1'16 RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA Liii TERI? E SCIENZE SOCIALI meandri r•iù ignoti della coscienza. Potere della belle:ua, Il eoneerto delle campane, che rammenta nella sua brevità La Campana dello Schiller e Le Campane del Poe, Il Baeio e non pochi altri componimenti son fra modelli del genere. Ma il migliote, forse quello dove l'elemento lirico e il drammatico, il filosofico e l'umoristico, l'affettivo e il fantastico son meglio fusi, è quello che s'intitola, Se .sal?essiscrioere, un vero gioiello, un capolavoro di grazia, di semplicità, di finezza, da reggere al confronto col Caprieeio del De Musset. Alcuni tra questi lavori, come U li orologi di re Carlo, Ero e Leandro, La storia d' Augusto e altri non pochi, son d'argomento storico; ma il fondo di tutti è sempre un concetto etico e, più precisamente, pessimistico. .. .. ♦ Le Humoradas che il poeta chiama modestamente nella prefazione « bagattelle scritte per gli albi e i ventagli delle mie amiche >> sono brevi componimenti di tre o quattro versi, in istile lapidario, ciascuno dei quali racchiude una rapida, arguta, qualche volta profonda ,osservazione su l'anima e su l'universo. Sono so3piri lirici. scatti epigrammatici, abbozzi descrittivi, impressioni morali: un mucchio di perle non legate in collana, ma raccolte in una coppa d'oro istoriata. Perchè, come dice l'autorb medesimo, finchè non sia trovata la forma ~llittica che le sintetizza, !'epopee, le tragedie, i poemi e le cronache so.n creazioni d'una utilità contestabiìe e d'una pesantezza incontestabile. Un decimo delle frasi del Calderon e un quinto di quelle dello Sha!~speare soglion essere il riepilogo del loro modo di pensare e di sentire. Togliete codeste frasi e avrete eliminate dal commercio della vita le grandi epopee le quali più commuovon coloro che sentono e pensano. Questa forma letteraria, che si potrebbe chiamare gnomica, nel più stretto senso della parola, fu già adoperata in tutti i libri dell"umana saggezza: nel1' Eeclesiaste, forse di Salomone, e nelle Quartine del persiano Kheyam; e anche recentemente io Germania, con assai buona fortuna, dal Bodenstedl nel suo Mir:.a-Schajfy. Reco prima un paio d'esempi per dar l'idea del componimento; poi fo qualche paragone fra il Campoamor e i suoi predecessori. « CXXVI. Ora ch'ella comincia a parlare della mia ,·irtù, io mi copro il sembiante, perchè mi vergogno di pen - sare ciò che penso in questo momento. CXL. Una vecchia, assai brutta, mi diceva: - Quanto a virtù, io credo soltanto alla mia. · CLXVI[. Il povero vi ve sicuro che il suo cane ha da tenergli dietro nel funerale. CCXVI. Temo più l'ardore de' suoi sentimenti e la ~ua propria bontà, che dieci briganti ». Quest'ultima humorada è di saporn heiniano. Nia in tutte !'altre il Campoamor differisce da Kheyam e dal Bodenstedt nel carattere non personale, ma universale della sua filosofia scettica; e in questo appunto ei ra,;8omiglia all'autore dell' Eeclesiaste. Infatti mentre nel poeta persiano e nel tedesco è più ardente fiamma di sentimento intimo e soggettivo, più calo1·e d'ispirazione, più insistente limitazione di conLeHuto. nel poeta biblico e nello spagnuolo è più larghezza 'd'osservazione, più varietà cli fatti, più alta ,;everità di sentimento composto. li vino e la dolcezza dell'amore, 81bhotecaGino Bianco l'inutilità di tutto ciò che non è godimento, la suprema indifferenza verso Dio, la_voluttà del canto e del riso, ecco 11 contenuto sensibile delle quartine di Kheyam;. l'amore e i dolori e le gioie d·amore, il