Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 8 - 30 aprile 1901

156 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIA.LI mazione. Nel !898, per In, prima volta nella nostra storia, sorpassammo gl'inglesi nelle esportazioni. Nel 1901 li supereremo cli 40 o 5,1 milioni cli cloll,u·i. La snperiorit,\ nostra di fronte alle altre nazioni è dimostrat-a dalle segnen ti cifre : Esporta1.ioni. Importazioni in dollari Inghilterra .10 m0si del 1900) ·J,183,000,0 O 2,081000000 Germauia (9 mesi <lel 1900) 714,060,0CT0 9:52,919,000 Francia (icl. ill.) 580,471,000 6J8,996 000 . La bilancia cli quest.e nar.ioni è, in dehito, nrnggiore o minore ; quella rlegli Stati Uniti i;;cgna un creclito nel libro del dare e dell'avere del mondo cli 600 1t1ilioni lii dollari (oltre tre niilfanli di lire italiano!). F. se nel 1901 la bilancia ei Hal'à così favoroyole, come nell'ultimo quadrimestre ,lei rnoo, la. ,lifferenza t,ra. la esportazione e l'importazic,ne supererà l'ammontare deffintera esportazione della Germania. Come se tutto ciò non bastasse, noi siamo divenuti il paese più produttore di oro. Nel J900 abl>iallJo preso il primo posto trn l'Àfrira. e l'Aùst,ralnsia con 83 milioni di produzione di oto. Questo sta.tu degli atfari ha fatto sl che gli Stftti Uniti si sono trasformati d,t del>itori in creditori cli moneta verso il mondo. Per la pri11rnvolta nella. nostra storia noi abbiamo comprato i titoli ,legli altri prestiti e Don venduto i nost-ri. Questa prosperit:ì. pare che debbrt dnrnre a lttn$0 e ~i ripercuote in ogni sorta cli affari o si espande m tutfle le ,lirexioni. Che debba dttrnre cc lo fa supporre la esistnm:a lh-lle nostre grn11di foresto, clei nost,ri inesn u1·il>ili ,Jepositi di minerali e di carbone, il nostro sistema di uresuetlti, c.eutrnlizzazione nelle manifatture e nella nrodn;dune economica. Solo uua circostanz,t pot-rà i1Ì1pedil"l>che gli Stati Uuit.i lli,·engano il cent.ro finanzirnio del mondn, ponendosi al 1lisopra ,lell'lnghilterra; ed è questa. Tntte le altre nazioni, e specialmente l'fnghilterra, hanno prodigiosi in Yesti menti nelle nostre ferro l'ie, ucllo 11ostre fattorie, in tnt.te le nostre intrapre~e; perciò ritirano da noi grossi di\"idl·ndi,ein una certa111isnrn trngg-ono benefici dalla 1111st.raprnspe1·ità La contr:1tli✓,ione 1lelle cose è tn,le che se New-York venisse l1omhardat,1, chi ne soffrfrebbe 11rnggiormente sarebbe l'[nghiltena. T:tle incrociamento cl'interessi e i cento milioni all'anno che paghiamo per noli all'Europa,e l'alt-ro centinaio cli milioni che mandiamo fuori coi nostri toitristes, conserva all'Inghilterra ancora il primato fina·,ziario uel mondo. Essa. compensa con tali mezzi le perdite della bilancia commerciale. Ma, forse, l'ora di p:•11spe:itì1 che ci fotifica non con• tinnerà nella sna preseute form,1. La storia lo ripete, e i periodi di contrazione ritorneranno. Vi sono sempre stati cicli cli contrazione e di Pspanzione; o questi ciel.i continueranno a ricorrere. Vi sono periotli tli espansione nei quali tutte le ruote girano, e vi sono periodi cli contrazione nei quali il numero dei rlisoccu patì è grande. La fiducia genera tutto il movimento acc,dernto negli affari, e produce la prosperità. Come vien meno la fidticia, co111i11cia la, contrazione. Queste alternative sono inevitabili. come il sorgere e il t,ramout.iire del sole; ma mentre nel passato gli Stati Uniti furono i primi ad essere colpiti dalla contrazione, nelr:1n•cnire e~si lo sarnnno gli nit.imi. Il nostro grande sviluppo e l'accnmnlo della nostra ricchezza, faranno sì che i tempi tristi verranno tardi, e che soffriremo meno degli altri nella. crisi. Perciò c'è la fel>bre negli stranieri ,l'investire tra noi i loro capit,ali; e ciò n,ostl'a che si ha fiducia nella stabilit:\ del nostro sistenia moneta.rio. Lo stesso -fallimento negli investimenti in altri paesi, con1e l'Argeutina, il Pel'i1, ecc .. contribuisce ad ingran,lire la tì,Jncia nella nostra solirlità Ci danneggiò la campagna, di Bryan in favore della libera coniazione dtòll'argento, che produsse la. depressione