Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 5 - 15 febbraio 1901

RlVlSTA POPOLARE DI POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 99 I concerti sono affollatissimi, sempre. Di popolo quelli a basso prezzo, di borghesia media o alta quelli più cari. Io ho veduto colmo l'Albert Hall - una specie d'immensa arena che può contenere 40,000 persone - una sera in cui fu dato un concerto a uno scellino. Era dunque una buona idea - ed il fatto ha confermato l'esperienza anche a Londra - era un'idea indovinata quella di attirare il popolo in un luogo ove trovava un godimento che era il diver_sivo, fortunato e moralizzatore, della bettola. La banda cominciò dunque l'op·era di educazione, il dirozzamento degli operai del quartiere di Ancoat. Infatti la utilità ed il buon risultato ottenuto dal comitato furono tanto evidenti che la municipalità pensò, alcuni anni dopo, di pagare essa medesima il mantenimento di questa banda, aggiungendovi la banda militare, concessa, dietro lieve compenso, dal comandante la guarnigione di Manchester. L'opera del comitato si rivolse allora ad altre iniziative. Prima si cercò, allettando con dei premi, di far coltivare dei fiori nei vani delle finestre; certe larghe speciali finestre sporgenti, che danno un carattere molto particolare a tutti i eaitages inglesi. Ma questo tentativo, avversato dalle condizioni stesse dell'atmosfera della città, diede un risultato cosi misero che fu presto abbandonato. Il comitato, sotto pena di veder diventare irrisoria l'opera sua, dovette cercare rapidamente alira cosa, e fu la organizzazione di concorsi ed esposizioni artistiche. Nel 1885 una sezione della University Extension, fu aperta dal comitato alla sede della Società; un cottage diventato proprietà della Società stessa. L'origine primitiva di tutti i comitati Inglesi di educazione e di ricreazione deve ricercarsi nella istituzione dei Toynbee Hall in Londra. Toynbee era un "iovine possidente cui stavano a cuore l'educazione e~ il miglioramento dello stato morale degli operai !no-lesi. Egli fu il primo che pensò al modo di impartire, in modo piacevole e possibile, la istruzione ai lavoratori. Un potente spirito di proselitismo anima ogni Inglese; la propaganda per ogni idea e per ogni iniziativa trova sempre aderenti, favorita com'è dalla grande libertà di parola, di riunione, di manifestazione che é uno dei capisaldi della costituzione Inglese. Tosto che una idea é lanciata, trova immediatamente degli aderenti, e non sono già persone apatiche che danno il loro assentimento ed il loro obolo per la futile sodisfazione di vedere stampato il loro nome e lodata la loro generosità; ma sibbene uomini e donne, giovinotti e signorine attivi, intraprendenti, entusiasti che non si danno un'ora di tregua, non lasciano intentato nessun mezzo p1:;rfar riuscire l'opera caldeggiata da loro. (La fine al prossimo numero). A. AGRESTI RIVISTA DELLE RlVISTE Jean de Bloch: L'ar~ata franco-russ1e la guerra del Transvaal. - In Francia la commissione del bilancio 1lella guerra pel 1900 ba proposto aila Camera una riduzione_ del ser:vizio militare che_pretende .appoggiare su studi fondati s~I metocl~>spenrnentale; ma il rapporto della medesima contiene delle gravi lacune che mostrano che la Commissione è stata malt:linformata., e che certo ignora completamente gl'insegnamenti della guerr:a del 'r:ransv~al. ~nesta ~u_er~·ap:ruova, tra l'altro, che, m segmto all 1rup1Cgod, e_1fu~th a ~iro rapido,clella polvere senza fumo, e dell ab1tndrne, dt ventata ormai universale. di alzare dei trinceramenti, i metodi cli ~uerra offensiva impiegati sino atl oggi sono diventati mefficaci, e che ogni speranza di vincere dei uemici diBibliotecaGino Bianco fesi dall'artiglieria è illusoria. Non solo, ma che, pei perfezionamenti dell'armamento, il soldato professionista non ha più la sua antica superiorità sul cittadino trasformato in soldato, e che anzi avviene il viceversa. L'istruzione che si dà oggi ai soldati e gli esercizi che si fanno loro eseguire riepondano alle nuove condizioni