Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 10 - 30 maggio 1901

.. RIVISTA POPOLAUE DI POLIT'ICA LETTERE E SCIENZE S0OlALl 185 di giustificarlo affermand0 che la separazione della politica dalla economia risponrlerà alle buone e s-::.ne tradizioni contro tutta la pratica e la letteratura contemporanea, che ogni azione politica subordinano ao-li interessi ed ai fini ecrinornici. 0 Il Goluchowski si è affrettato, rispondendo al rlelegato czeco, a rettificare od a chiarire il proprio pensiero. Egli dichiarò esplicitamente non essere ammissibile che buoni rapporti politici possano coesistere con rapporti economici non cordiali; non esitò. ad asserire che tra le parti politicamente alleate si deve venire a concessioni economiche reciproche per rendere più salda un'alleanza tanto utile alla pace. La rettifica o la spiegazione del precedente discorso del conte Goluchowski fu determinata da osservazioni e proteste del governo italiano, che fece Il bilanciodell'Agricoltura Nella Camera dei deputati é avvenuta la discussione del bilancio dell'agricoltura, e continua, mentre scriviamo, quella sulla istruzione pubblica. Si sono dette molte cose belle e buone anche dai ministri - particolarmente dall'on. Zanardelli, che espose un vero programma di legislazione sociale, ne_l ~an;po della q~a(e invocò savie riforme !'on. Cabrrn1. L Estrema Smistra, come sempre - come riconosce tutta la Camera, e come non tarderà a riconoscere ancora più e meglio il paese alla prima occasione - si è mostrata all'altezza delle quistioni trattate. Nella diséussione del bilancio della Pubblica istruzione fecero una profonda impressione, per la elecomprendere al Cancelliere austro - ungarico quanto sarebbe divenuta più invisa di quello che sia attualmente - e la è moltissimo - la Triplice alleanza, se essa non dovesse valP,re a procurare buoni rapporti economici con noi. Chepiacerefare il soldato! ganza della forma e per la sobrietà e giustezza del contenuto, i discorsi degli on. Credaro e Ciccotti ; ma sul!' argomento pubblicheremo da 1 prossimo numero in poi una serie di dati e di articoli - il primo dei quali sarà del nostro Vaccaro. In ogni modo· si deve insistere su questo : la claus0la di favore pcl vino, data la ric0sti t11zione dei v; g n et i ungheresi, non potrà darci i be nefizi che ci dà tuttora ; ce li darebbe ancora rni110rise dovesse in pari tempo Si dice sen,pre che i soldali sono t..attati male, mentre che molti di loro non hanno altro a far.i che pensare continuament~ a mangiare e a portare a spasso e in carrozzella i bambini degli ufficiali. Oggi vogliamo brevemente intrattenerci del bilancio dell'agricoltura, che rappresenta la più grande industria nazionale, e che ci sta tanto a cuore. Il poco che diremo si riassume in una espressione di sconforto e di amarezza (Ne11e Glnhlichte,· di Vienna). - e cosi deve essere - accordarsi alla Francia, alla Spagna, alla Grecia che ci fanno aspra concorrenza. Di ciò devono tener conto i nostri negoziatori, se non vogliono essere giuocati con grave danno del paese, ch'è già abbastanza preoccupato della iniziata invasione dei vini francesi sul mercato nostro. • • Agli ainlCl Chiunqueprocurerà UN NUOVO ABBONAT·o; che paghiperò anticipatarmn'e, riceverà in d?no, a scelta, una del/e seguenti pubblicazioni deii'on. Dott. NAPOLEONECOLAJANNI: lflou1'emeuts socitiUX eu lltdie; l1·e e SJll"OJIOsiti di Cesn,•e Lo1nb1·oso; Nel t•efJno tlell,i fllafi,i; Gli V Dici del ltivo1•0; Lti Gt•tinde BtillUfJliff tlel ltivo,•o. Chiunqueprocurerà DUE NUOVI ABBONATI, che paghinoperò anticipatamente, riceverà, a scelta, tre delle suaccennate pubblicazioni, o .hti Polilicti colo'lliale del/'on. Dott. NAPOLEONECOLAJANNI, oppure I' A.tt1•11,t,e1•so lti Svi~~et•a dell'on. prof. ElTORE CICCOTTI. Biblioteca Gino Bianco per la constalatR. contraddizione tra il molto di buono e di bello che si dice, e il pochissimo di utile, che si fa. Il contrasto tra le parole e i fatti non potrebbe essere più doloroso. Le parole sono dei nostri amici; i fatti sono aei ministri, che hanno la responsabilità del potere e eh.e soli hanno la possibilità di fare. Ma i minisLri che razzolano male, anche quando hanno predicato bene, si pongono volontariamente in contraddizione dinanzi alla Camera e dinanzi alla propria coscienza? Bisogna intendersi, o meglio bisogna che noi ci ripetiamo, sulle cause di questa condotta poco lode-- vole dei ministri, che tanto contribui~ce a discreditare il Parlamento ed a generare lo scetticismo sulla efficacia della sua azione nell'animo del popolo. Essi non sono volontariamente impotenti nella questione speciale; ma lo sono per quella fatalità alla quale non sanno o non possono sottrarsi; essi - i passati, i presenti, i futuri - siamo certi che ben volentieri spenderebbero per la agricoltura ciò che sarebbe necessario spendere per mettere in armonia i Jatti colle parole. Ma le condizioni generali del bilancio non consentono che all'agricoltura siano assegnati al di là d'1 quei pochi milioni, che le vengono concessi e che talora vengono strappati dalla insistenza dei deputati; e non consentono le condi,;ioni del bilancio, perchè ci sono i due minotauri - i ministeri della guerra e della marina - che divorano non il superfluo, ma il necessario per la alimentazione degli altri dicasteri, che si dicono civili - e civili dovrebbero essere - ma che passeranno alla storia colla più logica denominazione, corrispondente alla realtà, di dicasteri dei servizi tisici. D'onde la necessaria sproporzione di sviluppo tra le singole \

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