attraversato la Svizzera a spese dei singoli Cantoni, che non vogliono più saperne cli mantenere o di aiutare i disoccupati e i mendicanti d'Italia; e dei giudizi dei giornali della liber&.Eh·ezia dovremmo sentire rossore! Dalla Francia pel momento non ci pervengono notizie di cacce violenti date agli italiani; ma le storie pietose dei fanciulli delle vetriere d1 cui si occupò altra volta il Paolucci di Calboli e sui quali ha fatto o·r ora 'un inchiesta la stessa Stampa di Torino non sono meno interessanti: i fanciulli vengono ced/lti in Itali::i.dai crenitori e vanno a morire al di là delle Alpi per ~rture fisiche e morali.
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