Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 8 - 30 aprile 1901

158 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI zioni sociali, amministr,itive, militari, religiose, per genio nazionale, per ragio'ui stoi-iche, per reciproca gratitudine. Le diverse forme di governo contano poco, perchè contano, invece, i reciproci interessi, basi incrolJn,bili clelle relazioni tra i popoli ( Vita Interna:::ionale - 20 Aprile). Edoard Berth: Dall'utopiaalla scienza. - In una conferenza che fece, due anni or sono, su l'Eticct clel socicile, G. Sorel distingueva nell'evoluzione della Rivoluzione tre momenti: . 1° Una fase caotica, in cui il proletario si rivolta spontaneamente e spasmodicamente cootrn l'organizzazione sociale borgllese: il proletariato credo nella potenza del colpo cli mano o nella virtù mistica delle minornuze rivoluzionarie: è l'infanzi,i, la reazione del proletariato contro l'organizzazione sociale in cui si trova riuserrato e soffocato. 20 Una fase, che si potrebbe dire politica o legillitaria, in cni costituito in partito politico lrn hl. speraui:-. cli poter conquist11re legalmente, col suffragio universale, i pubblici poteri, p1r trasformare, a mezw di essi. tuttft la società: è il momento dogmatico e intellettuale, fo cui il proletario si org,inizz,i sul terreno politico detto della lotta di classe. 3° Una fase, finalmente, ehe si potrnblie chiamare fase etica, e che sarebbe quella in cui cominciamo ad entrare, in cui il prl)letarin,to s'interessa piÌI al le istituzioni che pnò creare nel suo seno, alla pratica che al dogmatismo : sarebbe il passaggiq dalla spera.mm, di una vitii perfetta all'organizzazioue di una vita tollerabile, animata da uno spirito nuovo: il passaggio dall'utopia alla scienza. . Vi è attnalruente, nel mondo socialista internazionale, come un'inqniet11dine universale che fa domandare a qualcuno se il socialismo guadagnando iu estensione non abbia perduto in profondità. Questa inquietudine ò derivata dal passaggio dalla seconda fase a,lla terza, simile a quella ohe si era verific_ata nel passaggio delle due prime. Il passaggio dall'utopia alla scienza è pel proletariato, il passaggio dalla tutela all'autonomia, dal sogno teorico all'azil)ne, e ,lalla pass.i vit:ì all'attività riflessi va, cosciente, ragionata. Il problema essenziale è che il proletariato si elevi al grado di una pote:1za attiva. Il Sindacato, ht coopernti va sono dei mezzi che piomli:ino nella realtà vivente, e in ctti l'opernio invece di sfuggire alla vita reale col soguo, apprende a guardarla in faccia e a misurare le Rne forze. L'operaio non resta più ipnotizzato dalla visione della città futura, ma si domanda ciò che pnò fare, nello stato attuale della S•lcietà, per affrettare il suo progredire e assicurare il progresso sociale generale: non si fida più nè nella cliiilettica della storia, nè nella necessit,à storica, nè nel dissolvimento automatico dell'economia per reali~zare · il socialismo; ma non prende sul serio che sè stesso, non prende sul serio che la formula: l'emancipazione dei lavoratori sarà l'opera dei lavoratori stessi. Con ciò non rinunzia nè all'azione rivoluzionaria propriamente detta, nè all'azione politica: no, oltrepassa, pur conservandoli, i due metodi. Perchè, chi può rlire che non sarà. necessario d'impiegare la forza, questa generat.rice delle società nuove, come dice Marx? Dipeuderà più dalla borghesia che dal proletariato, che il divenire delle classe operaie sia interamente pacifico. Quanto all'azione politica: essa ò un mezzo nelle mani della classe proletaria per pesare sullo stato borghese, per ottenere una legislazione sociale più pieghevole e piìt protettrice, e per favorire l'evoluzione della democrazia in un senso sempre più liberale, condizione necessaria al divenire proletario. - (Bev1w Socialiste - Aprila). T. M. Healy. La razza non imperiale. - Gli irlandesi non hanno nessuna ragione di essere entusiasti del tn,ttamento che ricevono dal governo imperiale clell'Inghilterrn.L'frlanda ha pagato, d11ll'Unione in poi, quattrocento milioni cli sterline di imposte, non calcolando le rendite dei propriet.iri assenteisticamente fuol'i dell'isola, e non ha avuto in cam~io che la carestia più volte sofferta. Tutte le spese per l'esercito e l'amministrazione dell'Irlanda sono fatte in Inghilterra : navi, cannoni, mumz1oni, uniformi, provvigioni, perfino le manette della polizia irlandese souo acquistate in Inghilterra. I