RlVlSTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E !:)C!ENZE SOClALl 117 Leconte de Lisle; non "un pessimista disperalo, pur davanti lo speltacolo auguslo e solenne della natura, come il Rapi,;ardi: fu un pessi 11~sla che tenn~ dell'epicureo nella facile rassegnaz10ne alle leggi, per quanto dolorose dell'esistenza. Egli che crede al male e al dolore, ha un supremo comp_alimenlo per Lutti: non bestemmia e non rugge: sorr1ùe o sospira. Nella sua poesia la scienza moderna non ha recato se non un solo concetto, quello di der~var dall'espe: rienza la necessità del perdòno. In lui ness1;1nodei caratteri alessandrini che raffreddano la poesia contemporanea in molle parti d'Europa; in lui nulla di decadente nè quanto od affannosa novità di con_ce~ti,nè quanto a preziosaggine lambiccata di forma. E libero,. eguale sereno : forse alquanto monotono per quella sua c;ra costante cli guarire la vita con l'occhio dell'uomo cli mondo, senza strazio e senza rampogna: del re,to un poeta alto, democratico, originale. PROF. G. A. CESAREO. RlVISTADELLERlVISTE Monsignor Ireland: Il principatocivile del Papa. -· Due notevoli discorsi furnno teunti recentemente in Roma: 11no dal Papa, Leone XIII in solenne concistoro; l'altro dal Duca di Norfolk. Nell'uno e nell'altro venne reclamato il principato ci vile del Capo della Chiesa per le esigenze della sua missione spirituale. Il Papa è il capo cli una Chiesa fondata <laCristo, il Dio incarnato. La Chiesa è un organismo, che possietle gli elementi della vita e dtill~azioue ed è investita dei diritti inerenti con tutti i mezzi spirituali e temporali, che sono necessari per assicurarle dignità e libertà nell'opera ,li cni è incaricata. Essa è cattolica, Chiesa mon• diale, chti lra l'unauità come obbietto della sua missioue e delle sue operazioni. Essa ha per capo il Papa, il vescovo di Roma, in cui è accentrata "la coscienza dei suoi poteri e dei snoi diritti, cni è commesso il supremo dovere d'interpretarli e di guidarne i destini. La missione della Chiesa, nei suoi fini e nella forza di cui cligpone, è spirituale. Re:;na sulle anime e provvede alla loro Sttlvazione per mezzo della verità e della grazia divina. Spiritual~ ò la missione del Papa, perchè essa non è altm che q11ella della, Chiesa. i\[~ questa missione il Papa l'esercita sulla terra, tra gli nomini, ed esso stesso è un uomo; e co~ì egli è incoutatto cogli interessi umani e coi metodi umani dai quali è in parte dipendente. Lo spirituale per vivere sulla terra deve avere una base terrena. La religione operanùo sull'umanità, ne cleri va che lo spirituale deYe accoppiarsi al tempo1·alt1. Quando perciò, si discute sul principato ci vile clel Papa,- realmente si discute per sapere se tale prineipato è necessario alla missione spiri tua.le. So questa necessitit è dimostrnta, noi dobbiamo ammettere che ht Chiesa può reclamarlo per diritto divino; altdmenti la 111issionedi Crist,> nella sua Chiesa è vana ed illusoria. La civile iuclit)endenza è necessaria pel Papato; ma, però, non ne è un elemento vitale assolutamente indispensabile. . esiste soll<i11tocol pennesso del Pltrlii1ncnto Le semplici coucessioui per la loro stessa natura nou possono l,~- stare: le concessioni, come tiili, presuppongono c½e il cn,po della Chiesa dev'essere soggetto. ~n. s?la solnz1one tlella, que~tione romana sta nella rest1tuz10_ne al fapi~ del principato civile; e sino a tanto che egh non l a,'.ra ricuperato, il Papa continuerà a protesta1·e. Le barriere sotto qnesto punto tli vista non sono insuperabili. L'Italia che tolse a,l Papa il principato può restituirglielo. Con _ciò ritornerebbero in Italia la pace, la prosperità e la gloria. La situazione attuale è intollerabile pel Papa e per l'Italia,. La cattività di Babilonia non può continuare e il Pàpa riacquisterà il suo principato civile. Quando ciò avverrà Roma ritornerà la libera città internazionale del mon'do cristiano. (North Ainerican Review - Marzo). (1) Gustavo Chiesi: L'Estremae ii nuoroMinistero. - Nella sednta plenaria della Estrenrn che seguì le dichiarazioni dell'on. Zanardelli, noi, insieme all'on. Battelli