della guerra 'I Le manovre che s'insegnano sono applicabili dinanzi al nemico? E' utile tenere per de, gli anni i soldati nelle caserme 'I Il risultato ottenuto non è contrario a quello che si voleva raggiungere T Delle esperienze fatte in diversi paesi provano che dopo parecchi anni, va.Je a dire nelle condizioni in cni si troverebbero i riservisti, i muscoli e il cervello perdo.no quasi ugualmente le qualità che l'esercizio aveva prodotto sotto le armi, in modo che la differenza tra i soldati che abbiano fatto un servizio più o meno lungo è insensibile. L'esperienza ha anche provato che se non si doventa buon tiratore in nove mesi non lo si diventa più: il più lungo servizio di questo mondo non potrebbe dare le· qualità necessarie. Ciò che s'insegna al reggimento non costituisce che una spec:e di prova generale in vasti di rappresentazioni teatrali che svno di nessun valore per la guerra. Lo spirito militare si formerà secondo la guerra che si farà popolare, o no, difensiva od offensiva, secondo che la nazione sarà so• lidale o no col suo governo. Si dice che il servizio militare moralizza gli uomini. Al contrario: da tutti i dati che bo raccolto ho rilevato che i migliori soldati osservano coscienziosamente il regolamento durante il primo anno cli servizio, poi si affaticano, si annoiano, cercano distrarsi e cominciano a diventare viziosi. La riduzione del servizio obbliga• torio sarebbe di un immenso vantaggio non solo perchè alleggerirebbe le tasse sulle popolazioni, ma perchè aumenterebbe la forza viva della nazione. (Rei-ue des Revties - l Marzo). · Le spese militari. - La recente rivelazione che nei magazzini militari .figuravano come in buono stato molti milioni di cartucce che non possono utilmente servire agli usi della guerra ha dato occa11ione ad una parte della stampa cli manifestare le solite generiche persuasioni sulle opportunità di mettere la cosa in tacere per amore cli patria, pel decoro dell'esercito, ecc. ecc. Non siamo cli questo parere. Fra tutte le istituzioni di cui si compone la coruplicat-a macchina governativa, le militari sono quelle che meno banno sentito l'influenza dei tempi, e che banno resistito acl ogni contatto colle idee moderne, sfuggen• do sempre alla critica del Parlamento, del'la stampa e del pubblico. Lasciando l'esame di alcuni particolari riguardanti la cieca obbedienza, la supina sottomissione la trascuranza degli elementi d'igiene, il distacco tra l'apparenza e la sostanza della forza, la inaccessibilità dei superiori, la eccessi va complessità dei congegni burocratici, la quasi completa soppressione dell'individualità, ciascuno dei quali punti potrebbe dar luogo a melanconiche riflessioni, è a deplorarsi vivamente che ancora, nemmeno il potere legislativo, abbia saputo fare nella medioevale fortezza del militarismo una breccia sufficente per essere quanto occorre infot·mato che quel milione al giorno impiegato per le spese militari, sia efficacemente rivolto allo scopo per il quale viene versato dai contribuenti. Ma, dicono alcuni, come si può mettere in discussione l'esercito davanti l'estero 'I Sarà molto meglio, rispondiamo noi, che l'estero sappia che ministri, gene• rali, direttori, capitani e caporali che hanno fabbricato male delle cartucce furono puniti, piuttosto chè i soldati si trovino chtvanti al nemico con cart,ucce che non sparano. E' falso il credere che con questi sistemi da ordini religiosi si mantenga il prestigio dell'esercito. Il pubblico in geuere è poco informato di ciò che succede nelle caserme e nei conventi; ma i militari e i frati sanno benissimo quel ;ibe accade nelle loro impenetrabili abitazioni, e il prestigio dei capi se ne va lo stesso quando sono noti e non puniti gli errori che commettono. E' necessario che un serio sindacato sulle spese militari possa essere istituito ,:iffinchènon avvenga, più presto di quel che non si creda, che l'eccesso stesso della pressione che le spese militari esercitano sul paese, non sia causa di eccessiva reazione.

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