lUVlSTA POPOLARE Di PUI,1T1GA LETTERE E SCIENZI~ SOCiALt :\[a con orgoglio ti rime~brn, o Itali;t, CO? ~auclio te~ rimembra o Roma: tu che 11 cuore e l eredita raccogl! clell'An«uòta donna, quanclo uon sarà pi/1 alla hocca de~ tuoi figli contrastato il pane; quando ,li venuta sanu fiorente e prosperoda, rammenta che tu fosti. grand';', allor che con intellet,to santo d'amore avevi caro 1l culto alle lettere ed alle arti belle e leggiadre. Quando la }fagna Grecia, figlia gentil tua prediletta, emnla andava il latte divino attingendo al Greco _seno n_ugu_st~ clolla madre tua bella immortalo (I). Ed 1 germi pnm_1 s1largevi pel mondo con Filolao Archita e Pit.1,g~n:adt quella çhe fu vera e« Santa alleanz,t » (Bacone): Scien;<i e libertà. Questo è il solo tuo titolo di gloria e il tuo primato nel consorzio civile della grnnde famiglia umana (2;. l\Ia non è il ritorno a 1piel mondo antico, che non sa,rebbe mai un progresso, che noi sogniamo, b_ensì e rigere su quella base l'odifìcio nuovo dell'avve~1re per la educazione e formazione del carattere (3) d1 questa irriconoscibile e degenerata crefi,tura che chiamasi: Uomo dalla «: morale mercantile>. L. DE \"mc:11.us. Lariforma grariae le Pug1ie< 4 l Il pii1 autorevole oppositore dello schemii tli Riformo Agraria pubblicato dall'on. Maggiorino Ferraris nelfa .Vuova Antologia, fascicolo del 16 novembre 1899, ò stato rex Ministro on. Salauclra. Egli, quando vide che la studentesca impazienza dei deput.'1ti per prendere le Yacanze non gli· permetteva ribattern dalla tribnna parlame~tare le idee dell'on. Ferraris, che, per bocca dell'on. Chindamo, avevano fatto capolino nel11\ discussione clel Bilancio di Agricoltura, non sdegnò - esempio nuovo e commenùevole - di prendere la penna e sostenere da una tribnila non J11eno importante cli quella parlamentare, dalla tribuna della stampa, le proprie idee. E scrisse nel fascicolo del 10 febbraio 1900 della Nnova Antologin parecchie pagine che non hanno punto demolito lo scritto dell'ou. Ferraris come verremo ilimostraodo. (G. SEROI- Per l'educazione del carattere - Milano, 1893). Ben ci ha badato il Cattolicismo. « Voi avete ben saputo intendere ed incanalare questa fonte inesauribile: il sentimento umano • dissero presso a poco, Augusto Conti e Ruggiero Bonghi a D. Bartolo Longo, interpretando a loro modo ortodosso il « fenomeno della Valle di Pompei D. Io, osservando tale fenomeno dal µunto di vista sintetico dico, che il P~pato ha ben saputo sfruttare questa divina « dinamica dell'animo umano" a beneficiodella grande azienda cattolica, esercitando così nel mondo un' egemoni morale intellettuale, ed in certa misura anche economica colle sue ultime trovate scientifiche (sic) dei pistolotti socialistica e colle organiz1,azioni su la1ga scala degli istituti d'educazione e di soccorso. (1) e Il Greco, movendo dall'esteriore e confronlando coll'uomo i fenomeni esterni era riuscito a comprendere l'uomo : ritornando dalle lontane escursioni compiute nel dominio della Natura, egli trovò misura e quiete nella figura dell'uomo, nelle sue idee morali sorte spontaneamente D. R. \V ;JgnervVerke, und drame, 2a parte. (2) e E più tardi, uscite dall'Italia siffatte dottrine erano propagate pel mondo dai nostri filosofi: « Postquam ex italica terra in Gallias nostras (dice Jean Bl'uyerin Champier). philosophi quidam convolarunt; magna cum laude pariter et frequenti auditorio commentaria Averrhoi in Arìstotelis volumina interpretantes "· « David Hume potette asserire che quando Bacone additava da lungi le strade per le quali si va al vero, era vi in Italia chi già entrato in esse, vi aveva. fatto grande cammino "· (La Rinascenza, rivista di scienze, etc., n. 1-1889, Napoli). (3) Cfr. Op. di G. SERGI.