S1bliotecaGino Bianco volontari spechili per la guerra d'Afrfoa, a 5 scellini al giorno, fnrouo arruolati altrove, _ment~e i solcla~i irlandesi non ricevono che uno scellmo dt paga. L Irlanda non ricaverà dalla guerra che un aumento di poveri nelle sue wor1c-houses. . Nella Camera dei Comuni i cento deputati irlandesi sono sempre schiacciati dai cinquecento settanta rap- •Jresentanti inglesi, e i regolamenti parlamentari non permettono urni che passi un progetto di loro iniziativa. .Nel ministero, il ministro per l'Irlanda ha una posizione sP-conclari,t, e nè ministero. nè parlamento trovano tempo di discutere le piccole ccl nmili riforme. L'amministrazione dell'Irlanda dipende dall'autorità in glese, ma non fa unila per gl'intercssi irlilndesi. La severità crndole vor.;o i ròi politici e di delitti agrari contrasta con la so1·erchi11 tolleranza usata verso i colpevoli di altri reati, specie se protestanti, e se le vittime sian povera gento. L,a polizia, non guadagna galloni e promozioni che serverrdo i proprietari. Pure, la polizia metropolitana di Dublino· è attiva contro i ladri, ma non contro gli a111ministratori dei La nel Acts, rieletti a non produrre alcun effetto benefico. Gli altri magistrati, amministratori della legge comune, e spesso ufficiR,li in ritiro, non valgono meglio. Il risultato dell'opera loro nell'ultiù10 secolo è stato lo spandersi nel paese delle birrerie autorizzate, per aumentare i redditi che lo Stato rica't'a dalle imposte sulle bevande. Il siRtema non coutinna ancora, non occorrendo pitt, ora che l'alcoolismo è diffuso nel popolo. · A tale ;;tato cli cose sarebbe preferibile anche un'amministrazione aff.idftta soltanto alle Oran,qe Lodyes Anche il dis1)otismo dei proprietari rnrebbe preferibile al malgoverno cl,,l P,trlamento Imperiale. Gli irlandesi, iu breve, non hanno un'anima imperiale. L'unico suono che mai sia giunto d,i, Dublino a Londra partiva dalla bocca di un cannone. (New Liberal Beview. Aprile). W. Stecid: li miolior uso delle grandi fortune. ...,..I.l miglior uso possibile della ricchezza è reso l'argomento del giorno d:, tre a1·ve11imenti: la candidatura al premio Nobel da accordarsi a chi al>bia meglio meritato della causa della pace; l'istituzione da parte di Cecil Rhodes di una borsa di studio di 250 sterline all'anno, da conferirsi og-ni tre anni ad uno scolaro della Diocesan ColleiJeSchool ,li Cape-Town~, per permettergli cli fre .. quentare la Università di Oxford; e, pii1 ,li tutto, il ritiro dagli affMi di Mr. C,irnegie, il gran fabbricante di acciaio degli Stati Uniti, e la sua promessa di un milione di sterline alla città cli New-York, per la fondazione di sessantacinque biblioteche pubbliche. Mr. Carnegie ha ora settantasette anni, ed il suo ritiro dall'industria ba dato origine alla formazione del Billion-'l'rnst clell'acoiaio. La sua fortuna ammonta a 50 milioni di sterline, e d:ì un reddito annuo di 2,500,000 lire sterline, cli modo che egli dovrà spendere circa 8 sterline al mi1rnto, calcolando che egli viva fino ad ottant'anni, per non lascii~re, morendo, più cli 25 milioni di sterline. La teoria di Mr. Carnegie è che nessuno ha il diritto cli accnnrnl:iro ricchezze, se non per spenderle poi meglio di qnant,o avrebbero potuto fare i molti possessori di esse. .Essendo ciò noto, la compagnia produttrice ,lello sciroppo Sei gel, fece, a scopo di reclmne, uno strano referendum fra tutti gli elettori del Regno Unito, invitandoli ad indicare a :'.Ir. Carnegie il miglior modo di spendere il suo danaro, ed accordando un premio a coloro che avessero consigliato ciò che, anche indipendentemente dal loro consiglio, il Carnegie avrebbe intrapreso. L'opuscolo che bandiva il concorso fu distribuito ad 8 milioni <li elettori, dei quali Il mila risposero, e, alcuni non I imitandosi a proporre un modo solo. I oonsi~li arnmontarono a quarantacinquemila, In primo ilwgo, vi erano 12,246 domande cli denaro per sè molti consigliavano la distribuzione, gratis, dello sciroppo Seigel, molti proponeviino di provvedere a diversi istituti di beneficenza, alla creazione di case operaie, al p,i,gamento del debito pubblico, altri consigliavano M:r. Carnegie di provvedere alla propria figlia, e solo .duecentoquattro proponevano la creazione di pubbliche biblioteche. Intanto il sig. Carnegie uon aspettò il risultato del referendiun, ma pensò cla sè a trovare impiego alla propria ricchezza.

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