Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 8 - 30 aprile 1901

• I • • 144 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Ilministoro B 'Estroma sinistra Uri articolo ed un discorso di Filippo Turati hanno provocato critiche acerbe ed una specie di sollevazione contro il deputato di Milano e contro l'Estrema tutta, che si suppone in generale solidale col primo nella .condotta parlamentare. Il primo a moversi in armi é stato Arturo Labriola con_ai::~icolipubblicati nell'Avanti! e nella Propauanda. Egh s1 è scandalizzato del ministerialismo di Turati in nome dèlla dottrina marxista che ha ispirato la tattica della democrazia socialista e dei deliberati dei C_ongressi socialisti italiani, e specialmente di quello d1 Reggio Emilia - il vero Concilio ecumenico del partjto socialista italiano - che votava la seguente moz10ne: « Considerando che i poteri politici non sono altro che l'organizzazione di classe della borghesia, coi q_uali essa _sostienè la sua lotta contro il proletariato; che da essi poteri politici, finché compos.ti d'una maggioranza borghese, mai nessuna durevole e sostanziale riforma o concessione può conseguirsi a beneficio dei lavoratori ; il Partito - coerentemente al suo programma ~ nel mentre riconosce, insieme ad altri mez'li, la necessita della conquista de.i detti· poteri da parte del proletariato, mediante la partecipazione alJo lotte elettorali, distingue per ora la condottà dei nuovi eletti nel modo seguente: (omissis) . . . . . . . . . . . . . 3° In nessun caso laJrazione socialista parlamentare potrà dare voli Javorevoli al ministero ». . La mozion~ servi di guida al partito; tanto che m nome della medesima, nello stesso Congresso di Reggio Emili_a fu espulso Giacomo Maffei pel suo ministerialismo giolittiano, e più. tardi fu chiamato alla sbarra Qiuseppe De Felice per aver dato un volo - uno solo l e che dovrebbe pesare sulla mia coscienza, perché io la')[orai non poco ad indurlo a darglielo ... - al ministero Di Ruclini... che lo aveva liberato dalla galera. Ad ogni modo, continua il Labriola, nella sua requisitoria, se la tattica deve mutarsi e se ministeriali per un quarto d'ora si può essere, si dovrebbe ricordare il successivo deliberato del Congresso socialista internazionale di Parigi, proclamante : « che la lotta di classe interdice ogni specie di alleanza con una frazione qualunque della classe capitallstica. « Ammesso che circostanze eccezionali rendano neces~arie in certi luoghi queste coalizioni, esse... non potrebbero esser ·tollerate che in quanto siano riconosciute dall'o,y;anizzazione regionale e na:.ionale, da cui dipqndono i gruppi interessali ». Dichiara, perciò, deplorevole la condotta di Turati, che accenna a tendenze riformiste e ad abbandono della direttiva rivoluzionaria; perché favorevole a Zanardelli che ha molti peccati sulla coscienza, ed a Giolitti proclamato in altri tempi dallo stesso Turati « triplice . incarnazione di nnto birro, finto politico e _« finto magistrato ». . Infine, dom~nda il Labriola al Turati, se a questo S( doveva arrivare: a che lo acerbe polemiche del direttore della C1·iiicaSociale contro il Colajanni, del Bissolati contro il Merlino ? E non sarebbe bene, ancora, che il Turati parlasse al singolare? Il partito socialista non si è dichiarato sulla nuova tattica; quindi e~li non può adoperare il : noi! * " . ~ gi?rnale~ti socialisti, che pullulano con tanta fac1hta m ogm angolo d'Italia, in mancanza delle supreme decisioni del partito o tacciono o lasciano intendere che stanno per Turati; ma non tacciono i B.o o e · o repubblicani e non lo lascia in pace un altro socialista che lo aggredisce nelle colonne della sua stessa Critica. Lasciando da parte ciò che i repubblicani hanno scritto nei giornali politici, dobbiamo richiamare l'attenzione su di un magnifico articolo che un ex-in ritiro ha