Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 1 - 15 gennaio 1901

6 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI analizzerò lungamente il fenomeno della superiorità relativa ad un dato momento delle nazioni e delle razze, e spiegherò come e perché nasca e si accrediti il pregiudizio della superiorità assoluta. Qui, evitando ogni discussione teorica e generale, intendo esaminare se, come per tutti gli altri imperi, sia venuta l'ora della decadenza dell'Impero Britannico. Non ripeterò ciò che qui stesso ha esposto il Nitti sulla iniziata decaden:i:a commerciale inglese, che fece gettare il grido di allarme al Vi 1illiams - Made in Germany!, - che ha generato un senso di malessere al di là della Manica, tradoltosi in fanatismo imperialista. La relati va decadenza inglese, negata troppo recisamente dal Giffen nell'Economic Journal, non inta,~cherebbe la razza anglo-sassone, perché largamente compensata dalla rapida e meravigliosa ascensione degli Stati Unili. Ma se si può, anche ritenere incontestata e incontestabile la superiorità economica, materiale, degli anglo-sassoni, non così può dirsi del loro carattere, delle qualità psicologiche, e senza le quali presto o tardi la decadenza é immancabile. Lo stesso Giffen, che con ardore patriottico, ha sostenuto la contin~ità del progresso del proprio paese, ha riconoscmto che il carattere ha subito un infiacchimento notevole e deplorevole. La situazione vera sotto questo punto•· di vista capitale, si può apprezzare al giusto, lenendo conto delle cause di decadenza e di rovina di tutti gl'imperi, quali sinteticamente le ha esposte lord Beresdorf. « La grande debolezza delle nazioni, che sono state « inghiottite nella marcia irresislibile ciel tempo, deve « ricercarsi nel dispotismo cui le soltoposero i loro « governi; nella corruzione che dislrusse le loro « libertà; nella lussuria e nella indolenza che con- « sumò la loro vitalita; nel fallo rimarchevole che « esse divennero consunle e viziose ... » Queste le cause della roYina degli imperi, secondo lord Beresdord. Sono enlrate esse in azione tra gli anglo-sassoni? Ascolliamo, senza commentarle, le · confessioni di chi non vuole acconciarsi all'idea dell'iniziata rovina della propria razza. La decadenza degli anglo-sassoni. -. Lord Beresdorf la nega. Con un. ottimismo fenomenale, contraddetto dalle sue oneste constatazioni, afferma che non c'è alcun segno di movimenlo regressivo nella razza anglo-sassone. Per riuscire a quesla conclusione, egli, facendo suo il principio generale di Giuseppe Sergi - che non nomina - - stabilisce che il progresso é la legge della vila, e che il regresso comincia quando si arresta il moto. Per non riconoscere che gli anglo-sassoni si sono gettati nelle braccia della violenza e della iniquita, arriva ad afformare che gli Stati-Uniti combatterono e combattono a Cuba e nelle Filippine, e la Gran Brettagna nel sud-Africa in difesa del principio di libertà e cliprogresso, invocando anche, a giustificazione, la fatalità dell'espansione - quella fatalità che, secondo Bulwer, é una frase, una menzogna che serve a coprire tutte le debolezze del cuore, e tutti gli errori!(t) Per non con- (1) « lt is Destiny ! phrase of the weak human heart ! It is Destiny ! dark epology for every error ! The strong aud virtuous admit no Destiny ! Ou carth guides Conscience, in Heaven watches God. Aud Destiny is but the phantom we invoké to silence the one to dethrone the other ! » B1bhotecaGinoBianco fessare che il lungo eserc1zw del potere e del dominio consumano le forze di qualunque organismo politico sociale, esalta il meraviglioso processo cliassimilazione con tutti gli elementi stranieri, che vengono a con tatto cogli anglo-sassoni e che rappresenterebbero il sangue nuovo immesso nelle sue vene, dimenticando che lo stesso processo si svolse intensamente in Roma antica e non valse a salvarla dalla catastrofe! Ma non c'è bisogno di contestare e di rettifi~are le sue asserzioni precedenti per dimostrare che il processo di degenerazione tra gli anglo-sassoni é non solo iniziato, ma assai avanzato. Bastano le sue stesse constatazioni. Lord Beresford enumerate le cause di decadenza degli imperi, ammette esplicitamente « che la rarza anglo-sassone non può sfuggire a queste prove che seguono al periodo del successo. » E il timore che la decadenza sia davvero incominciata lo esprime in forma elevata quando scrive : « se « tuttavia - che Iclclioce ne preservi ! - il senti- « mento democratico nel popolo anglo-sassone ve- « nisse posto in non cale, e coloro che ne sono i « capi continuassel'o a schel'zare col sentimento morale « del popolo, la democrazia se ne risentirebbe e le << conseguenze sarebbero più terribili che non siano << state in Francia o altrove. » I Chamberlain, i Mac Kinley, le Tammany Hall dicano se i capi degli anglo-sassoni s~herzino col sen- , timento morale del popolo, Intanto Lord Beresdorf non si nasconde la verità e crede che << vi sono pure « degli scogli sui quali si può infrangere la barca « anglo-americana. » Lasciamogli ancora la parola. « Nella madrepatria (l'Inghilterra) la corruzione « del danaro ha corroso terribilmente la soéietà. Ne- « gli Stati-Uniti si sentono i rumori della tempesta, « che comincia. La Plutocrazia ogni giorno di più « guadagna in forza dai due lati dell'Atlantico e la « democrazia probabilmente rimarrà schiacciata sotto « il tallone di un tiranno peggiore di un re vestito « di porpora, o di un dignitario ecclesiastico che si « arroga il potere temporale. La società inglese è « corrosa dal cancro del denaro... Il più immorale « posa innanzi al pubblico come il più filantropo ... « La bellezza é fatta schiava dell'oro, e l'intelligenza « guidata dalla bellezza iucosciamente, danza per « mezzo dei fili mossi dalla Plutocrazia. li Dio oro « é venerato dalla razza anglo-sassone. Ecco il pe- « ricolo che la minaccia. « li mare che minaccia di sommergerla non viene « dalle irate onde delle razze latine o degli invidiosi « rivali; ma dal verme roditore che sta. nel suo cuore : « son la pigrizia, l'indolenza, la immoralità lussu- << riosa, la perdita della maschiezza, dello spirito ca- « valleresco, del coraggio morale, della intrepidezza, « che la corrodono. Questo male che sommerse Babi- « Ionia, la Persia, Cartagine, Atene, Roma ed altre << nazioni e razo:e nel passato, adesso minaccia la « razza, cui noi apparteniamo ; me esse, però, non « possedettero mai come noi il principio, il potere <~ della democrazia I » * * * La potenza del Dio dollaro. - Questo omaggio alla forza risanatrice della democrazia é confortante in bocca di un tale uomo ; ma egli non avrebbe dovuto e potuto dimenticare che la democrazia é già minacciata fortemente tra gli anglo-sassoni, dallo

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