00 RTVTSTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI via d'uscita, dei dogmi e convenzionalismi d'ogni natura, deviando così la ragione dalla via grande e maestra, dai fattori del sentimento puro, naturale, umano, II diritto giuridico della Roma antica trasse la sua ragione. !l'essere dalla forza violenta dei vincitori contro i vinti, mentre quello di Grecia, da cui Roma, vanta a torto avere imitato le leggi, gli usi e i costumi, traeva la sua origine dal culto sacro degli Dei, simboleggianti la Bellezza, la Leggiadria e le Grazie. Roma ha dunque tramandato alle sue genti conquistate col ferro e col fooco il triste retaggio d'un diritto che non è umano. rna feroce: ma perchè disumano, è ragione incosciente, è pensiero degenerato, sviato, cioè, dalle sue fonti purissime e feconde del sentimento umano. E questo fenomeno anti-umano, anti-estetico, non poteva fare a meno che generare il dubbio, l'incertezza, l'equivoco e la diffidenza, cagioni d'odii interminabili in seno al consorzio sociale. Alla sedicente ci viltà roman11, detta del paganesimo ehe non era greca e meno chè mai epicurea (1): aurea dottrina superna e scientifica per quanto lo consenCristianesimo puro ed utopistico dei tempi di E'rn Dolcino. Una fleconda vede nel fenomeno cristiano una specie di simbolo suscettibile di fecondarsi, di ril'ormarsi, di evolversi, di scientificarsi, (sic) (1) una forza. cioè, attiva e vivente la quale può andar di pari passo con la civiltà moderna. E noi ne abbiamo infatti le prove luminose abbondanti per giudicare delle virtt\ miracolose che è in grado di fruttare questo presunto simbolo benefico, ponendoci dinnanzi quel popolo modello di cristiani (passatemi il vocabolo) scienti/ìcati o riformati che è il popolo inglese; il quale clispregiando il fasto splendido e sontuoso del culto papale, attende con puntualità e scrupolosità degna di miglior causa al. rito puram1mte e poveramente cristiano nelle sue tavernuole, ove si mercanteggia e si ruffianeggia su larga misura. Ma uscito fuori dalle umili sue grotte evangeliche, ed aperti all'aria libera i polmoni e le fauci del corpo scheletrito, sente l'effetto salutare dell'ossigeno puro e vivificatore dell'alma terra; la bestia felina mostra allora il suo vero istinto ed il suo pelo e sotto l'impellente bisogno ili rinforzare meglio i snoi tivano le conoscenze sulla scienza positiva e sperimentale, conoscenze embrionali ed ancora iu fasce cli quei tempi. si sovrappose il Cristianesimo fatto a base di sentimentalismo, (21 che. Gaetano Trezza chiama la <I Legge dei cuori. » (3) Tale dottrina è all'opposto la negazione della legge naiurale, perchè dessa è fenomeno esorbitante, eccedendo coi suoi ascetismi folli e pazzeschi, la giusta misura del sentimento dell'uomo che trae le sue origini dalla terra, fenomeno ch'è indizio di degenera.zione (o per essere esatti ed indulgenti) di isterismo auimale. EdoardoVII nel guardaroba. muscoli, mette da banda gli as,ietism i contem pia ti vi del suo idolo di carta pesta, e corre in fretta e furia prima che altri la preceda, agli esercizi corporali ginnastici, di cui Roma pagana antica ha lasciato ai posteri sì larga scuola. Ed anch'essa, la famelica bestia, che clopo il pasto ha piìt fame che pria, va. errando in lontane plaghe e lidi remoti, portaudo paganamente, romanamente il ferro, il fuoco, la strage e la desolazione; ruba ad un popolo generoso e fioret1te la pro• prietà, ne conculca la libertà, ne offende l'onore ...... Viva il pa.pato romano cattolico, esso almeno ha il dono delhi sincerità, cli uon mascherarsi a liberale; dice apertamente al mondo quello che vuole: autorità, potere, dominio, in tutto l'or- ~~_!