Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 7 - 15 aprile 1901

124 RIVISTA POPOLARE DI POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI e i nazionalisti non si nascondono che, in tal caso le truppe francesi occuperebbero Roma, in pieno acco~·do col pontefice. Quando dunque la democrazia francese ò il governo della Repubblica combattono con O"'ni forza il clericalismo francese, - fanno opera che O"'nf italiano deve seguire con interessamento e simpatia~ E W'aldeck Rousseau è uno dei forti e intelli"'enti propugnatori di tale opera. " Agninaldo. Don Emilio Aguinaldo y Famy, il Dewet delle Filippine, che il tradimento di uno dei suoi ufficiali ha consegnato agli americani, è nato il 29 marzo 1869 nel borgo di Kanit, provincia di Cavite (Isole Filippine). Suo padre, Don Carlo, era un ricco coltivatore o la prima autorità municipale del paese; sua madre si chiamava Trinidad Famy. • Aguinaldo fece i primi studi nella scuola comunale del paese nativo e i complementari cominciò nella scuola normale di Manilla, diretta dai Gesuiti, ma i rovesci di fortuna del padre lo costrinsero, giovanissimo, a guadagnarsi la vita, e dovette troncarli. 'fraversando i mari burrascosi in fragili varaos, uavi"'atore intrepido, rotto alla lotta contro gli elementi iin dalla sua giovinezza la sua anima doveva acqui~tare quella tempra di acciaio e quel desiderio di grandezza che si manifestarono poi nelle sue azioni nella lotta che egli combattè per la Libertà e Indipendenza alla testa degli insorti filippini. 1 Enrico 'furot, che è stato lungamente alle Filippine, e che ha scritto il libro Ag1dnaldo et les Philippines, cosl lo des'crive: <I Al fisico, Agninaldo presenta i tratti caratteristici del tipo tagal: i capelli a spazzola, neri, folti, duri; la tinta olivastra.; gli occhi leggermente a mandorla; le sopracciglia arcuate; il naso un po' schiacciato; le labbra grosse: si vede in lui l'origine malese di tutti gl'individui della sua razza. A 21 anni, Aguinaldo era già un giovane fiero e forte, e a 26 anni fu eletto dalla popolazione capitano municipale, nella quale carica mostrò zelo, intellige11za, rettitudine, e, soprat,tutto, grande amore pel pubblico bene. Capo dell'insurrezione contro la Spagna - la quale aveva tenuto le Filippine sotto il suo dominio per 350 anni - continuò la lotta titanica contro gli Stati Uniti che non vollero riconoscere l'indipendenza di quelle isole. La sua cattura per tradimento, annunziata da un corrispondente di uu giornale americano come« un'azione « magnifica, concepita con abilità consumata, ed ese- « guita con la massima bravura >l, oltre che dimostrare che gli uomini civili sotto l'influsso del Milit;.rismo doyentano brutali e dimentichi degli stessi principi cl10 msegnarono, è pure uno dei tanti indizi della decadenza morale degli Anglo-Sassoni. Invece di riflettervi su, la stampa inglese si rallegra, trovando in questa prodezza imperialistica una degna risposta ai giornali B1bloteca C no Bi,nco americani che avevano biasimato l'Inghilterra per la sua condotta al Transvaal. Angelo lUessedaglia. Il 6 aprile, nell'età di 81 anni, è morto a Roma, il senatore Angelo Messedaglia, professore di Statistica in questa Università. . Coltissimo, di t~na coltura forse troppo enciclopedica, modesto, _buono, mdulgente con tntti, egli fu più che altro un mnamorato della Scienza per la Scienza. Deputato del collegio di Verona Hno al 10 maggio 1884 - quando venne eletto senatore - sedette tra i conservatori, ma senza acn'ldine part,igiaua. Più volte egli avrebbe potuto essere nomiuato miuistro, ma rifiutò sempre, perchè alle responsabilità di uu portafo"'lio e alle lotte politiche preferì i pilt tranquiIJi e sarti godimenti clel pensiero. • Nella sua qualità di Commissario relatore per la Je,-,o-o 1° marzo 1_88G, sul nuovo Ca~asto, come scienziato p1~~e un granch10 colossale. Previde che sarebbero bastati CO_~nil\oni e 20 anni_ di_tempo; invece si sono spesi !:IO 11111!0~1 e son passati l:> anni, e ancora, non soltanto non s1t1rnonemmeno alla metà del lavoro, ma del catasto probatorio - lo scopo economico della legge nou se ne parla nemmeno. No1. Agli • • azn1c1 Chiunqueproaurerà UN NUOVO ABBONATO - ' che paghi·però anticipatamente, riaeueràin d?no, a saelta, una delle seguenti pubbliaazioni dell'on. Dott. NAPOLEONCE0LAJANNI: lllou,rements sociaux en I talle; Ire e s111•oposili di Cesa,·e Lomb1•oso; Nel t•egno del/,, Illafia; Gli VOici del lavo1•0; La Gt•a11de Ballaglia del lavot•o. Chiunqueproaurerà DUE NUOVI ABBONATI ) che paghinoperòanticipatamente, riaeuerà,a saelta, tre delle suaaaennate pubbliaazioni, o La Politica coloniale dell'on. Dott. fMPO-'- LEONECOLAJANNI, oppure rAttt•tn,et•so lti Svi~~e1•a dell'on. prof. ETTORE CICCOTTI. Nell'Imperdoegli Czars La Rivista è stata tra le prime, se non la primn, assolutamente, a dare notizie dettagliate sui moti degli studenti dell'Università di Kiew; ed è tornata piì1 volte snll'argomento. Il movimento che sembrava accidentale si propagava intanto ad altre città più importanti, come doveva avvenire in un corpo preso da, lungo tempo da con vulsioui nervose e la cui eccitabilità si desta ad ogni minimo stimolo. E in Russia i fatti di varia indole che vi si svolgono sono tali che rappresentano la scossa che venga da mm grande macchina elettrica alimentata dalle cascate del Niagara. Tutta la stn,mpa italiana oggi si occupa degli avvenimenti del grancle impero che sta ai confini del!,, ci viltii asiatica e ch'è destinato a trasformarla in grande continente transuralico. Articoli e telegrammi si seguono e si rassomigliano, e spesso si copiano nei giornali; ma tra tanti vogliamo segnalarne clue. Uno dell'illustre prof. Catellani dell'Università di Padova, pubblicato nella locale Libertà, mette iu evi, clenza i pericoli cho correrebbe l'Europa civile se la potenza russa continuasse a svilupparsi qual'è, senza trasformarsi. E il punto di vista, che, per tanto tempo prevalse nel socialismo tedesco, e cbo, a propiJsito dell'avanzarsi del" colosso moscovita nel cuore dell'Asia, svolge magistralmente Eliseo Reclus, e che fu da noi a, suo tempo qui stesso riportato. Non esitiamo a dichiarare che ci sembra esagerato il pericolo, quantunque sia reale

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