Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 8 - 30 aprile 1901

160 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI situazione presente non può durare a lungo, ed è nnuta di casa lo appassionino molto pi11 che le alte qnestiou i l'ora, di trovargli una formula liberatrice e <lefiniti\·a. politiche e lo cure del potere. Tutte le volto che fa al• Per vedere quale sia la necessità d'un'orientazione lusioue a queste, è con un tono di stanchezza e quasi dei piani di studi basta interrogare le statistiche. In di disgusto; si direbbe che egli non abbia accettato Francia nou sono più 20.000 come prima, ma 200.000 quelle funzioni pubbliche dm per devozione e facendo allievi che oggi vengono a doma11dare l'istruzione nelle forza a sè stesso, e cbe pH1 <li tutto gl' interessi la dolce scuole secondarie, e il numero va sempre crescendo. vita di famiglia con la moglie e i bambini. In una JetAnche il quarto stato manda i piì1 intelligenti dei suoi tera scrive: « Se non fosse la pa,ura di lasciare il re figli al Liceo, a costo di sacrifici. « nel!' i111barazzo e alle prese con difficoltà insormonSi può egli deplorare questa invasioLe~ Non è invece « tabili, io non esiterei un moml'nto ». li disprezzo che <la c;a;sache dobbiamo aspettarci l'infusione d'un saugue affetta pei snoi colleghi e per la politica sprizza da ogui giovane e generoso nell'organismo nazionale'/ pa.gina della sua co1Tis1)01Hlenza. « Io comincio - scrive S1Jesso, disgraziatamente, sia che il ragazzo nou ri- da Francoforte nel 1851 - < a fare grandi progressi sponda alle speranze che si souo fondate in lui, sia che « ucll.'arte di dir uiente in molte parole; io faccio dei il padre non possa continuare dei sacrifici al di sopra « luoghi rapporti, e se Manteuffel, dopo averli letti, può delle sue forze, molti padri devono troncare o far in- « dire ciò che contengono, è pH1 abile di me. Ciascuno terrompere gli studi ai propri figli. Buisson, professore « dà a credere che sia pieno di progetti nuovi e di di Pedagogia a,lla Sorbona, Ira calcolato che su J0.500 « pensieri originali, e, tutto sommato, noi di ciò che avgiovani che si presentano all'esame di baccelliere, 5.200 « verrà della Germania ne sappiamo quanto l'ultimo in sono rifiutati. Questi rifiutati, se uo11 si assoggettano a « mezr.o alln, strada. Nessun uomo, nemmeno il diploricominciare a 18 an11i un'istruziout, nnov::i, sono <lei « matico più scctlico, può figurarsi ciò che vi è di ciarnou valori sociali. I Ju11ghi anni durante i quali si « latanesimo e di polvere negli occhi in questi diplo• sono trascinati sui banchi della Muoia non hauno loro « matici. > appreso nulla di pratico e d'utile. Essi uon hanno fatto ' Egli non è nemmeno tenero per gli uomini politici che prendere i gusti della gente ricca, che impregnarsi che trovano modo di complicare le questioni più seml'auima di lusso e cli monda nitrì. Essi divcnternnno plici, e che annegano sot!,o le argomentazioni giurhlicho quindi degli spostati, cioè <logli individui usciti dal- il buon senso e la ragione. l'ambiente al quale appartenevano, senza riuscire a In queste corrispondenze Bismarck apparisce in t,utta prender posto in un altro. A questo coutiugente bisogna la siucerità della sua espressione; egli non posa dipoi aggiungere i baccellieri che 11011 possono trovare nunzi a sua mogi ie, è diuanzi al resto del mondo che un posto, i quali non possono a meuo che odiare uua egli posa. Sembra che togliendosi la maschera e metsocietà che li ha messi in una strada da cui non pos- tendosi le pantofole, diventi uu altro uomo, o ·piuttosono uscire. • sto che l'uomo vero si presenti senza la maschern proBisogna dunque che l'insegnamento secondario si mo- fessionalo diventata una seconda natura. (Rev1te Bridifichi, che nou sia un pericolo per la nostra società tamiique -- Marzo). de111ocratica. Lo Stato ha un doppio dovere da corn- La consumazionedel caffè. - Gli Stali Uniti stanno piere. Guardiano dell'ideale deve domandare all'insegnamento secondario che sai vaguardi l'avvenire del alla testa di tutti pel consumo del caffè, e cioè cous1unano genio francese; couta\lile dell'avvenire economico deve quanto gli altri paesi riuniti insieme. Nel 189!) ne hanno esigere che qu·esto insegnamento secondario si curi consumato 802 milioni cli libbre inglesi, mentre la Gerclella vita pratica. L'insegnamento secondario