}. - - :rr,: 'wi I I /t - Mentre per altro lato porta la ragione a riflettere ad un mondo fuori del vero e reale, che non è mondo, ma è il nulla; è l'ipotetico, l'incompreso, l',,ssurdo insomma ~~ .~. .. rri e il falso! be sul gregge umano .... Dopo la pessima vrova fatta dal Cristianesimo alla quale assistiamo da venti secoli, bisogna essere d'una ingenuità fenomen,Lle per cercare cli dare con mille teutatiYi d'ogni specie, la Edoardo VII (tra sè). Quale sarà il costume nel quale avrò un aspetto più marziale? Bisogna avere ·ju questo secolo di luce le lenti affumicate sugli occhi, per ye • nfre a parlare di questioue roma.na o conflitto frn la. Chiesa e lo Stato (2), di di- (lVahre Jacob di Stuttgart). vita reale alle ombre. Una eompagnia d'illnsi disingannata dal cn,ttivo servizio clel J)apato cattolico, si arrabatta per rimettere in fiore il . (l)_Abbjamo è vero dei grandi germi sparsi ad intermittenze d1 ep1cure1smo~reco nella letteratura filosofica, che si appales~ nelle menti più elette con Lucrezio, Orazio ed Attico, «: ciascuno dei quali se lo effiggiava diversamente, e vi di- <I spiegava la piena attività della sua indole ». Ma quello SJ)irito:iposato e calmo che traspare da tutti i pori dell'edomca epicurea, non poteva avere alcuna efficacia contro la forza predominante di quella politica di conquista avventurosa e battagliera del mondo romano. ' (2) Da non confondersi « con quell'entusiasmo sano e forte della vita e della natura che fece di tanti filosofi degli apostoli e dei martiri immortali COQ'.lBeruno Campanella e Vanini D La Rinascen.;a Rivista di scienze, politica, lettere ed arte. - Napoli 1889. · (3) Il cuore detta la legge alla ragione, però non tutta la leg~e. Ma il cuore del cristiano è un cattivo consigliere della ragione._Questo centro fecondatore di vita, plasmato per inilusso d1 secolare atavismo ad un pietismo incosciente inerte -ed egoistico, è reso ornai refrattario a quei sublimi impulsi ,creatori d'estetiche ed etiche concezioni ed estrin~ecazioni nitese nel senso più alto della parola. :,_ p nc.J stinzione fra Chiesa Romana e Curia romana, d'istruzione eLleducazione religiosa nelle scuole dello Stato (3) sciorinando lunghi articoloni sui giornali d'ogni colore, e sulle riviste recanti ai poli del mondo la parola della scienza (la scienza s'intende fatta ad iis1wi clelphini). Mentre non vedono, questi letterati o imbrattatori di carta, che si fermano solamente a guardare la superficie delle cose, non il midollo che c'è sotto la scorza rnvida o smagliante ùi rose; non vedono attraverso lo spettro storico che abbraccia l'insieme, la sintesi degli svariati ed infiniti fenomeni del mondo universo, il microbo o cancro roditore che si cela nel sangue circolante della (1) V. Il Cristianesimo sc-ientifi.co del dott. Pasquale Rossi. (2) V. The National Review, articolo di Richard Bagot: (3) Chiamano questione romana quella che in realtà è questione sociale. Allorquando l'ente tutore (Stato) avrà posto gl'italiani nella condizione materiale intellettuale e morale di poter dire in coro : « Noi non sentiamo nessun bisognri di tenere in casa questa figura-comparsa per nostro pedagogo spirituale », è certo che il papato scenderà ad ogni transazione possibile con lo Stato laico. Ma finc~è la funzione di quest'ultimo sul po• polo è zero, finchè anzi la sua azione non è che negativa e deleteria, mentre quella del papato è tutto, affannarsi ad imbrattar carta intorno alla questione è fiato gettato al vento !
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