Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 3 - 15 febbraio 1901

58 RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI cetto capitalistico della giustizia e della libertà, e vale anche a dimostrare ancora una volta '(se pure ve ne fosse bisogno) che il lavoro sarà solo protetto quando i poteri pubblici saranno nelle mani dei lavoratori. Più innanzi ho dato un giudizio sul Dipartimento del lavoro che sembrerà forse avventato, e che, per lo meno, passerebbe con la taccia cli pessimismo dinanzi agli occhi cli chi apprezza il Dipartimento dalle statistiche e dalle relazioni che mette fuori nel Bollettino. Orbene, il Dipartimento del Lavoro fu inventato per allargare il numero delle jobs politiche a profitto dei leaders del lavoro che meglio sappiano asservire i Jellow-worlàngmen agli interessi ciel capitale. Il N. 30 del Bollettino lo rivela, se la storia non fosse troppo chiara. L'articolo editoriale « Trand o.f ìVages jl'om 1891 to 1900 " é nient'altro che un documento elettorale, che vorrebbe far intendere ai lavoratori il significato mistico della parola prosperità. Come il Dipartimento del lavoro, quello dell' Immigrazione fu creato per ammansire altri leaders resisi pericolosi. Cosi Po,Yderly, il gran maestro dei Knights oj Labor, poté avere un lauto salario come commissario di immigrazione, poté offrire jobs a chi lo aveva aiutato a salire, poté in gran parte nascondere le vergogne commesse. al Barge Office in N. Y. dai suoi fedeli dipendenti, e cosi fu che permise che l'organizzazione che lo rese prominente agli occhi del capitalismo, decadesse a ragion veduta e si riducesse quasi esclusivamente ad un nome vuoto: Cavalieri del lavoro! Se fossi sicuro cli non tecliarvi,~avrei molto ancora da scrivere. Se a voi piace cli pubblicare questi pochi commenti, fatelo pure, ed in altra mia potrò dimostrare all'evidenza quello che oggi in parte affermo e non posso dimostrare in maniera esauriente. Vi saluto con stima. Dott. P. BRIGANTI. RIVISTADELLERlVISTE C. Loisecw: Il risanam~nto economico in Italia. - I progressi compiuti in Italia, dnll'ini✓.iatirn, privata attestano il rapido svil11:1po 11(6' ii It,diani delle qualità che formano poi il senso ouo110111ico.Qual parte ha ,wuta lo Stato in quest-o risanamento? Secoudo gli u11i Io Stato con le sne rapacità fiscali ha in tra Iuiat,,, clepre~- so, spogliato cloi beneficii pii1 legittillli leMti\'itù, degli indiviùui. Soconào altri non ha saputo daro agli interessi pri ,·ati q nell'mnbiente <li sicurezr.a che viene da una saggia politica finanziaria. In qunsi tutti i partiti, di qna11i tutte le scuole, un grido sale in lti,lia contro le fiscalità dello Stato. L'!'lsflrne particolareggiato delle condir.ioni ecoHomiche dell'Italia sfata uu pregiudizio corrente. Se si concede, infatti, al popolo italiano, o piutto~to ad alcuno razze che lo costituis,10110, delle qual it:ì cli sobrietà, di J)erseveranza e cli lavoro, gli si nega. in generale, il senso degli affari: non lo $i stima nè pratico, nè int,rnpreocl~nte. La sua opo1·n, tli tre11t'a1111i, ha dato una smentita a questo gi1l(lizio sommario. L'ftalin prima clell'uuifie>1zioue 11011potPva iscrh·en1 al suo bilancio che delle buone trnclizioni agricole e industriali, 11wlto inegualmente ripnrtite; unrt posizione geogra.lica van· taggiosa trn il Mediterraneo e l'Europa centrale; nn sangue e dei costumi propri a facilitare il progresso della natalità; ma v'erano degli ostacoli da s11 per.ire. Ostacoli nat1irali: la povertà del panse in niioiere e soprntutto in carbon tossile. Ostacoli storici: l'ineguaglianza di preparazione, nel Nord e nel Snrl, per profìt.tnre dei vantaggi materiali tlcl sistcrna ce11tralista. BibliotecaGino Bianco o~t,iwoli 110/itici: la nazione nata ieri che era portata a (larsi pii1 alla politica cho agli affari. Ost,a.coli fi,wn:ia,·i, fi11alme1,te: flebito strnordinario, r:,rn 1111merario, credito,, caro i11krtssc, inesperieuza e timidit:ì <h,I ca.pitale. Si è