RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SèIENtE SOCIALJ 199 volta, 3 mensili; tra i sindacali: 1 tre volte J.a settimana, 30 una volta, l tre volte al mese, 21 dne volte al mese, 5 una volta al mese. Dal 1890 ad oggi anche il nmnero dei· lettori è cresciuto: il Vorwaert che nel 1890 aveva 1.2,000 abbonciti, ora ne ha 56,000; l'Hmnbiirger Echo ne ha più di 30,000, la Leipziget Volkszeitung 29,000, la Saechsische Arbe-iter-- ::eitmig un po' meno. Tra i giornali sindacali il Corresponilent, organo dei tipograli, da 4000 copie nel 1890 è salito a 22,ù00 nel 1900. Il Dentsche Mcta.llarbeiterzeitnng (operai metallurgici) ha una tiratura di 105,000 copie, il Grnndstein (muratori) 100,000, ecc. Vi sono anche organi sindacali con una tiratura inferiore a 5000 copie e anche a 1000, come i giornali dei parrucchieri, dei giardinieri, ecc. In Germania si è sempre seguìto il principio che la stampa politica debba appartenere al partito stesso, la stampa sindacale ai sindacati. Le eccezioni sono raris• sime. Siccome dal punto di vista giuridico, il partito non può essere proprietario, i membri del Comitato centrale o locale nominano un editore che ordinariamente è impiegato nel giornale. Generalmente non si fonda un giornale senza essere prima certi della possibilità della sua esistenza coi propri mezzi, e dell'esistenza delle forze intellettuali, tecniche e ammiuistrative indisptmsabili alla direzione del giornale; ma non sempre si segue questa condotta prudente. Si dimentica spesso, come fu detto in un rapporto del Comitato Direttivo al Congresso di Berlino del 1893, che ia fondazione di uu giornale è un esperimento commerciale come la fondazione di una fa,bbrica di macchine, e che la nostra stampa è costretta a combattere contro un numero infinito di difficoltà che non conosce la stampa borghese, mentre che una parte delle entrate di questa stampa sono sconosciute alla nostt·a. Un giornale che non copra le spese di stampa esige dei sacrifici continui da pa,rte dei compa• gni del partito, e por conseguen,m poco a poco, paralizza, il loro entusiasmo, la loro deyoziono, la loro confidenza nella vittoria. Ma, fatte poche eccezioni, quasi tutti i giornali socialisti tedeschi realizzano dei benefici, hanno delle stamperie proprie modello, e forniscono fondi al pa1;- tito come i giornali di Berlino, di Amburgo e di Dresda. Quanto agli annunzi, la stampa socialista tedesca ha per principio di rifiutare gli annunzi la cui moralità sia dubbia o che possano far credere all'ingerenza di una società finanziaria. Ciò che la stampa socialista tedesca ignora completamente sono i premi, a meno che si vogliano considerare per tali il calendario annuale o il supplemento gratuito della domenica che fanno tutti i giornali. In generale i redattori di giornali socialisti hanno un lavoro molto più considerevole che i loro confratelli b_orghesi, perchè devono essere a disposizione del partito per le conferenze, le riunioni, ecc. Gli stipendi dei redattori socialisti che oltrepassino i 4000 e anche i 3000 marchi - il marco vale L. 1,25 -. sono molto rari; lo stipendio medio è di 1950 marchi, Gli stipendi degli ammiu.istratori ·dei giornali socialisti variano dai 1200 ai 4500 marchi . .:ira tanto gli uni che gli altri tendono a crescere. La vendita a numeri separati è rimpiazzata completamente dall'abbonamento. Il Vorwacrts è il solo gior• nale che talora per numeri straordinari stampi 20,000 copie oltre quelle per gli abbonati. Il rialzo considerevole del prezzo della carta ha obbligato un gran numero cli giornali ad aumentare il prezzo dell'abbonamento mensile cli IO pfennigs (1 marco sono 100 pfem1igs). La stampa del nostro pa!-tito ci è profouclarnente cara, perchè ad essa dobbiamo il nostro grande sviluppo, e perchè è il nostro miglior mezzo di propaganda c!Je penetri Lutti i giorni con centinaia di migliaia di copie nelle mass~ che istruisce, infiamma, illumina, incoraggia (Moiiveinent Socialiste - 15 maggio). Sir Roliert Jlart: la Cina, le riformee le Potenze. - La Cina è uno Stato che non incoraggia il militarismo, che onora la ragionevolezza, e che non ha una natura avida. 