90 RIVISTA POPOLAHE DI POLITTCA LETTERE E SCIENZE SOCIALl . . PERLAECONOMINAAZIONALE E PEL DAZIO SUL GRANO cContinuaziooe ve li num precedente). La ooncorrenz■ dei cereali stranieri è la vera causa della crisi agraria. I rimedi. - A questo pnnto si presenta spontanea la domanda: è la concorrenza straniera la vera causa del!~ crisi agraria inglese1 Per molto tentpo si dette grande importanza nella genesi della crisi alla speculazione, al Gambli-ng system, .al la con trazione monetaria prodotta dal monometallismo aureo; 1; s'invocarono perciò misure restrittive éontro la speculazione e contro i ginochi di borsa, che gli agrari in proporzione ridotta riuscirono a far votare in Germania e il ritorno a,l bimetallismo; si accennò a, tal i cause ed a siffatti rimedi durante l'inchiesta del 1893 e della Nationat .4gricolt1iral Go1~ference de.I 1892. Ma il Rapporto Jinlile della Commissione d'Inchiesta, rlocumcnto di eccezionale valore, ha as;;oclato elle la depres- .sione cleri va dal ribasso dei prezzi dei prodotti agricoli; e questo dall:1 couconenza straniera. Lo riconosce, tnt i tanti. il Rose. nel The rise of cle1,1ocracy - nna delle piii sin1patiche pubblicazioni intese a celebrare l'Rra rittoriana - che inalza un inno al libero scambio; e l'hanno riconosciuto sopratutto gl'interessati: gli agricoltori. Guglielmo il CCi nquistatoread Osborne popolazione cùe consuma grano, avrebbe dovuto ottenersi un aumento ne.I prezzo e non una ridnzioue cl1e in Inghilterra, in base a quello dell'anno in cui si abolì la Oorn E.ctw, è stata all'incirca del 60 0(0. Dalla conoscenza della causa del fenomeno scatnrisce evidente l'indicazione del rimedio. L'esodo allarmante <lei contadini verso la città, che renrle così minaccioso l'nrbanismo, coi suoi corollari - la disocc1ipazione e lo sweating systcin - induce fila11tropi e sociologi a migliorarne la condizione assai depressa: quasi identica a quelle dei contadini italiani. ;\fa come ottenere tale miglioramento se il reddito del proprietario e il profitto del farmcr o sono scomparsi o son() ridotti ai minimi tenninn Si consiglia il frazionamento ,]ella grande proprietà; e le fanno buon viso i lcindlorils, che colla espropriazione tla un lato realizzano capitali, che non avrebbero potuto realizzare altrirnent,i, e dall'altro trattengono sulla terra famiglie, che per la esiguità delle quote loro assegnate, sono costrette a cercare lavoro sulla proprietà ,lei la.ncllorcls. D'onde la legge colonizzatrice. (Smcill Twldin_qsact del 1892). La piccola proprieti~ per molti riguardi è preferibile alla grande; ma in qnest.o caso non. rappresenta il TimeJio eff:icaçc al grave male CODSl,atato.Come può agire risanando le ferite della coDcorrenza straniera se essa stessa per la prima ne venne colpita a morte 1 . Ad eliminare o attcDnare altre consegtrnnze delh crisi, il Rcipporto fincile L1ella Commissioue d'i11chiesta Le due repubbliche ~ - Quasi quasi ... si direbbe lui il vero erede ! (Figcwo di Parigi). Lord Roherts: Col'po del diavolo, dove sono rimaste q_uelle due dc,nne (le repubbliche del '.fransoaàl e dell'Orange) che avevo legate al m:o carro di tl'ionfo?- (Lnstige 13/ci"tter di Berlino).· 71[ache la concorrenza straniera col relativo ril>asso dei prezzi sia la causa vera ed unica della crisi, oramai venne constatato dal corpo scientifico, più autorevole ,,he ci sia in Inghilterra, in una seduta memorabile alla quale presero parte i pii1 autorevoli e competenti economisti e statistici del regno Unito. Jlìella riunione del 25 novembre 1899 la Royal Sta{istic<il Socicty discusse una memoria di Crawforcl (Notes on the Food supply o.f the United Kingdoin, Belyiumi, J.t'rcmcemid Ger1na11y). Alla discnssione ])resero parte il Giffen, direttore del Board o( Tracle, ed altri eminenti liberisti, e si ammise esplicitamente cbe in Inghilterra c'era terra a sufficienza per produrre le sostanze necessarie per l'alimentazione della popolazione: nw che 110n c'è la possibilitè. economica di procllirli (I). L'eviclenr.a si è imposta agli uomini dellr, pratica agricola ed a quelli della scienza: ·la coucorrenza è la causa unica delle crisi agraria; senza la concorrenza, dato il grande aL11nentodella (I) L'interessantissima discussione si può leggere nel n. del 31 dicembre 1899 del Joui-nal'of the Royal Statistical Society. BibliotecaGino Bianco clel 1893 propone che siano legislativamente migliorate le relazioni tra, proprietìi e fittaiuoli e diminuite le imposte. Ma anche questi temperamenti devono riuscire inefficaci; poichè, come si è visto, i .fitti sono stati ridotti in una fortissima proporzione; e la lcmd tax è assai esigua, e solo in poche Con tee - acl esempio in quella di Essex - si mantiene alquanto rilevaute: sempre cli gran lm,ga inferiore ,Lll'impost:1 fondiaria itafowa Dunqne~ Non c'è che un rimedio solo che possa giovare ai couta<li;1i, a,i nttaiuoli, ai proprietari: il rialzo del prezzo dei cereali, che si può soltanto ottenere per mezzo del da½io protettore. E la protezio11e domandano instantemente gl'interessati, la domandò I,~ National flgricnltiiral Cm~ference; la domandarono molt~ so<lalizi agricoli, l'ha domandata 111oltevolte, anche <h recente, uella Camera dei Comuni il deputato di Kent·, Lowther; e qualche cosa di te111poin tempo si è ottenuto che serve a proteggere senza averne le viste, senza intaccare esplicitamente il liberismo. I microscopici successi del protezionismo indiretto sono ben lontani dalle vittorie complete del 1815, del 1822 e dei primi anni del reguo cli Vittoria, Per quanto in•
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