84 RlVJSTA POPOLARE Dl POLTTlCA LETTERE E SCIENZE SOCIALI l'esistenza senza temere il bacillo, angoscia degli odierni scienziati.'E lavorò, insegnò, studiò non per allontanar la morte, ma per evitar la morte non necessaria. Poichè la morte non deve esser temuta, quando è legge: egli non temette la morte. Non piì1 di lui. La mente corre subite alle parole di Arturo Schopenhauer, il triste, il cattivo a dir di certi vecchi egoisti e cretini: « Solo i monotbisti temono la morte e trattano il suicidio come un delitto. Quando un sogno assume proporzioni dolorose e la angoscia raggiunge un grado ~o: lorifico, il sognatore si sveglia e le sventure, le tristi. imagini si dileguano nella notte. Cos; appunto succede nel sogno della vita, quando l'angoscia dolorifica ci costringe a svegliarci, rinunziando all'esistenza inutile J>. E giacchè ci siamo perchè non citare anche . :Fed~rico Nieksche? << Muori a tempo opportuno > - disse 11 filosofo del superuomo. Ahimè egli non fu così felice come il Prof. Pettenkofer! P. I nuovi ministri Giuseppe Zanardelli, il Preside-nte del Con~igli?, . ò nato a Brescia il 28 ottobre 1828. Studente eh g1unsprudenza a Pavia nel 1848, fu tra i primi ' prendere le armi scoppiata l'insurrezione e combattè, distinguendosi, durante le 10 giornate cli Brescia. Dopo il 49 tornato nella sua città nath·a., eglr, malgrado!la continue persecuzioni che ginnsero fino a fargli vietare l'esercizio dell'avvocatura e <liqualunque ufficio richiedesse l'approvazione goveruatiYa, tenue un fiero dignitoso contegno -verso l'austriaco. Nel 185(){riprese nuovamente le armi, e nel 1860 ! lo vediamo, :t Napoli tra i consiglieri di Garibaldi il quale ebbe per lui sempre una particolare predilezione, Biblioteca Gino Bianco Nel 1876 fu ministro dei Lavori pubblici nel primo ministero di sinistra, ma l'anno dopo si dimetteva per non firmare deJle Convenzioni ferroviarie che rettamente giudicava dannose alla Nazione. Ministro dell'Interno nel gabinetto Cairoli del 1878 - il più liberale che ci sia stato dal 1860 ad oggi - per l'attentato Passanante sostenne una memorabile discussione a difesa della libertà, ma il voto contrario avuto alla Camera 1'11 dicembre 1878 lo costringeva a dimettersi. In disparte per qiwlche tempo dalla vita attiva parlamenta.re, egli nel sno ritiro ad Iseo scrive,a que)lo splendido lavoro sull' Avvoccitnra che fn accolto dal plauso da tutto il mondo giuridico. ~el maggio ciel 1881 accettò il portafoglio della Gra• zia e Giustizia nel gabinetto Depretis, ma, non volendo seguirlo nel trasformismo, nel maggio 18fl3 tornava a dimettersi. In questo periodo avvennero i fatti cli Piazza SciaiTa con relativo processo e condanne contro gl'irrede1itisti, e la condanna di Alberto Mario per articoli pubblicati contro il Papato nella Lega clella clemocrada. Fu attaccato vivamente allora dal partito avanzato; ma a torto, perchò si sa (che 1/,anardolli lascia ampia libertà alla magistratura. Guardasigilli nel ministero Crispi, cfal 11:387?-l 1891, in quel periodo evmpiè ht riforma del Coc11~ePenale o istituì la Cassazione Unica in materia penale. Fu uuovamente chiamato al mini~tero di Grazia o Giustizia nel gabinetto Rudinì (18!:!7-98) col quale cadde in seguito ai fo,Lti cli Milano. Av,ocato insigne, oratore ammfratissimo, tre volte president,e della Carnera, egli oggi 1 a 73 anni, e dopo
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