11 suo popolo rispetta la legge, ed è facilmente governato. L'educazione cinese mira alla formazione del carat- \ 8 . oròf eca t':;iRost13 {la Ylcooni, e l'industriosità ' la invariabile serenità, l'intelligente e tranquilla condot.ta degli abitanti di tutte le provincie dimostrano che la e,lucazioue cinese ha raggiunto il suo scopo. Gli st-ranieri che studiano la lingua cinese, apprendono ad amarne la letteratura, e desidererebbero che la durata; della loro vita venisse moltiplicata, per poter leggere quanto, in milio11i cli libri, la sapienw cinese ha accumulato su ogni sorta di argomento. Tremila anni fa i cinesi inven· tarono il fonografo. La base stessit del pensiero cinese ò che l'uomo ò originariamente buouo. Il culto di Confucio è uu'a1n111irevolo guida Jwr h, condotta. Suo risultato è un popolo ragionevole ed intelligente, un corpo di funzionari specialmente progredito, ed un governo tollerante o paterno. Le riforme necessarie possono meglio realizzarsi dai ci nesi stessi, che introdursi dall'este·rno. Le condizioni, fo opinioni, ed i bisogni della Cina dovrebbero' sfodiarsi a fondo, e non si dovrebbe proporre, e tHnto meno imporre ad essa alcuna misura che non fosse ragionevole, e reciprocamente vantaggiosa. · L'editto riformatore della Imperatrice vedovà può riassumersi come segue: I principi splendono come il sole e le stelle, e sono immutabili ; la pratica è come la corda di un liuto, e deve essere di tempo in tempo cambiata, e adottata alle circostanze. Le dinastie, i regni e le leggi devono adattarsi ai nuovi bisogni dello Stnto e del popolo. Per diecine di anni le cose sono andate male in Cina, e ne sono state la conseguenza le sventure presenti. Ora occorre far delle riforme, più giuste di quelle di Kanggang (non meno dannose degli eccessi dei Iloxers) e l'Ima peratrice vedova e l'Imperatore sono in ciò perfett-amente di accordo. La Cina manca cli ciò cbe abbonda all'Ovest, e deve giovarsi delia su,, passata esperiema. Non bisogna distinguere fra vecchio e nuovo, o fra cinese e straniero, ma soltanto fra bene e male, e scegliere il bene, e combattere il male. Il danno dell'Irnpero è venuto dalla mancanza di senso pratico nei dotti, d:1,ll'egoismo dei funzionari, dal rigido ordine di pru . denza stabilito Tutto ciò dev'3 cambiarsi! Coloro che hanno studiati i metodi occidentali, 11011 hanno fi.uora appreso che qualcosa dclht lingua, <lolle industrie, degli armamenti. Ma ciò nou è che 111 snperfi.cio delle cose. Il segreto della superiorità occidentalo è nella larg!Jezza (li veduta dei capi, nella concentrazione cli subordinati, nella buona fede nelle intraprese, e nella efficacin del lavoro. Gl'insegnamenti del sapiento della Cina sono alla base d<•l metodo occidentale. Gli alti ufficiali in patria e all'estero facciano entro due mesi rapporto su ciò che essi conoscono, su ciò che la loro esperienz,~ suggerisce. Paragonino le istituzioni o la procedura nostra a quelle straniere, riguardo alla Corte, all'Am miuistra,done, al Popolo, all'Educazione, e allo cose militari, e dicano ciò che bisogna conservare e ciò che bisogua ca1nbiare: che cosa prender dagli altri, e quali istituzioui esistenti sviluppare; come attuare con successo riforme nazionali, incoraggiare ed impiegare l'intelligenza, proYvedere :tlle spese e controllarle, render l'esercito q1mle dovrebbe essere. Dopo aver studiate le proposte, quelle utili saranno accettate. Occorre che f!i propoogan misure pratiche e cli pronta attuazione, e che si provvedano uomiui capaci, perchè t-ntti, alti e bassi, cooperino al benessere dell'Impero. Il sacrificio dell'individuo al dovere pubblico dev'essere il principio animatore di tutti, e i veri bisogni del paese (levono esser trattati in modo da aver solleciti risn ltati pratici. Che lo Stato sia sicuro o insicuro, forte o debole, dipende da ciò. Il tempo è giunto di attuare queste idee. Se i funzionari continueranno a trascurarli, gli statuti sii.ranno applicati. 'l'utti se ne convincano! Questo il compendio dell'editto riformatore, ardito e promettente. Con l'Imperatore al timone, e l'Imperatrice vedova per fornire la forza motrice, la nave tlello Stato prenderà un nuovo iuclirizzo, e l'ordine del gioruo sar:\: Avanti a tutto vapore! (1"ortnightly Review. - Maggio). _X. Torau-Bayle. L'insegnamento conimercicile in Ger11uima. - Per l'istruzione notevole dei suoi negozianti, por la ~uperio~it:\ ~ il nun_10rodei suoi_ commessi viaggiaton 1_ntel11gent1e colti, la Germama occupa nel com. merCJo del mondo una situazion~ di cui l'Inghilterm
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