- « Per educazione del carattere - La decadenza delle nazioni latine 1>. M'associo alle ide~ generali dell'illustre scienziato, ma più propriamente io dico che la piaga sociale è ben più vasta e profonda, e che è il caso di parlare piuttosto di degenera1,ione ingenita di questi .. ouleurs de la terre et de la met· ! ». (4) Questo articolo, per le solite es:genze dello spazio, non fu potuto pubblicare prima, ma è sempre, anzi oggi più ancora di ieri, di grandissimo interesse per Io studio della palpitante que11tione. N. d. R. Il IV ,LJtC..., ,...,_, I. Uo11. Salallllra si tlomanda se il rinnovll,)11ento agricolo italiano cle\·e essere opera d'inizilitiva privat:1 oppnro di imposizione piì1 o meno blaod1.1,dolio Sta.t,0. Egli 8\JO· nrnnic,i la Rifonnt, dell'ou. Ferraris, perchè crede cii"' essa tenda a<l assooiare coattivamente le forze Rociali insnfticieuti o renit(l11ti. :\fa chi è che parla di associazione forzosa~ L'on J..'erraris certamente no: e per quanto io abbia nffaticato il mio cencllo non m'è rin~rito di trovarne tracce. ~fa come. spa\'enta tanto l'imposizione dello taro? I•: spaventa orn che ,tlla. fine dei conti, anche se fos;;e, sarebbe, <lopo l'istrndoue obbligatoria, la prima imposizione che tutti .iccet.tereubero con entusiasmo, la prima che 11011lascereul.Je nessuno strascico d1 malcontento dietro tli sè1 L'on. Ferraris (l) fa br1ne a. dire che se il Go\·erno accetterà e la Camera approverà la domanda della DepntP.zione pugliese per la costito:dono di Consorzi a_n~ifi-_ Josserici, dove, per coerenza, accettare quella delle unioni agrarie. . L'on. Salaudra chP uella parte Hl del suo scntto combatte la non spontaneità della R~fonna, ammette esplicitamente nell'nlti11rn parte che {< il principio clell'asso- " ciazione forzosa può ayere sanzione legislativa, quando « la coazione si giustifichi razionalmente con l'obbiet · « tivo determinato della dif0sa necessariamente comune a: contro un comune pericolo•· Tale principio vien messo in pratica e sanzionato negli articoli 4 e 5 del clisegno di logge contro la filossN·a da lui stesso formulato. Certamente non può forsi il torto ai componenti In, Commissione p1t1famentare per tale disegno di legge, cli essersi lasciato sfuggire il contenuto dei sopracitati ar · ticoli. - Essi ....:..i membri della Commissione, e non gli articoli - non protest.arono puuto contro il carattere di obbligatorietà dei Consorzi: e non protestarono perchò, conoscitori pl'Ofo11clidei loro dottori, sapevano e sanno benissilllo che si dovrebbe aspettare un bel pezzo prima che si unisc,tuo a frapporre un argine alht epidemia tìlossorica che, lasciata a sè. distruggerebbe i nostri .igur1ti. Anzi il barone ::ìebastiano Apostolico, presidente della Corn111issione di viticultura od enologia della Provincia di Lecce e di quella Camera di Commercio, lo ha rilevato io un suo articolo al " Corriere di Napoli » · del 10 gennaio 1900. Dol resto è costi nota a tutti che da noi non c'è un.1, coscienza colletti va. una coscienza che sappia volere, coll'nniono dei capitali, tnt,te quelle agevolazioni e quei guadagni che l'isolamento non può dare. Non perchè Yi manchino uomini che abbiano cl1iarn ecl intera la Yisione di quello che occorre, ma questi uomini cozzano sempre contro l'apatia di alcuni, l'ignoranza di molti, il fatalismo musnlmM10 di tutti. II. L'on. Salandra, scrive (2): « Il vero è che l'on. Fer- « raris è stilto tratto fatalmente a snaturare il suo ero- «: dito agrario 1falla necessità di cercargli guarentigie « infallibili, dappoichè si propone cli alimentarlo coi « danari dei piccoli risparmi depositati». Ebbene, queste parole fanno proprio male a Yederlo uscire dalla penna di un uomo di cultura non poca. Che gli istitutori e i propugnatori della legge 27 maggio 1875 si fossero illusi che le Casse postali di risparmio, per fare onore al titolo, dovessero servire mirabilmente a riunire i piccoli risparmi, e tale principio avessero coudito con tutte le salse, fino ad un certo punto si ca11isce e si spiega Nonostante che anche 1illorn non mancare.no uomini cho fecero nomre come fatta la legge, trovato l'inganno - un Tizio, cioè, potendo sminuzzare anche L. J0.000 in ta,nti libretti intestati a J)ersone di sua famigliit e ficlucia trovava modo non cli fare il piccolo risparmio, ma di impiegare il suo capitale in attesa <li imprese fnture - pure tutto ciò è spiegabile, percltè l'on. Sella Rtesso, il più valido propugnatore, il piì1 iutelligente legislatore che con la sua vasta e soda cultura avesse contribuito all'istituzione clelle Casse postali cli risparmio, confessava candidamente che non sapeva concepire tanti libretti per un solo deposito (3). (I) M. Ferraris - La voce dei campi - Nuova Antologia, I O gennaio J 900 p. 155-156. (2) A 8alaadra - La Riforma Agraria - Nuova Antologia 1 ° febbraio 1900. (3) Quintino Sella - Discorsi parlamentari - Volume primo pag. 504.
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