Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 5 - 15 febbraio 1901

RlVISTA POPOLARE D: POLITICA LETTERE E ::,CJENZE SOCIALl 91 vita,!. .. e questo cancro è il caàcwere cristiano, che pria ,di nascere era già morto I (1). Cosl l' umanità· scampata da Scilla urta in Cariddi. Essa fece un gran brutto progresso. Dall'etica pagana, che allevando ed educandogli uomini alla violenza brutale creava almeno degli uomini virili, forti, passò all'etica cristiana la quale fu detta da un dottore in- _glese con motto scultorio: l'Etica tisica. Ed infatti fisicamente noi non siamo di fronte ai nostri vigorosi padl'i antichi, che dei tisicuzzi ruacilen ti e facelle luminose, in questo naufragio miserando, che potranno tentare pei primi il nuovo cammino, sostenendo per via una lotta a morte colla certezza di cadere a mille a mille, reietti, derisi, invendicati! Ma è fatale per i martiri santi disseminati sulla via del Yero, che il sole d'Apollo trionferà sull'alma Terra, prima ancora ch'essa diventi un fossile, muto infecondo e triste nel freddo regno del Tempo interminato. Ebbene questo sole del Yero, quest,a luce dell'avvenire, non è, non può essere il privilegio di nessun po- sparuti. Ma che dire della, nostra forza morale'! Noi possiamo senza menIl paradisodei defuntiMaestri. polo della terra, ma è la terra stessa, madre di· tutte le tire cambiare la generica parola in quella di viltà mo- (, rale! Dove mai, sotto qual cielo, ove un nucleo vive d'umana famiglia, che professando culto qualsiasi dal -Cristianesimo infuori (ed è saputo che ogni dottrina religiosa in origine, a lungo andare immedesimandosi colle leggi, gli usi etl i costumi di un popolo, diviene legge -politica o sociale di questo stesso po- , polo), dove mai s'è 1 visto , quanto si ,-- vede fra i cristiaJ1i,regnare sovrana tanta falsità, menzogna e ipocrisia?... che ,eramente i medesimi buoni e fedeli correligionari in Gesù, 11011 vergognano di mostrare, scusandosi col dire in fine che è questione di povertà di spirito: qualità specifica del Yero cristiano benemerito del regno dei cieli! ... Ho parlato oggi di luce, èd è lnce quel po.io appena che sopravvive del mondo greco antico, in cui si sublima e s'allieta lo spirito " di chi ha il bene ,, sue splendide stel- ,,-,,,-,--__,,.========- le i popoli aft'ratel- "··"" · lati nel suo seno: L.~, ,, Ì l'Umanità . \ I I' . i! , ' \ Ma è fatale che Febo divino abbia fissa nello spazio la sua sede _augusta, che alliet.i col suo aureo calore quel lembo cli cielo e di terra a lui vicini e prediletti. Or questo lembo di febeo cielo limpido, azzurro, sereno come eterna primavera, guarda e sorTide a qm,sta Italia, che ha una postura geografica nel nostro globo, come la sua madre eletta la Grecia. L'Italia, senza arrogarsi ~egemonie inconsulte, missioni privilegiate o chimerico primato n e 1 mondo civile, l'Italia - dic,iamo - -come fu per la Grecia, è nel fato che allora assurga a nuova civiltà quando avrà raso dal suolo ogni vefitigio della sua vecchia e ruvida scorza, che dai primordi ad oggi forma la sua educazione religiosa civile e politi - ca (1). E cli tale veste ornai, macchiata di vergogne vecchie inestimabile de!- l'esatta percezione delle cose. Ma trop- -pa è la caligine densa e fitta dell'aere che ci circon• Bocklin: Maestro Verdi, eroe dei suoni, uomo dalla pura melodia! Guarda, questa isola è maguil:ica di bellezza come la nostra fantasia. Essa ci fremerà d'intorno, d'ora in avanti, ricca di colori e diiarmonie, e unila ci distmberà di grigio e di stonato. e nuove, :non esistono che i brandelli luridi e cenciosi ! sì che la Bella desolata, squallida e mesta, da, percbè, questo raggio vivificatore possa aprirsi un varco attraverso questo rovinoso campo di morti e di moribondi! Molti ancora, ahimè, secoli e secoli passeranno prima che l'umanità bistrattata e sbattuta da rovina ·in rovina sempre peggiore, potrà trovare con uno sforzo titanico e sovrumano la sua via di salvezza. E non sono -che i pochi grandi, i forti, i poderosi, iSsoli genii, vere (I) Lo stesso possiamo dire dE>llaRoma italiana pel modo 'poco... conveniente col 4uale si è affermata nel giorno del suo natalizio come capitale del regno. Quelli che cantano in -coro le laudi di Roma intangibile m"han !"aria di cani da pagliaio abbaianti alla luna. Biblioteca Gino Bianco (Lustige 8/iitter di Milano). « Nncle le carni « einudo il petto <I mostra» (l) « lei le conflit n'est plus entre des abstrations. Ce sont !es actes méme de la vie humaine, !es actes quotidiens qui sont dilféremment jugés virtueux ou pef\ers. prescrits ou proscrits, suivant que l'on adhère à la morale révélée ou à la mQrale démontrée, etc., etc. En somme notre époque. d'apparente indifférence est le commencement de la plus grande criee religieuse et morale qui ait secoué l'humanité depuis qu'elle pense ». E. Haeckel- Le monisme lien entre la i·eligion et la science - prefazione dj G. de Lapouge. « .•. L'educazione dovrebbe riferirsi alle tendenze psichiche ri~petlo al modo di operare e di sentire, che sono fra loro indiseolubilrnenteunite. Se non ci si bada, di chi la colpa 'I >J

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