RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI )97 RIVISTADELLERlVISTE G. Ccsca: Gli scioperi universitari. - Si pretende tfa molti che ht pitì bruf,t.a carnt,teristica lfolla Yita universitaria italiana sia uei tumulti che troppo spesso tu1·- bauo la pace dei nostri Atenei, io crocio invece che il piì1 gran sintomo del 1uale clrn travaglia le 11ostre Università stia negli scioperi, cioè nella diserzione in massa dalle lozioni. I tnmulti sono fatti rnorneutanci; gli scioperi; i11vece, sono uu fenomeno costaute che si present-a dappertutto, e che iuoltre diviene causa di disonlini e di tumulti. Il peggio si è che il fatto si tollera e si ammette come quasi legale, e a nti nè Mi11ist,ri, nè Rettori, nè professori pit't non baù,wo. essendo tnt.ti m1zi contenti che gli studenti clisorfino la se1le dell'Università. Le ,tutodtà accademiche sono liet-e che la lonkmanza degli studenti rend,1 impos'il>ili i disordini e i tnrnulti, e la gran maggioranza llei doceuti è unione tra le <liverse classi sociali. (Rivista di filosofia, peclagogfri e scicncc affini - Aprilel . .Senatore Gi1iscppc Scnsci/cs: L' Anagrafe di po!izla. - Non c'è altro stato iu Europa, all'infuori della Spngna, nòn tenendo couto (li paesi, come la Grecia e gli Stati lhlcanici, pei quali maucano esatte statist,iche, che segni un nnmcro di omicidi così elernto come l'Italia. D,tl 1888 al 1895, meutre in Italia so ne contarono 7 ogni centomila abitanti, in ,-X ustria ve ne furono 2, in Franci,i poco piiì cli uno, in Germania e iu Iughilt;,.u-a meno cli uno. La statisticn, test.irrH1nioinesorabile, nggra,-a il male cho ci trn yaglia, rivelnnclo che per circa il 30 °r 0 all'anno clei clelitti, pei quali è fatta l'istrnzione dinanzi ai tribunali, le procedure falliscono perchè ignoti gli autori. Francesco Crispi, assumendo nel 1887 il ministero clell'foterno, vicle netti i termini della questione, e impiantò l'Anagrafe cli polizi,t allo scopo di conoscHre bene quelia classe di persone che non vivono per heu fare. Erano già compiuti i lavori, sia pienamente socldisfat.tn, di nou essere più obbligat,, a far lezioni e di potere consacrare tu lto il tempo alla professione od agli studi; e perciò la dnra.ta .del tompo in 1·ni si fa scnola è diventata ostrem:i.111ento esigua, tanto che si può dire che l'auno scolastico consti <li molti mesi di ,,ac:i.nza inter• rotti eia brevi 1>0riodi in cui si fa lezione. Stati Uniti e Cuba per le mappe topografiche e le descrizioni elci fal>bricati, sia per le notizie informative raccolte, e già l'Anagrafe cominciava a dare in alcu·ne citt,ù dei buoni resultati, quauclo con la crisi ministeriale del 31 gennaio 1891 le cose m utnrono aspetto. Nico tera, precliligenclo i 1wovve<limenti a base di effetti istantanei, non tenue 11essnn r,onto dell'Auagrafe, e quando Crispi nel 1893 ritornò al ministel'o <lell'Juterno, l'Anngrafe non era che un ricordo storico. Si tornò al lavoro; ma una cletennim1zio11eministeriale dell'ottobre 1896 lo sospendeva di nuovo con l'intendiment,o cli non pit'.1riprenderlo. Codesto stato cli cose rie·- sce cli gran nocumento alla serietà degli studi ocl impo• <lisce anche ai pirt coscien· ziosi professori cli com pi ere come Yorrebbero il lorn dovere. 'Joumal.J I Per togliere il gra,·c malanno bisognerebl>e che si ·facesse sparire l'enorme .~viluppo delle vacanze che crescono ogni anno, e i ministri si astenessero dal co11cederc le solite, proroghe all'apertura dell'Uuiversit.ìt e dall'accordare sessioni strnol'dinal'Ìe di esami. I Rettori dovrebbero po i compiere l'obbligo loro cli vigilare Lo zio Sam (gli Stati Uniti) a Cuba. (Jo,mial di Minneapolis). Eppure, il 111ezzopiù efficace per penetrare nelle viscere della societ.