devo duu- mania ne ha consumato 344 milioni, la Francia 179, que esser!! ad un tempo liberale e utilitario. (Revue l'Austria Ungheria 92, l'Italia 31, l'Inghilterra 29, la Bleue _ aprile). ___ Russia 18. (llandel's Musemn). Artlmr l{ann: La corris1i~1Hlc11zaintima !li msmarck - Le lettere di Bismarck alla sua fidanzata, poi sua moglie, che si sono pubblicate a Stnttgart, illuminano di nuova luce la fisonomia cli lui. Esse ci mostrauo nell'intimità l'uomo dalla politica brutale. In questa corrispondenza, che va dal 1847 al 1892, abbracciante perciò la più grnu parte della carriera di Bismarck, ci si inizia alle sue preoccupazioni e sui suoi lavori quotidiani. Ciò che colpisce anzitutto è il suo amore proro·nc10e sincero per sua moglie, Giovanna di Puttmaker, di cui l'immagine, sempre evocata, aleggia al di sopra delle sue lettere. E verso di lei che va la sua sollecitndine più affctt,uosa, dal giorno in cui, gio\·anotto, chiedeva la sua mano, fino all'ep,>ca in cui, ministro, uomo di Stato, ambasciatore, la fortuna ebl,e rea!izzati tutti i suoi voti e coronato tutte le sue speranze. Nelle prime lettere alla fidanzatìt, dopo aver descritta ]a. sua vita monotoma e triste di studente, senza nessuno a cui confidare i suoi dolori e le sue gioie, dico che in quel tempo soltanto sentiva la felicità cli vivere, e che quando andava a trovar lei gli se111bravache tutto il villaggio gli sorridesse. Egli le confessa che non comprende la gelosia come la pii1 parte degli uomini. Vi sono due specie di gelosia: la prima è quella delle animo volgal'i, e non si concilia col rispetto dovuto alla persona amata: gelosia iudogua di lei e di lui; e v'è la gelosia., la sua, che non ammette akuna influenza che volesso co11b1attere b sua, fosse pure quella dei parenti e degli amici. Al suo amore per sua moglie si congiunge un sentimento religioso profondo che si manifesta in tuttii la corrispondenza. Egli non comprende come si possa vivere senza una, credenza e qual prezzo pos1<a avere la vita senza la fede. ?IIa anche il mangiare ha una larga parte nelle sue lettere. Egli descrive spesso i <lesinari succuleu ti e inaf~ fiati cla birra che fa. Le preoccupazioni culinarie non sono le sole ad assorbirlo, ma si occupa anche spesso dell'organizzazione della casa. Però la sua cura costante è la salute di sua moglie e dei suoi bambini. Sembra nell'epistolario che lo preoccupazioni interne BibliotecaGino Bianco RECENSIONI Melchiot-i-c Gioia. Sul caro elci viveri e snl libero co11i11iercioclei grani. - CARLO CATTANEO, L' Agricolt,ura inglese pciragonata alla nostr<i. - Remo Santlron, editore (L. 1,20). Questo ò il secondo volume della BrnI.IO'.l'ECA RAitA; ed è uu volume di vera attualità: mentre nel paese si agita la quistione di abolire i dazi sui grani esteri, e l'argonenlo dovrà torn:we a 11iscutersi nella nostra Camera, ogni classe di 'lettori nleggarà con interesse le argute, calzanti osservazioni, tutte documentate di fatti, di quel grande positivista, che fn M. Gioia, il fondatore della Scienza Statistica. Sono discorsi popolari, cbe in una triste annata di carestia il Gioia scrisse per combattere i tanti pregiudizi annona.rii, ahimè, che non sono a,ucora scomparsi dopo cent'anni! Kessuno s'immagina, leggendo il Gioia, che quelle sue savie considerazioni risalgano al 1802 ... tanto paiono vi ve e opportune ancora oggidì. Con provvido pensiero gli editori hanno ristampato in questo volume anche uno scritto di Carlo Cattaneo, sulle necessarie trasfonncizioni clell<inostra agricoltura, la quale Yiene paragonata con i progressi dell'agricoltura inglese; o sono additati alla nostra le Yie e i modi di triplicare il suo reddito per sostenere la concorrenza estera. Lo scritto che è del 1857, pare dettato apposta per rispondere alle obbiezioni degli odierni sostenitori dei dazi. Questo volume è quindi un vero gioiello, un contributo prezioso alle discussioni ardenti nell'ora attuale (1). G. l{o)IANO CATANIA. (lJ Ma oggi non siamo più nel 1802 nè nel 1857 e anche in Inghilterra la ,ituazione è cambiata, come l'onorevole Colajanni ba dimostrato nella ltivist,i e dimostra in modo più esauriente nel libro che a giorni verrà pubblicato (N. d. R.). Dr. NapoleoneColajan11i proprietario.,direttore•responsitbilel _Roma, Tip. I. Artero, Piazza Montecitorio, 124- 25 _

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