Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VII - n. 1 - 15 gennaio 1901

18 RIVJSTA POPOLARE DI POLITICA LF:TTERE E SCIENZE SOC!ALI L'uuione di queste clue forze, attirò l'attenzione della Chiesa cattolica romana, sempre n6mica della attuale monarchia; la quale Chiesa benchò ufficialmente avesse proclamato il non expeclit, indirettamente sostenne i conservatori, perchè conoscendo l'anticlericalismo clel partito rivoluzionario teme che il potere pervenga nelle sue mani. Il contatto fra rossi e neri fu impossibilo sino a tanto che esistette la quistione del potere temporale. Ma rinunziando ad esso, io caso di un mutamento della forma di go,·erno, colla divisione del potere civile dal potere religioso, tra i repubblicani-garibaldini e il papato si potrebbe trovare un niodus t•ivencli utile per l'Italia e per la Chiesa. Qualcl1e cosa si è fat.to in questo senso al di là dell'Adriatico. Nell'Italia irredenta infatti il clero cattolico non è più uosì aggressivo ed ostile contro gl'interessi italiani. Ed a questo modus vivendi si chiarì favorevolmente monsignor Ireland in una intervista con me; ma stando ad una successiva intervista avuta dello stesso prelato con un redattore del Nrw York Herald, verso la fine del 1899, pare che esso non veda più chiaramente la quistione. Il Vaticano teme che una siffatta intesa apra la porta ad una grande influenza dell'elemento non cattolico nel governo della Chiesa ; ciò che non è possibile, come non è possibile che gl'italiani permettano qualunque ingerenza straniera nelle cose del loro paese. Il partito socialista intanto guadagna terreno rapidamente nelle classi lavoratrici, ma ha contrJJ di sò le classi medie. I repubblicani sono indeboliti dalla incapacità dei loro capi e dalla mancanza cli disciplina ; ma esei hanno un buon terreno nelle classi medie e nelle tradizioni garibaldine, che agiscono sui gio,·ani. Questi due partiti nelle ultime elezioni Yennero raddoppiati nella Camera, di cui rappresentano li\ quinta parte. La loro forza si eqnilibra con quella dei conservatori più forti numericamente, ma indeboliti dal poco valore e dal colore esclusivamente locale di molti deputati che domani sarebbero repubblicani come oggi sono monarchici. Epperò siamo di fronte a questo , urioso para<losso : lo stato presente esiste per la inazione dei suoi più irreconciliabili nemici. Se domani il papa togliesse il non expedit, i monarchici nelle elezioni di verrebbero minoranza. ( Qui seg1iono alc1ini periocli che non possiamo riprocl1wre - Lti R.). L'esecrabile assassinio di Re Umberto uou La molto modificato la posizione; ha prodotto soltanto la sospens;one de'le ostilità, ed ha richiamato l'attenzione sull'attitudine do! giovane Re. Lo stato :ittuale potn\ durare lungamente se Vittorio Emanuele III saprà agire con tatto e con risolutezza, creando un grande i1foale nazionale, perchè il patriuttismo è forte nei cuori italiani. Ma i peggiori e più pericolosi nemici della Corona sono i monarchici che Yogliono servirsi delle istiLuzioni per raggiungere i loro fini particolari. Non è impossibile per questa curiosissima cosa: che gli antimonarchici difendano la Corona d~i Savoia per paura del peggio, come pochi mesi fa i rivoluzionari difesero in Parlamento lo Statnto del Regno. (Pei motivi rn accennati non possiamo dcire la chi-lisa che è fatta con 'ltn <icuto giudizio di mio statista inglese. La Red.) - \ The North .American review. - Dicembre). Jolm Ross: La politicaestera della Cina - Per giudicarla rett::i,mente si deve ricordare il tempo in cui i missionari gesuiti conquistarono mezzo milione di aderenti ed i favori dell'imperatore. Essi li perdettero come punizione dei loro intrighi politici. I cinesi, perciò, sono pienamente giustificabili, se in base alla propria