!)2 HIVlSTA P0P0L1\RE Df PUI,lTlCA .. LETTERE E SCIENZJ,; SOctALl Il sig. Hartley poteva essere piì1 esa,tto affermando che l'uomo di Stato non doveva 11ffatto preoccuparsi se Brown fittaiuolo perdeva IO, qua11ùo Robinson mauufattnriero guadagnava 100 ! Di nn'ultinrn, considerazione si deve tenor c,mto a spiega.re l'indifferenza massima verso la crisi agrn,l'ia : in Inghilterra la proprieti'I della tùna è dei pochissimi (I'. Questa circosta,nza t,1. sì che la crisi colpisca 1111 minor numero d'interessati o che questi esseu<lo forti possono più facilmente resistern e non suscitano alcuna sirupatia tra le mas~e che oramai hanno in mano il potere politico. Il decadere dell"agricoltura in antagonismo alla pro• speri ti~ dell'industria; anzi il sacrifizio della prima s11lJ':~ltai-e degli intoressi delln. seconda in Inghilterra.Con ciò viene luminosamente ùocurneutato e l'ima.ne smentito il principio affermato ùa, List: l'a~ricoltnra non raggiungere il sno massimo rendimento che uei paesi industriali. L'esempio <lell'Inghiltena, invece, dimostra sempre pi11 quell'antagonismo, che v,mne precedentemente affermato, tra l'industria e l'agricoltura. L'armonia non potrebbe esistere che iu una economia esclusivamente naziorrn.le, circoscritta da nua incrollabile muraglia cinese cho escludesse ogni sca.rnhio iutemazionale. Ciò che non è pi11 possibile; non è piì1 nè auche immaginabile. Il pericolo militare. L'imperialismo I suo significato. - La preponclernnz,t &trabocchovole degli in-· teressi industriali sn quelli agricoli ha fatto tacere sinora le preoccupazioni che s0110 state messe inrmuzi sni pe l'icoli che corren,bbe l'lrighilterra se si trovasse impegnata iu una \louflagrnzione generale, che impedirebbe oppure renderchbe difficile l'importazione dall'cstoro tlelle sostanze alimentari. • Tale pericolo fu intravvisto <la g1·au tempo ; fu messo in evidom"- tla.l Porthcr verso il l 50; la mezza carestia del 1898 lo feco nrnggiormento discutere e condusse itlla uo111iua di un Comitato, in cni sono rappresentate h\ Camorn dei Lords, la Camera dei Comuni ed alc:uJ1e istituzioni agrnrie. Tale Comitato ha studiato ed 11ppro- ,·ato la vroposta d'impianto di granai nazionali, cl1e dovrebhoro raccogliere otto milioni ùi qitarlcrs (il qtuwter eqnivalo a 290 litri) di frumento con un capitale di primo impianto <li 17 milioni di sterline eir uua spesa a unna di 490 rn ila sterline Vi ha insistito il De Hloch nell"opera colossale consacrata nlla Gnerra futura, e l'ha esaminato la Roy<il Statistical Society nella seduta in cui venne· discussa l',tccennata memoria di Crawford. lndubbia:mente: in caso di guerra, genen1.le l'Inghilterra_ verrebbe affamata, perchè circa il 90% del grano per la sua, alimentazione vioue importfl.to dall'estero. ]n questo cnso. in atte a dei gra1mi nazionali, un ottimista cli nuovo genere. il Rignor K L. Cohen, contro la crisi spaventevole che si , ca.- tenerebho sull'[nghilterra non ha indicato che un solo rimedio oflicaco : la riduzione nel numero dei pasti ! Quali che pos ano essere questi pericoli, 1n-ossimi o remoti, l'Inghilterrn non ristabilirà il. dazio sni cereali. « Le, sna JJopo/ci:;io11cmralc ,, troppo clebole e la siui popolc,:ionc iiul11stri<1le e t,·oppo forte, percli" .•iii possibile rincarirc m·tiflcinlme11te il 7Jc11ie. l> Così il Kaut ky (La qucstion agra·irc, pag. · 384), che lta posto nella sna vorn luce l'antagonismo degli interessi delle due grandi classi agricole e industriali - le classi nel senso statistico e non in quello politico-sociale: ciascuna dello dne classi comprendo rispettivamente <la un. lato proprietari e co11tadini; dall'altro ca,pitalisti e opera.i. (l) Ecco I!!. dist1·ibuzione della lerra quale il Goldstein la ricava da Bowd1·ich: Di 34,52-1,000 acn, 2,968,00:J appartengono alla Coron1t, ad enti morali, a terre incolte : 5,729,000 a 400 pari ; 8,492,000 a 1288 grandi proprietari che possiedono·almeno 3,000 acri ed un reddito di 3,000 sterline; 4,319.010 a 2529 squires che possiedono in media 1700 acri; 4,i83,000 a 9585 maggiori yeomen con una proprietà media d, 500 acri; 4,144,000 a 24412 minori yeomen; 3,932,000 a. 217,049 piccoli proprietari; e 151,000 a 703,23!) cottagers che possiedono meno di un acre, (p. 87). Si capisce che questi ultimi non possono esse1·ecompresi tra i veri proprietui. Un acre equivale a poco piu di 40 are. BibliotecaGin.oBianco In un caso solo sarebbe possibile il ritorno al protezionis1uo agrario: nel caso in cni la concorrenza intlustrii~le degli Stati Uniti, deUa Germania. della Rus!