e a qualche altro, pensavamo che per la Estrema collettivamente, e tanto meno pei due suoi gruppi gravitanti • fuori dell'orbita legalitaria, il repubblicano e il socialista, non fosse il caso di fare dichiamzioni esplicite. Prevalse il criterio contrario; e chi udì poi le dichiazioni dei singoli oratori ebbe subito il senso della vacua e appiccicaticcia superficialità loro,.._poichè nulla toglievano, nulla aggiungevano a quello che già si sapeva, nulla modificavano, o potevano modificare, della situazione presento, che rendevano così ancor,t pit't ambigua di quello che già non fosse. Le dichiarazioni dell'on. Zauardelli non potevano esse1·ediverse dato l'uomo, dato il momento i,iolitico, dato il modo col quale. i 11 Italia, ogni ministero che voglia essere. viene inchiavltrdato. Aspettare dall'on Zanarclelli dichiarazioni e promesse diverse era, specialmente pei repubblicani e socialisti, una ingenuità. · Per noi repubblici-tni, se la pregiudiziale nostra fon• clamentale, che non ammette altra sovranità che quella del popolo, pucì lasciarci indifferenti sul succe_d~rsi dei vari gabinetti monarchici, non ci tleve però 1hs1uteressare totalmente dalla loro azio11e iu ra,Rporto agli obbiettivi speciali verso i quali miriamo. :Secosi non fosse non ci sarebbe stata ragione di combattere la teoria intransi..,.ente per partecipare con un'azione diretta. e positiva"aua vita ed alla lotta politica di ogni giorno del paese. . . . . . . . Nei rapporti del nostro speciale obwtt1vo _pnht1co, 11 ministciro Z,inardelli offre a noi repubblican1 tlue van - ta()'cri in discuti ')ili cli cui sarebbe i ruperclona,1.,ile errore no"'; tener conto: 1° un ostacolo, sia pur, breve, nella lotta della reazione contro di noi, che può e anzi !leve essere tosto utilizzato per rafforzare tutti i nostri or - ()'anismi cli battaglia e tli propag,mda in vista delle future lotte; 20 la dimostrazione, per coloro che ancora nutrono illusioni in proposito, della incompatibilità assoluta degli ordinamenti att,mli col rinnova,mento civile, morale, economico del nostro paese. Per queste ragioni soltanto possiamo gnanluro senza malocchio al 1r>in istero Zanartlelli, ed attendere serenameute, senza illusioni destinate a fallire, nowe senza ostilità o denigrazioni aprioristiche, lo svolgersi della sua azione, per sorreggerlo o combatterlo tanto negli nomini che nei fatti. (Ellltcazione politicn - 15 marzo). W. Stead: Pagare! pngare ! pagare! - Il discorso del nuovo Re d'Inghilterra nell'apertura dd Parlamento, benchè di una fenomenale lunghezza, dette un magro programma legislativo. La prima sessione del nuovo Parlamento dev'essere innanzi tutto consacrata a vrovvedere alla lista civile del nuovo sovrano ed a votare i crediti chiesti: primo per la continuazione della guerra d'Africa e secondo per l'eno1·me aumento nella spesa domandato dal ministro della guerra e dal primo lord dell'ammiragliato (ministro della marina). La spesa settimanale occorrente per la guerra si calcola ad oltre La storia delle altre chiese, diverse della cattolica, mostra chci quando la gerarchia cadde sotto la soggezione del potere civile, esse penlette10 la loro libertà 11ell'esercizio del loro ministero spir-ituale. Dopo la separazione della Chiesa di Roma, il Patriarca di Ct,stantinopoli cadde rapidamente nella, umile condizione di un semplice strnmeuto del potere civile nelle mani dell'Imperatore; e questo governò dispoticamente tanto lo Stato quanto la Chiesa. Lo stesso avvenne in Russia quando il Patdarca di Mosca si distaccò dalla Chiesa di Costantinopoli. È pèrciò che il Papa ha protestato sempre contro l'occupazione di Roma da parte degli italiani e che la sua posizione è divenuta intollerabile. La dipendemm elci Papa venne riconosciuta da Ricciotti Garibaldi in questa stessit rivista quando scrisse : il pcipato in ltalia (1) Aùbiarno riassunto questo articolo e per l'importanza della rivista che lo pubblicò e per quella dell'autore : monsi• guore lreland è il capo della Chiesacattolica negli Stati Unir.i. N. d. R Biblioteca Gino Bianco
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