RTVTSTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALl La orticolturain Australia. - Nou ci occnperemo ora che della coltivazione della vigna nella provincia dell'Australia occidentale. La vigna che nel 1890 era estesa 7352 acri, nel 1593 aveYa raggiunti i 18,750, e da allora ha continuato ad aumentare. Nel J888 la produzione non era st.ata che 708,000 galloni - il gallo11e vitle 4 litri e mezzo - ; nel 1897 si elevò a 1,898,000 galloni. I vini dell'Au~tralia occidentale sono apprez7,ati. Consultanilo le statistiche di esport,1,zione si vede che il prezzo oscillò al disopra di 1 franco al litro. TI suolo e il clima sono favorevoli alla vi 5na, priucipalm1mte noi S. O. della colonia. Le malàttie della vite sono assai sconosciute. Il governo della provincia intende migliorare le <Jnalità di uva incaricandosi di ]Jrodurle in massa nelle sue fabbriche e facilita11done l'es]Jnrtazione con tutti i possibili aiut1. (Nevne ScientifiJlle - 30 marzo). Comemantenere la supremazia commeroialedell'Inghilterra? - Abbiamo fatto un inchiest,1, e possiamo dare le rispo.,t,e delle per-,one piì1 eminenti iuterrog,tte: JIJ,,rr(ly: 1° Si lieve inna111.i tnt.to rinforzare l'esercito e la mari nn, ,la gnerrn; 2° dare nna larg,1, e,ll1c_:1zione commerciale: b Gern11111iadt:v'essere il nostro modello; :1° fare l,t .Fe,Jei-azione imperialu sulbt base del libero com merci o ; 4" illrn1ent11,n, la protl11tti viti\. del nostro lavorn; :")O facilitare i trnsporti, statiu,.rnùoli. J(cir J1,,rrlie: l\on cretle nell'efficacia dell'e1luca1.ione toc11ic1..1L'efficieur.a perso11ale non si ott.ieno collo sviluppo <li un lobo <lei cervello a spese di un altro. La giorn,1t1, di 8 ore tlar:ì prorl111.ionc pi1ì a buon mercat,i e aumeuterà l'efficienza del lavoro. Vnole con Murray la nazionalizzazione delle fen-o, 1ie o d<>lleminiere. Respinge l'espansione come mezzo per aiutare il commercio · · Nei•ille Lubbock: Yuole applicare il pri11cipio tlella 1J0rla apertii e delJa e_qnii_qlùinza ll,i legislazione delle fabbriche. Il trionfo <lei I iberismo asso] uto nella legislazione dev'essere ht guida, e si deve rinunziare ad ogni artificioso stimolo per vincere nella concorrenza iuoudiale. }fa fede nell'abilità britannica. Jloward Vinc:ent: A preferenza si devono sviluppare i rapporti commerciali colle colonie sulla base della reciprocità; imporre dazi sui prodotti stranieri por ristabilire la bilancia. JJJrnestWillianis: La supremar.ia co1111uerciale non può essere mantenuta in alcun modo. Tutto ciò che si può fare è di mantenere in largt1 rnisnra la prosperit.à commerciale; la Germania e gli Stati Uniti inevitabilmente si poi-ranno alla testa. L'educazione tecnica non ò un arma snfficiente; non ha salvato certe uostre industrie come quella della raffineria degli zuccheri. Contro il sistema dei tnists ci vuol altro che l'educazione tecnica! Il solo e reale rimedio è l'Unione doganale colle colonie. 1-V. H. Lever: Prevede la snpremar.ia degli Sta.ti Uniti, che non implica la decadenza della Gran Brettagua. E' cattiva la nostra educazione tecnica. Il Trade Unionismo è pure un male; ma d'altra parte i bassi salari sono uno svantaggio. Gli alti s,ilari iu America hanno spiuto al perfezionamento del 111acchinismo ed aumentato l'efficienza de!l'uomo e ,lella macchina. · 'l'. Blakwell: L'educazione tecnic,t e commerciale è il principale rimedio Deplora che il mondo commerciale si dia ai dh:ertimenti a detrimento degli affari. L. Iones: In uno dei suoi stabilimenti ha 250 impiegati, e per esperienza giudica che solo una piccolissima parte sono adatti alla bisogna. Ha fatto l'esperimento di accordare una mezz'ora addizionale alla colazioue perchè la consac:·assero allo studio delle lingue. In (Juanto al ba~so personale industriale, esso non prenderà mai alcun interesse al Ia,,oro sino a tanto ch'esso sarà male allug-giato. .A. 1Vilson: Non si tratta di mantenere la supremazia, ma l'eguagliauza. L'abbandono della marinà mercantile è uno degli svantaggi. C'è bisogno di traspoeti a _buon mercato all'intBrno e di una migliore organizzfl.zione in alcune industrie, molta buona relazi<!ne tra produttori e com mernianti cd economia in ogni ramo della J)roduzione. Se non si m11tauo le nostre abitt1dini c'è da temere di essere battuti nella concorrenza. (New