pubblicato nell'ultimo numero dell'Educazione politica intitolato Jvlentre dura la sbornia delle illusioni. L'ex in rftiro, che_crediamo sia Arcangelo Ghisleri - non conosciamo altri che quantù lui conosca la storia contemporanea e la sappia ricordare e maneoaiare - si rivolge a rerum scriplor e chiede il suo ~~viso sulla situazione creata dal ministerialismo socialista. Ora, per una strana coincidenza, nella Critica Sociale appariva nello stesso 9iorno un altro articolo firmato Tre stelle, sotto il quale nuovo pseudonimo crediamo che si nasconda lo stesso individuo che volta a volta assume quello di Travet e di rerum scriptor. Ghislori, repubblicano, mali'liosamente credeva mettere in imbarazzo rerum scriptor; ma questo ~li anticipava la risposta i:i~olgendo ~I ministerialismo dell'Estrema dello cr1t1cho che, 111 una forma diversa collimano completamento con quelle del primo e nell~ quali l'ir.onia finissima è messa al servizio della logica rigida di chi vive al di fuori della vita reale. . Q_uosLidue scrittoi:i nella loro critica spietata si d1slin~uono dal Labr1ola per una maogioro ampiezza di veclute. Il giovane marxista napofetano tenne la controversia nell'ambito dello interesse e della tattica del partito socialista; l'ex in ritiro e Tre stelle l'allargarono all'azione parlamentare di tutta l'Estrema Sinistra. Ghislori, però, riferendosi all'.Eslrema, scrive com_es~ i . repubblicani non ne facessero parte, e motiva 1romcamente la sua esclusione con un accenno sa~guinoso allo smisurato orgo~lio dei socialisti, che, scr1venclo o parlando, fingono ctinon accorgersi mai che vi siano dei repubblicani in Italia (1). Egli sospetta, altresi, che la massa socialista non osera dissentire dal Turati. E l'ipotesi enunzia con queste parole irriverenti verso il socialismo italiano, e che qualcuno potra accusare di tendere a suscitare ziz2,annie in seno del partito: « E' lecito domanclare « dopo il discorso ministe,·iale <lell'on. Turati, quale « sia _l'opin!one de~li altri socialisti italiani, o se deb- « basi applicare a loro il motto dell'arguto francese: « Quand Auguste buvait, ioule la Pologne éiait ivre >>. In questo secondo caso non si avrebbe l'aberra'lione di un uomo, ma l'amnesia collettiva, epidemica di tutto un partito (2). Nulla di piu smagliante della sintetica esposizione che fa il Ghisleri delle vecchie illusioni che sono state alimentate dagli uomini più. eminenti ed ... ingenui della democrazia - da Alberto :.lario a Cavallotti - mentre la reazione dal 1848 in poi si è andata codificando con perseveranza ammirevole; codificazione. ammessa anche da Tre stelle alla quale si dovrebbe contrapporre la codificazione della libertà. Por Ghisleri, che - continuando sempre brillantemente nell'ironia - non si dichiara materialista storico ... perché conserva l'abitudine, ora passata di . (I_) Vale la pen~ d! riprodurre integralmente questo felic1Ss1mobrano dcll articolo della Educazione politica: « Queste « le mie opinioni, come vedi, affatto eccentriche e lontane « da_lleo~inioni correnti. Però vorrei sapere cosa ne dici tu, <r mio ottimo e colto amico. Ma rispondimi senza ricorre1·e « alla scappatoia delle ritorsioni. E cioè nor. mi domandare: « E i tuoi ,·epubblic,rni? Ilo padato dell'Estrema. in genere e « dei socialisti in ispecie, poicbè è ben convenuto fra di voi, « d'acco1·do in ciò coll'on. Sacchi, non esservi in Italia che « tre partiti: conservatori, democratici ministeriali e socialisti « che lol'o danno <li spali~. Non ci sono repubblicani in Italia; « dunque non parlare di ciò che non esiste »• (2, 1:00. C1ccotti nel ùiscorao di Napoli si occupò dei ~inisterialismo dell'Estrema, riducendolo alle giuste proporzioni: l'Estrema ha appoggiato il gabinetto Zanardelli quando i suoi principi e suoi interessi glielo hanno consigliato.

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