esperienza. - la sola maestra utile - essi considerano l'EuBibliotecaGinoBianco ropa come ricorrente sempre alla forza brutale, senza riguardi e senza moralit,à. I missionari protestant,i vanno esenti da ogni responsabilità nei recenti massacri; ma sono innumerevoli i casi dell'arbitrario intervento del clero cattolico romano, in onta alle leggi ed ai costumi della Cina, che provocarono tali massacri. Se le potenze vogliono garantire la pace permanente in Cina, non solo esse devono nel nuovo trattato pro. curare di assicurare la sanzione morale dell'umanità, ma devono anche non degrarlarsi nè assoggettarsi al clero cattolico romano; dernpo anche proteggere la dignità del magistrato cinese quando decide colle leggi cinesi nei litigi tra gl'in,ligeni e gli stranieri. ll magistrato cinese dev'essere libero e indipendente nei giudizi e senza il controllo delle autorità estere. (Contempomry review. - Dicembre). La medicinachinese. - 1' cltinesi appartengono ad una razza eminentemente robusta e resistente; da ciò la loro sobrietà straordinaria, la loro straordinaria appli- .cazione al lavoro, e i loro pochi bisogni. Um~ delle cause della forza straordinaria di resistenza dei chinesi a tutti i loro mali, sta, senza dubbio, nella educazione che ricevono i loro figli, che si riassume in una cosa sola: la mancanza assoluta cli riguardi. Siccome ciascuna famiglia La figli più che desidera, poco, importa ai genitori di vederne sparire uno o anche parecchi; _ma quei che sopravvivono sono di pelle dura, senza nervi; e di stomaco buono. Esser malato, in Cbina, è l'eccezione delle eccezioni: almeno non si conoscono quelle malattie che decimano in così larga scala le generazioni moderne: nervosità, grip, mal di stomaco, influenza etc. I rimedi sono quelli che noi chiamiamo delle comari: la terapeutica chinese clata da 2000 anni. La m,~ggior part,e delle malattie dei chinasi viene dalla sporcizia in cui stanno, e dal fumo che rierupie sempre le loro case, nou usando essi i camini. Di più quel che aggnwa queste malattie è il concorso dei medici. lii Cliina è medico chi vnole: non vi sono nè facoltà di medicina, nè esami ulflciali. I dottori chinasi non hanno idea alcuna dell'anatomia. Essi pongono la sede dell'intelligenza nel ventre: gli uomini grassi sono quindi tenuti in gran conto colà. Quando un chinese cade malato, il medico non si degna di andare a vederlo che in vettura, a spese del cliente: se no, gli si porta il paziente, fosse anche agonizzante. La prima cura del 1ueclico è di mangiare e bere bene; dopo, comincia a tastare il polso all'infermo, e quindi fa hl, diagnosi e prescriv1-1 le medicine a base di olio <li scorpioni, cli escrementi di animali etc. ('l'our De Moncle - Dicembre). ' Gaston C!toisy: Un opinionedi Dellillow.- '' L'uomo politico non è un 11io1·ali8ta ,,. - Tutte le nazioni d'En ropa - meno, s'intende, l'lnghilterrn ... e forse il terribile Portogallo - se fossero consultate con un referendum sul loro sentimento riguardo alla guerra sud africana, risponderebbero tutte in favore della cessazione in1mediata delle ostilità; eppme 150 o 200 milioni di volontà sono impotenti contro l'ostinazione di quattro o cinque persone. Come in Francia, anche il popolo tedesco è stato da lungo tempo conquistato dal partito della giustizia e dell'umanità; ma là come qui i governanti hanno fatto vista di non capire. Come una lunga striscia cli polvere, all'arrivo di Kruger, l'entusiasmo guadagnò presto l'impero, e quando egli ebbe ripassata la frontiera, i deleg,iti di tutti i centri si riunirono a Leipzig, e di là andarono ali' Aia per esprimergli l'ammirazione e larispettosa simpatia della nazione tedesca ... nonostante che non lo si <I potesse » ricevere a Berlino,

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