R!VISTA POPOLARE DI POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 49 Beiliaa& gr,m Bestia■, min,to .Anno 1891 Capi 6,853,000 2!!,733,000 » ]895 D U,354,000 25,792,000 (1) Ultimo cbto su questo spaveutevole regresso dell'agricolturn inglese è quello sulla produzione complessiva della tena. Ess,t tu cli circa trecento mii.ioni cli sterline nel 1874 e rimase al disotto di dllecento milioni nel 1894. Il deprezzamento cfol grano viene indicato da quest'ultimo claw, che non ha uisogno di commenti: meutre la ptoduzione si ridusse a metà, il valore del prodotto discese da circa q1rnra11tad1temilioni cli sterline ad undici e niezco, Ma questo grande regresso agricolo si deve all'inesperienza dei coltivatori, alla deficienza di applicazione delle scoperte scientifiche 'I Non esita ad affermarlo il prof. Virgili, che fa sue le parole cli Hoyle citate da Loria : In Inghilterra la terrei è coltivata in modo irrazio,uile e perciò è improcluttiva; ammette pure con Loria, secondo C,iird, che si,t rliminuito)' impiego di capit:1le nella terra (2) Se fosse vero ciò che affermano Loria ,i Virgili, rice,·erebbe una solenue smentita il preteso beneficio che dovrebbe arrecare il liberismo, la concorrenza. Dicono gli ortodossi: mettet~ l'agricoltura sotto il regime della concorrenza e i proprietari si spoltriranno, miglioreranno e trasformeranno le culture in guisa, da aumentare il prodotto dellfi terra anzichè diminuirlo, Ora la diminuzione del prodotto in Inghilterra è innegabile, colossale; se ne dovrebbe concludere che il rimedio liberista è fallito completamente, e che gl' inglesi - proprio essi! - souo rimasti poltroni, ignoranti, taccagni, nonostante il pungolo acutissimo della concorrenza straniera ... La veriti\ è diversa. Gl' inglesi hanno fatto tutto ciò che era possibile di fare per allontanare i danui della crisi agraria : energia morale, scienza e capitale sono stati messi a contributo per debellarla; ma non vi sono riusciti. L'Inghilterra è celebre per là sua coltura intensiva e scientifica, per la sua hi.ghfar11iing. In quale misura s'investono i capitali inglesi nel miglioramento della terra e nella coltura intensiva si desume dalle cifre, Kautsky 1·icorda che in Inghilterra si sono spesi 100 milioni di marchi dal 1835 al 1842 e 50 milioni dal 1846 al 1855 in soli drenaggi (Lei gnestion a,qraire, pag. 83). Altre cifre si riferirono parlando delle conseguenze della crisi pei proprietari e pei fittaiuoli. Complessivamente si calcola che dal 1852 al 1895 si siano spesi circa vent-icinq1ie iniliarcli <li lire nel miglioramento della terrn. Che In, coltura dei cereali sia intensificata al massimo con concimazioni chimiche drenaggi, ecc., si rile,a da quest'altro dato. Secondo lo stesso Virgili, la terra rende 31,6 ettolitri di frumento per ettaro per gli u ui e 26,75 ettolitri per altri. Si faccia pure la parte in questa alta produzione - la più alta dell'Europa - non tenendo conto del piccolo Belgio, alla selezione delle terre più adatte per la coltura del grano, che mette in campo il Poggi e che è iunegal>ile; ma si deve convenire che essa non sarebbe possibile in grande estensione - sopra circa un milione di ettari - senza concimazioni chimiche e senza la coltura intensiva scienti fica.monte praticata. Che la cosa proceda in siffatto modo risulta da numerosi dati e testimonianze dell'inchiesta ufficiale del 18~13,"cusipesso mi riferisco. Essa ci apprende che le spese di coltivazione del grano per concimazioni, migliorie, lavorazioni, ecc,, salirono dal 27 010 del red<lito nel 1875 al 68 0t0 nel 189,1: lo ha ammesso anche Kautsky, C'è un altro dato che indica l'esistenza della scienti fica coltivazione dei cereali: si sa che dove &ssa prevale è ruini111al'influenza atmosferica, Ora, negli Statiscal Abstracts si trova, ad esempio, che la resa per acre in frumento fu trn 31 e 32 busltels dal 1885 al 1889; nell'anno 1897, quando clappertntto in Europa ci fu una diminuzione di prodotto, del 30 e del 50 Oro in Inghilterra discese soltanto a 29 lmshels. A