-ia, dell'Italia, del Giappone e tra non guari _quella llella Cina limitasse fortemente l'esportazione cloi manufatti inglesi. In quosto caso la disoccupr,::ionc nello cit,tù e nei centri industriali assumerebbe· proporzioni gigautescho e Yi deprimerebbe fortemente i salari. Allora !-areh\1e indispensabile, fatale il mo,·imento tlemografìco in sen~o inverso.a quello verificatosi sinora: l'eccedeDza della popolazione dalle cithì si cfovrebbe riversare nelle campagne e sarebbe necessario proteggervi la produzione rela.tiYa. È la Royal Stc1tistiwl Society che hii, riconosci nto. come s,Lppia.mo, che attualmente, sotto J"irnpero della concorrenza doi cereali stranieri, ne. è eco1101nica-· mente impossibile ht procluzione nelle carnpngno della Gran Brettagua. Ln concorrenza industriale contro la produr.ione aua,• loga, inglese attualmente non ù cho agli iuizì; nel commercio e nella esportazione 11011 c'ò che arresto di sviluppo, dec:1tlenz,L rolatint o non assoluta: e giiì il grido di \\'illiarns non, è piì1 isolato, ma vie11e ripot nto clai Consoli e tlai piì1 competenti conoscitori della. e,·0!11zione economica degli Stati: viene ripetuto 11clla Prefazione cli Harris al Blue Rook rlel luglio 1n!)7, in cui si riportano i risultati dell'inchiesta sul commercio inglese ordinata, da Chamberlain appena, arrivato al Mini• storo dello C9lonie. Gli. effert,i delln concorrenza 11011hanno ancora aggravato il problema ilella disoccupa~ione urbana eù imlustriale, e già l"iufluenza del CobclenClub decade e si fa più viva la --corrente del Ji'air Tradc - della scuola che respinge il liberismo sistematico e vuole la reciprocanza.; e lord Salisbun· por giustificare l'aumento dol dazio di entrata sui vini on<le riparare al clejicit previsto pel bilaDcio 18!)!).!JOO, adopera un linguaggio cho suscitn lo degno dell'Eco11oinist di Londra, cl1e vi scoTge un accenno al protezion iismo e alla reciprocarna; e più tardi lo stesso J;'conoini.çt alla sua volta scandaliv.za gli altri levandosi co11tro la libera introclnziono degli wccl1eri esteri favoriti dal premio di esportazione; ed a protPzionismo accenna l'ultimo congres,:o delle Camere ùi Commercio tenutosi in Londra, e il ,liscor~o del sno presidente lord Selborne ... Ma l'iuclice vero delle preoccupazioni inglesi cli fronte alla concorrenza Rfraniera. si h,- in quel movimento intessuto d'idee, di fatti, di pregindizì, di pa,';;ioni e d'interessi che costituisce l'iniperi<llisuw; le cui manifestazioni e il cui significato economico sono stati qnì stes. o esaminati cou dottri1m e con competenza raro dall'amico Xitti. L'hn11erialisino ! Ecco la forma nuo,a del protezionismo, eh<', in piìt o iu peggio, ha ai suoi serYizi la violenza sangninaria arcoppiata con tutto lo astuzie cli quolliL morale che Spencer o Letonrneau denominarono commerciale o derrnnziarouo come sostanzialmente immorale. Se il disegno imperialista di Chamberlain, che si evohe lentamente eia che sorsero sull'orizzonte industrialo altri astri minacciosi, e che è sentito istintiYament<' dalla massa inglese ed ha reso popolare e fa iclolatrnre i I suo disonesto propugnatore, si potnì. svolgere e realizzare co111pleta111011toassicurando al la, 0 oro, all'industria, al commercio, n.l capitalismo del Reguo Unito il Yastissimo mercato delle sue colonie. noi continueremo a vedere l'fnghilterra feclelo al libero scambio relatirn quale uscirebùe dalla l•'cclcm~ione imperiale. Se ciò non si i\\'\'orasse, il ritorno al protezionismo non sarcuhe cho quistione cli tempo; o uon lontano. La crisi agraria è generale. - L'esame della crisi agraria dell'Inghilterra costituisce il caposal<lo di tutr,:t h~ discussione futura sulle condizioni clell'agricolturn in Italia: sni 1<uoimali e sui suoi rimedi. Da tale esame scaturiscono legittimo ed evidenti queste conclusioni, cho bisogna tener presenti per va.lutare al giusto le proposte e le applicazioni, che si vorrebbero fare altrove dogli insegnamenti che dà la stori;t dolla evoluzione economica o finanziaria dell'Inghilterra: 1. Il pa saggio del protezionismo al liberalismo ilo-
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