vnl11to opporre il Paese, a cui si sono fatti t11lti gli Elogi, allo St,,to acni ~i so11fatte tutto le critiche .. ,\[:l. in n,altà, ò che lo Stato e la, nazione hanno dovuto fare negli ultimi trent'anni la medesima, scuola. Se è giusto rilevare una conquista del senso attivo e pratico sul « vecchio it:iliano >>, nrtistri, leggero, e nn po' fiacco, bLsogna anche ricon\}SC0l'C che l'unit:ì fu in qnC'sta rinnoni;,;ione 11n fattnrc psicologico di prim'orditH', (fùvnc cle Pari" - l febbraio). Jl. Dcpassc: Un nuovo regno. - Orn clrn la regina Yittoria lrn, ad Oslwrne gli ulti1ni 011ori, ci si domanda quale influenza avr/1. il regno di sno figlio Edoardo Vfl sul <lestino dell'fnghiltcna e sul merrnto generale del mondo. Koi vediamo con dei segni singolari, non solo in Europa, ma nell'Africa elci ~ntl e nella Chiua, che la Yolont;\ dei principi, nnche i pii1 posseoti, ha poco peso; essi vanno dove non vorrebbero andare, fanno uiò che non vorrebbero fare; la loro attitudine cambia ogui momento, testimone Guglielmo II rig1rnnlo all'Orango ed ,d Vani. Ciò che noi chiamiamo con f\11:fasila loro politica uon è che un seguito di disegui scuciti e di si.rade sbagliate che si decorano con 1111 gran nomo. Il più chiaro resultato <h-lb politica cli Gugliel11·0 TT i11 Chiua è d'aYere cenrnutata l'un ione istiuti va dcli., Russia con la China. Edoardo YII si è dato subito cura di spogliarsi della sua fisonomia originalfl. Tutte le cerimonie compiute in questi giorni se f'anno vedere come il 11novo reguo si riat,tacchi >11pnssato, 11011fanno però Yederc collle si ri,,tt,acchi all'avvenire. Qual ainto il sno titolo di Edoardo YII e le rc11ii11iscet1ze cerimoniali del secolo xn darauno al principe cli Galles per risolvere i problemi elci secolo xx'! Con quale ispirazione storica si libcreriL dalla guerra d'Africa. dalle complicazioni dell'Estremo Oriente, e dai problemi politici e sociali dell'Tugl..Lilterra contemporane,L? L'Inghilten:t aveva potuto portare la sua ricche✓.za, la sna lilrnrt-ù, la sna felicità a un punto che face,,a invidia a tutti; 111,1o,ggi essa sente l:L sua evoluzione naturale arrestakt, le sno riforme necessarie diventate impossibili, e che il 1111111ercorescente ,lei suoi solLfati sanì la causa del sno gr,1duale indcboli111e11to. Col militarismo essa vcdr:ì fornrnrsi dei co~tu111i e clegli abusi clie rimprovera\'a agli nitri, delle difficoltà finanziarie, economiche, politiche di cui era libera. Edoardo VII ha espresso l.t sua pietà filiale dicendo che continuon\, con la grazi.i di Dio, la politica di snn ma.dre; ma quest,, politic,L essendo finita prima ancora della ,nortu di Vittoria, il solo ose111pio che può ri11re1Hlerc tra tante rovine, è d'inaugurare il suo regno con la pnee Snrl-Africana, come Vit,toria inaugurò il suo con la pace col Canad,ì. (Uevne Ble1w - 2 febbraio). L'abolizio~e del domii,ilio coatto. - L'oo ministro Gianturco nel concret>1re il suo disegno lli leggo per l'abolizione del domicilio coatto 11011fu mos8o trnicameute da ragioni d'indole politica, ma, nl contrario, pose per fon<l:1111c11tdoell,1 legge un concetto scientifico, rie\'0· cando i propositi cui si ispirava, in origiue, l'istituto del domicilio co,,tto, dimostrandone con larg,1 scorta di cifro e di fatti J'assolut,, iDsufticienza, o, ancor meglio, l'inJ-luenza JICl'lliciusa. A uhe co~a mirn,·a cssen ✓.inlment1 il domicilio c-oatto? A segregn.l'c dnlla, società elementi corrotti e corruttori pel' pos,il.Jiltnentc migliornrli e redimerli. Invece le colonie dei coatti diyontarono vere e proprie uuiversiti1 del tlelit.to. Tre problemi si presentavano all'attenzione del legislatore: i. non privat·e h, societi't d'una difesa efficace contro la delinquenza abituale, preYenetHlo gli >1tti delittuosi ili eh.i ha ormai inYCterato l'abito del delinquente; 2. sottrarre alla via del crimine clii è ancora suscettibile di 1.uornlc sahc~,m; J. graduare la penalità

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==