canto e la gloria, ecco il contenuto sensibile del Jl!fir:.a-Schaffq del Bodenstedt. In vece, come nell'Eèelesiaste, anche nel Campoamor, la vita., tutta la vita con le sue mille passioni. con le sue mille debolezze, con le sue mille contraddizioni, l'amore, la colpa, la vergogna, il pud •re, l'ingt·alitudine, la bellezza, il do• !ore, l'indifferenza, l'oblio, è oggetto d'osservazione al poeta. Sarà meno alato, meno impetuoso, meno lirico; ma è più succoso, più profondo, più universale. * • I Poemas del Campoamor son lunghe poesie di contenenza narrativa e drammatica, sempre informate a un qualche concel.lo etico, in forma varia e complessa, che corre dal famigliare all'eroico, dall'umile al sublime, dall'epigrammatico all'epico. Rassomigliano in qualche modo ai racconti in versi d'Alfredo De Musset o, meglio, a quelli del La Fontaine, di cui per altro non hanno la soverchia licenziosità; ma per il tono e il colore derivan più propriamente, salvo gli eccessi di romanticismo incomposto e ·spettrale, da' poemi dell'Espronceda, il più gran poeta ch'abbia_ f1)r.,e avuto la Spagna nel secolo decimonono. I poemi son qua,;i tutti di soggetto moderno: storie d'amori e di dolori, di debolezze e di capricci, di piaceri e di tormenti, di sacrificj e di contraddizioni. Il Treno cliretlo, dove la descrizione d'un convoglio di ferrovia in viaggio è meravigliosa d'efficacia rappresentativa, narra uno di que?li amori improvvisi, aerei, fuggitivi, che lascian nell animo come l'eco d'una musica lontana, eseguita da strumenti invisibili, pieua di dolcezza e d'angoscia. La lettera r:el canto terzo è un gioiello di passione rassegnala e soave. Anche il Campoamor ha un Don Juan in due canti: Don Juan, di venuto vecchio, scrive cinque lettere a cinque sue amanti dell'età giovanile: Catalina Ariosto, un'italiana; Fanny Moore, un' inglese ; Julia Calderon, una spagnuola ; Margarita Goethe, una tedesca; Lnisa Chenier, una franceseCrede solo d'aver compiuto un debito di cortesia: in. 'vece tutte voglion venire a vederlo l'ultima volta: disperato, Don Juan fugge; ma Julia sola lo cerca, lo raggiunge e in un bacio di fuoco. lo uccide. Quando ei sale alle porte del Paradiso, vede che nella bilancia della giu ~tizia, i meriti delle donne, per il lor grande amore, pesan più degli errori. DQn Juan intanto sarebbe perduto ; ma ciascuna delle cin.que donne s'affretta a dargli una parte de' suoi meriti : non basta; allora Julia, per veder riscattalo il suo peccatore adorabile, si butta anima e corpo su la bilancia della giustizia, 1e •Don Juan• entra in cielo, mentre la povera Julia va all'inferno. Come si vede, ell'è una magnifica fantasia di gusto byroniano, dove appunto l'umorismo agile e scapigliato del Don Juan è temperato dalla serietà immaginosa e un po' fos_cadelle Tenebre e del Caino. Ma stupendo di grazia, di freschezza, di realtà umana è il monologo Come pregano le ragazze, a.cui i più bei monologhi italiani e francesi cedono di gran lunga. Petra va in chiesa a pregare ; ma tra un versetto e l'altro dell'orazione, si distrae pensando all'amante ufficiale, finchè passa la musica del reggimento, e lei lascia Dio per il diavolo. In un genere affine, qualcosa di non più delicatamente malizioso sono i monologhi delle due sorelle nella commediola del De Musset .1 ehe pensano le raga:.ze. Jl Campoamo1·, dunque, come la più parte de' poeti del secolo ch'è tramontato, fu un pessimista. Ma non un pessimista feroce e inespugnabile alla maniera del
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