questa circostanza il Masè-Dari in parte attribuisce la scompRrsa. della rendita ricardiana. A quale (1) Dallo Statistical Abstract del 1900 ci rileva invece che c'è stato aumento negli ovini e nei suini, (2) Il Problema agricolo e l'avvenire sociale. R. Sand1·on. r9ù1, . BibliotecaGino Bianco perfezione sia pervenuto l'allevamento del bestiame è a tutti uoto. \J), Quali le couclusioni di questa disamina 'I Limpidissime: 1° le scoperte e le <ippliccizioni della chiinicci, de.lla mecccinica, ecc.,· segnwno spesso un progresso clcil lato scfont{fìco, 1na no11 eta quello cco11omico; 2° in In- ,qhilter ra, non ostcrnte l'energia, l 'ii.itell-ir,enzndegli abitanti e l'abboncla11zcidel capitale, non si è rinsciti a debellare ltt crisi agra1·ici In Inghilterra, a causa della crisi agraria, cletonuinata <lalb coirnorrenza dei cereali stranieri, il regre.,s,.• agronomico è stato enorme; dalla coltura dei cereali si è passato alla pastorizia, dalla coltura intensiva alla estensiva; ed oggi si arriva a lasciare incolte· le terre! li fenomeno economico ha nvuto la sua ripercussione demogr:dìca: gli uomini sono stati cacciati clalla terra, I montoni hanno 1nan,qiato gli iio1nini, come si scriveva melanconicamente nel secolo XVI; ed oggi le pernici e le lepri cei·C'l-nocl-imangiare i montoni colla e8tensione delle {< ,qmne (anns ,, delle tenute di caccia., Con ciò si è accennato alla ripetizione del fenomeno. Così è. Nel secolo XVI, da un lato, i lords usurparono• le terre delle comunità (enclo8tt.resl; dall'altro trovarono convenienza a sostituil'e la pastorizia alllt coltura de.Ila terra : nel regresso agronomico trovarono il loro tornaconto perchè diminuì, è vero, il reddito lordo, ma. aumentò il retldito netto, Quali l<:iconseguenze so1Jiali e demografiche di questa trasforma.zione regressi nt, eh 'è- stata mirabilmente riassunta da Marx nel Oapitnle f I la,voratori priYati colla violenza e colla frocle della terrn, sulla quale il loro posto era stato preso rlai montoni - gli allegorici animali che li scac1Jiarono, nuovi augeli quadrupedi, dal loro paradiso si trasformarono iu vagabondi e mendicanti. Contro questi disgra,ziati h1vorarnno le forche - 60000 se ne impiccarono sotto un solo regno; 111ail boia fn insufficiente a sterminarli e fu necessit:'t materi:tle politica, se non sentimento di giustizia o filantroµia,. il provvedere al loro mantenimento. Così nacquero le leggi stii poveri stupendamente esaminate nella origine t< nelle conseguenzo da Florian e Cavaglieri nella loro opera sui Va9ciboncli. Alla espulsione sistE<m1,tica, direbbe Loria, dei ]aYoratori dalla terra nel 11ecoloXVI operata dai grandi ladroni si è sostituita qudla automatica operata dalla crisi agraria nel secolo XIX. Ma i lavoratori che non trovarono più occupazione nell'agricoltura si trasformarono in mendicanti e vagabondi ieri come tre secoli or sono 1 Se ciò fosse avvenuto nel secolo XIX il pericolo politico e sociale sarebbe stato enorme, spaYentevole iu ragione dello aumento straordinario della popolazione. che da poco pit1 di cinque milioni nel 1700passò acl oltre trentadue in Iughi_lterra e Galles. La trasformazione degenerati va non av\·enne, perchè l'industria, il <:-ommercio, la navigazione assorbirono nel secolo testè terminato gli nomini. che non trovarono più occupazione nell'agricoltura per la colossale eccedenza dei nati eui morti e sugli emigrati. (Contiuua). On. Dott. NAPOLEONECOLAJANNL (1) Il Masè-Dari nella prefazione dei Problemi sociali del George fa una lusinghiera descrizione dell'agricoltura inglese. L'high farming l'attribu.isce al grande possesso ed alla grande coltura, che vi ha reso possibile le trasformazioni e l'intensificazione, cui sono ne::essari gl'ingenti capitali, AVVISO A.GLI ABBONA.TI Per variazioni di residenza, inuiocopie arretrate, reo/ami, eco., gli abbonati debbono unire una fascetta concuirioeuonola « Riuista », indirizzandola al Sig, Gioacchino Montalbano, Viadella Vite, N, 74, Roma.
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