nel 189-1, 18!)5 e 1896. Dopo la elezione del 1896 rinacque e crebl>e la fiducia ch'era. cominciata. col Ourrency Acl Il trionfo ciel monometallismo aureo ha dato a tutti la sicurez,,a degli in vestimenti. È un11. granrle buona fortuna che la nostra prosperità sia fondata sopra basi che ci mettoJ>o al disopra del la concorrel!za del mondo, in grnzia del grande sviluppo dei nostri processi meccanici. Noi abbiamo l'acciaio, il çarboue, gli arnesi a pii1 buon mercato delle altre na81bhOÌeCaGino Bianco :doni; e tàli resta.no anche trnsportati nelle città del centro del 13rasile. · Ho insist-ito a preferenza sul comU1ercio estero; ma l'idea completa della situazione dei nostri affari si avrà ponendo nt,tcnziono nlla condizione clel nost-ro commercio i11terno. li nostro commercio interno è il piiì. grande del mondo e si svolge sotto il regime della lil>ert-à commerciale assoluta (1). Perciò se l'Europa potesse eostitnire La Legti econoinicn contro gli Stati Uniti, questi non ne verrebbero colpiti. Noi produrremmo pcl nostro 11so interno. Inoltre noi siamo chiamati n rispondere a.lle varie richieste delle vaste regioni al cli l;\ llel Padfico: Cina, Giappone, Corea, Russia asiatica sono contrade che si nprono ogni giorno di più al nostro commercio. La sola Cina ha una popolazione cli 400 milioni: superiore a quella dell'intera Europa. Le stesse oonrlizioni, che ci dettero la snpn1mazia al dr I:\ tlell'Atlnntico, ce la daranno al di fa del P11cifico. Vinceremo la concorrenza europea ed asiatica in grazia clel nostro gonio meccanico. Credo fermamente che sia vicino il tempo in cui il nostro commercio attraverso il Pacifico, sarà. così grande quanto ò quello attuale attraverso l'At-1:mtico. A ciò giover:ì. molt.issimo la co5trnzione del Cl\nale interoceanico. Uua promes8adi ciò che sar:ì. nel futuro questo unovo cnmmerciù l'abl>iamo gi:\ nel passato prossimo. In meno· di sette anni il nostro commercio coll'Oriente si è triplic,1to Noi J8~)3 colla Cina, col Giappone o con alt-1·i paesi asiatici il nostrn commercio fu di 30 milioni di ,loll:\d. 1'-iel 18!)~ a.rrivò a 91 milioni. La pacifìcazione clella Ciua e la ferrovi>t 'l'r;rn8iberiana )u favoriranno enormo111ente. Per gli scopi pratici q nesta ferro via sarit · la continuazione 1lelle linee transcontinentali 11.ttra\'erso ni h:,ttelli a ,,apore dal Pacifico L~t contrada attraversata ,falla Transiberiana è agricola. Le sue manifattnro n quelle ,lella intera Rns~i:1 s0110 tli poca importanza. Giit nhl>iarno forniti alla Russia gra.n pR,rto del materiale per J.t costrn,:ione di questa ferro da; e dal ]t:!)8 nl 1900 si sono raddoppiate le nostre esportazioni ver~o la R11Rsiansi:1t-ica. Durante lo stess·) t,ompo il 11osfro c11111morciocol Ginppo11e ann(cntù e11urn1eme11te da lG 111ilio11i, nl!i primi dieci 111esidel 18!.!S, a 23 111ilioni, nei primi dieci 111esidel WOO. L'intero mondo contril>nisce allo sviluppo 1lella no~t.ra ricchezza, e in America tutti ai trovl\nu in i~tato cli pro~perit:ì ! Se qualcuno ne ùnbitasse legga le stati11tiche delle casse di risparmio. Nello St.ato di New-York nelle Casse di rispnrrnio sono depositnte einqiw miliardi di liro coll'anmeuto in d11e anni e mer.zo di oltre '!m miliardo e cl-uecentocinquantri milioni. Vi sono oltre 200 mila depositanti ed in media ...gni deposito è di 2,309; la media della Gran Brettagna è di L. 482; della Prussia di L. 795. Sicurarnentc il popolo americano ha ragione cli essere sod,lisfattu. . C11ARJ,I,;$R. FLIN'J', (I) S"intende tra i sin::-;ol,Sta1i dell'Unione. Il protei.ionismo di fronte all'este1·ù è del p3ri assoluto. N. d. R. AVVISO A.GLI ABBONA.TI Per variazioni di residenza, invio copiearretrate, reo/ami, ecc., gli abbonati debbono unire Ùna fascetta con cui ricevonola « Rivista>>i,ndirizzandola al Sig. Gioacchino Montalbano, Viadella Vite, N. 74, Roma. Chi spedisce Lire Quindici alla nostra Ammiuistrazion e, riceverà, frauca di porto, una collezione completa della Rivista Popolare (1893-96) a_-diretta da Antonio Fratti.

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