à è l'Anagrafe, la qualo'.però ha bisogno cli un lavoro, sagace, o"rdiuato e non mai interrotto. I servizi cli piantone e di pattuglia, di appiatt.amento o cli travestirnento, cli strataffinchè i professori ed i clocent,i facess<'ro regolarmonto le lozioni. Ma con ciò non si toglierel>he ln, cans:i. principale del male la. qmtlo sta. nel nostro sistema cli esnmi che si limita alla piccola pafc spiegn.ta dnrnnto l'n.nno. Bisognerel>bc in vece cambi aro tota] monte il nostro sistema. d'osami, ;,ostituendo agli ernrni speciali snlle singole materie l'esame generale su tutte le materie, divise in due o tre gruppi di scienze nffìni, e cleterminnncl,o chiarnrnento i programmi di ogni disciplina a.i . qnnl I s:ano obl>ligate cli attenersi le Commissioni iu tutte le Università. Il professore è libero <li tratt.nre la propri:t materia como meglio crede, e cli esporre come crode lo ;dee che ritiene conformi alla verità; ma deve insogrwre tutta la propria materia, uon rest,ringersi nel alcuno parti minutissimo, perchè cosl egli non adempie neppure al suo dovere tli scienziato, nia diviene un micrologo che comprelllle solo la sua specialità e disprezza ogni concezione siutet,ica della scienzn. Gli stndenti clovrebhero comprendere che la libert,\ dolio studio non implica il diritto di non stndiaro, e che è loro int:eresse l'atten1lervi, tanto più ohe oggi il diploma cli laurea carpito senza studiare, per la grande <'oucorrenza. non ha valore se non si è cli,·entati padroni di nna discipl iun. Gli studenti clovrebbero pensare che essi hanno qunlche cosa cli meglio cfa faro che scioperare e tumultuare, _perchè ad essi incombo un'alta e nobile missione so• ciale, quella, cioè, cli diffondere tra le masse il sapere e lo spirito scientifico, cli dare l'educazione morale e o Bllo~ecc~ss(3linodat3ia~domare il tratto. cli i a~('.rnm,t e di sorpresa sarebl>ero potentemente aiutati dall'A11agrafe, di modo che i lmo11i successi non clipenclerel>bero dal caso. L'averne ta]orn interrotto, talora abl>andonnt,o il lavoro ò stato cagioHe cli claoni non pochi nè lievi alla pul>blica sicurezza, tnnto che o: dopo quarnnt'aoni cli vita nazionale « siamo costret.ti a dire: aubiamo migliori agenti, mio: gliori ul'lìciali, um non abbiamo Polizia D. (Nuova Antologia - 15 maggio). Ricordi storici a preposito dello leghe di mlglioramento fra i contadini. - 00corro che le classi clirigent-i si persuadano che il ,occhio ordine di cose anche nell'agricoltura non può rimanere sempre immutato, che è impossiuile e inutile persistere nei ,ecchi errori e nella polit.iC'a fat.ta cli violenze e cli repressioni. Ciò che avviene oggi in Italia non è u uovo, ma una prova da aggiungersi alle tante altro, che cioè la storia spesso ,si ripete. Chi conosce la storia del tracle-1mio11isino, ossia delle associazioni operaie di mestiere inglese, sa come nel primo quarto del secolo XIX le tra.clcs 1mions ebbero propriamente a lottare per resistere alla legislazio11e oppressiva che vietava lo coalizioni operaie ayenti per scopo la mutuii difesa o il mutuo ninto per la detorminazioneclei salari, delle ore di lavoro, del u nmero degli apprendi:sti. Nel 179!) nn atto di Giorgio III dichiarava espressamente punibile qualsiasi coalizione, e da allora 6no al 1824 la repressione fn contiuun, per quanto non efficace a determinare la tranquillità nelle industrie. Le leggi contro le coalizioni erano considerate come ass,,lutamente necessarie perchè
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