Libeml Review - Marzo). BibliotecaGinoBianco Richard Bagol: La Mafia. - Non ò uua societ.:\ secreta; non ha codice e leggi o formalo organir.zazione. E' al contrario un prodotto della società che vive in Sicilia. ·ogni membro della società agisce nel proprio interesse e sotto la sua respons<\bilità. Il Jllajioso è un individualista che disprezza la legge e fa giustizia colle proprie mani. Il conseguimento di denaro per frode o colla violenza è semplicemente uno dei suoi fini. PrinCi]J:tlmeute egli vuole impedire che la giustizia, rappresentata dalle autorità civili. intervenga nei suoi atti. li sno vicino, cni ha fatto del male, e che può prol,abilmeote ucci<ierlo ò il primo ad assisterlo contro l'ar.ione della legge, per la semplice ragione che questo vicino è egli stesso un maf:ioso. E se quest'ultimo fosse ucciso, la sna famiglia contribnirelJbe a sottrarlo all.1 giustizia. liicorrere alla giustizia è contral'io all'onore di nn mafio~o. Auche la madre di 1111 nrnlìoso ha tali sentimenti che istilla nei propn figli colla prima educazione: ai quali insegua che la frotle, ht violenza, il disprezzo della legge souo le migliori YirLù. Accanto alJa ba.ssa ma/i.et c'è pure l'ci/fo nutjia in Sicili:t. Questa si stirve della prima anche per fini politici, (~ ne riceve e la dcan1\,bt con sen·igi. La 1nafia. doman(la la s1rn parte in ogni illll11st1fa; e Sfl le sue vittime la rifiutano sono ro,·inM-E>. Special.- mente, nelle camJJagne coluro cl,e non Yogliono nccon- ,liscon<lere ca,lono vittime di nua spamtinn. La mcijiii è 1111 misto delle raue asiittiehe ed europee. 11. solo mer.zo J)(lr distrnggerb è quello di e<lucare la donnr1. - (Nntionnl H(;vÌew - Marzo, (1). .Ernesta Luden - Kruger.-In un'intervista che ebbi con Kruger ho raccolto da.Ila sua bocca commovent.i dichiarazioni : « L'Inghilterra - egli ha detto - hn, voluto mono- « polizzare tutto, s'è impadronita di tutti i uo~tri diritt,i, <, salvo della nostra libertà che 11011può levarci. D Egli aggit111~e elio clue dei suoi figli sono morti, due altri sono prigionieri, 11110,t Sant'Eleua, l'a,Jtro a Ceyla,11. Quanto a lui, che cosa gli riserva l'arvenire? Ma se diventerà completamente cieco e sordo e dovrà trascinare miseramente la sua vita, uou si scoraggerà per questo, e domauder.ì fino all'ultimo respiro giustizia per la sua Patria. Morrà come Mosè in vista della terra promessa, udel)(lo come un suono di campane di gioia la promessa dell'arbitrato, é Yeclendo stendersi dinanzi all'orizzonte il Tra11svaal libero? Ritornerà libero a Pretoria e - giacchè con Dio è possibile tutto - ripreudcn\ la sua autorità presidenziale 'I Chi lo sà ! Ma allorquando negli anni avYenire il grano sorgerà sul suolo africano ingrassato dai c.,tfaveri, allorqnando i fanciulli domanderanno: (< Perchè si fece questa guerra 1 » le madri risponderanno senza dubbio raccontando la sua st◊ria, e i padri certo gli perdoneranno i suoi errori e le sue debolezze, per l'amore che ebbe pE\r la Patria, e per la fede ch'egli ripose nella sua forza. - (Pall Mall lliagazine - )forzo). Severine: Il denaro. - È dire una verità qua,,i L,a.na,le dicendo che il denaro è il perno, il fo:-idaruento della società attuale. Do1niua tutto, ha penetrato, impregnato la vita individuale e mornle, la ]..JO!itica, !'a.more, la religione. Per la nostra educazione assurda, noi, svegliamo nel fanciullo la cupidità, l'amore del denaro, coll'attrazione di una ricompensa in min u~a moneta. Quale gioia brilla negli occhi di lui alla vista cli un soldo! Subito si stabilisce in quel giovane cervello il rapporto intinv, tra il piacere del desiderio soddisfatto e il possesso del denaro. Ecco il punto di partenza: la cupidigia è accesa. Per gioire occorre del denaro, e il nostro capitalista iu erba non penserà elle a procurarsene. La morale del denaro è nata. Assistendo alle lotte, alle difficoltà, alle questioDi di famiglia di cui il denaro è la causa principale, lo riguarderà come il dispensatore di tutti i beni e di tutti i mali. i\fa ove il denaro fa sentire il suo potere nel modo più arbitrario ed odioso, è sotto le mille forme della (I) Abbiamo riassunto questo articolo perchè è il meno inesatto tra quelli che si sono pubblicati all'estero sulla Mafi.a. N. d. R.
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