RIVISTA POPOLAR!ì Dl POLITICA LE1 TERE E SCIENZE SOCIALl mentre qui si balla e si mangia. Già, leiEsposizioni, 1 )un re, anche di oro doublé, come il re Oscar, per in genere, sono delle grandi orgie. Ci si sveglia, • comprendere un poco il cuore di questa enorme alla mattina d~po, c~me. alla _dimane di un ba~ch?tto fitt~. L''.3-ltro giorno ~n mio a!11ic?, sognatore quanto ove si é andati a r1sch10 d1 prendere una mdige- 1 1altr1 mai, appena arrivato qm m1 faceva la seguente stione; con la testa pesante, lo stomaco bruciante · confidenza: e la gola amara, - si prende un. pò cli acqua cli ~ - Finalmente potrò gridare Vioa la Repubbliea, soda e tutto passa. Si accendono dei lumi, si corre fino a che vorrò, senza che nessuna guardia cli puballa gran fiera, dieci, venti, trenta operai cadono blica sicurezza venga a pormi la mano al bavaro del dalle impalcature, dai ponti, dalle passerelle, - uno colletto ... o due disastri scoppiano qua e là mentre la folla si Lo guardai con commiserazione e lo condussi sul pigia a contemplare, col naso per aria, qualche bouleoards. Agli ltaliens il passo ci fu ingombrato da spettacolo; tutti si divertono, più o meno, - e poi, una moltitudine di folla- che si pigiava dietro una calato il sipario: crisi operaia per le mille braccia doppia fila cli guardie e sembrava aspettasse qualche che rimangono senza lavoro, crisi nei prezzi che straordinario spettacolo. restano alti, crisi economiche per i dieci, venti, cento - Monsieu-r l'aqent, climanclai toccandomi il capindustriali che hanno fallito, l'acqua di Soda, in una pello e cercando di sfoderare tutto quel poco di riparola, dopo il divertimento. ,_,,,_~ spetto che ... non ho, e non ho mai avuto, per l'autoMa il divertimento ci deve essere, a tutti i costi, rità costituita, monsieur l'agent,... passa, forse, il e vi assicuro che c'é. Non importa che gli operai si presidente della Repubblica? massacrino cadendo dalle impalcature, che la i\forgue Questa volta fu l'agente che guardò me con prorigurgiti cli cadaveri per un disastro sensazionale fonda commiserazione, e - senza neppure toccarsi accàduto, nel seno stesso della grande Kermesse, la tesa elci suo berretto (gli agenti di polizia, come l'Esposizione, - che ad ogni giorno, ad ogni minuto, i cocchieri e le serve sono uguali in tutto il mondo) vi arrivino notizie di torture, di massacri collettivi, mi rispose: di morti orribili laggiù, nella Cina lontana, - non - Ma che! passa Sua Maestà il Re di Svezia e importa: qui si balla e si mangia ugualmente. Norvegia, di ritorno alla sua visita al Credit Lyonnais. Dal 14 aprile dell'anno di grazia 1900 fino a tutto - Dame! feci. E spalancai la bocca. oggi, Parigi, trasformata in un'enorme cucina L'amico era arrivato proprio a proposito per inrestaurant, ha visto i suoi generali, i suoi diploma- neggiare alla Repubblica.· Di 1i a un istante la folla lici, i suoi ministri, le sue cariche ufficiali, tutti coloro, si agita; dalla scalinata del C-reclitLyonnais scende infine, sui c.ui vestiti risplendono dei bottoni lucidi, una specie di corteo fulgente di placche e di decodelle passamanterie, delle decorazioni, banchettare rao:,;ioni,e il viso candidamente barbuto del sovrano quotidianamènte e levare la coppa, riboccante di si affaccia. Un delirio! Da mille e mille petti si leva ehampagne, alla salute cli tutti gli dei della gioia che il grido: 'Vioa il Re! E il grido si ripercuote dall'uno esistono nell'olimpo dei vioeurs e dei perditempo. all'altro dei grandi viali, passa come un fremito La mia vena statistica (una volta che si ha la nella folla, e si rinforza sempre, agile e sonoro per malattia della statistica non la si perde più) mi ha l'entusiasmo di nuove e nuove voci che si levano suggerito un calcolo curioso ed istruttivo di cui ri- altissime: Vioa il Re! E guardai sott'occhio l'amico porto qui i risultati a cognizione del lettori: dal 14 che faceva un muso lungo lungo, pieno di meraaprile fino a oggi, i ministri, i diplomatici, i patèn- vio-lia. ta_ti cli qualche cos~ d'uffici~le ~cc. e~c. hann? assi- 1 parigini, - è doloroso confessarlo ma é inutile st1to a 84 banchetti, a 72 ricevimenti, ·a 32 maugu- nasconderlo, - nella massa, e in ispecie nella massa razioni (servizio immancabile cli bujfet),:a 18 lunch, della borghesia e nelle alte scorze indurate, sono a 2 riviste militari e a 1 carosello. rim~sti cesaristi .. O impero o monarchia, poco imOggi tutto un dipartimento della Francia, a Cher- porta, - ma il fasto della corte, la pioggia delle deboury, é in festa, - e intanto arrivano le notizie corazioni, il brillare delle sciabole, il fulgore dei botdel massacro collettivo dei ministri europei a Pechino; toni ben lustri, li attira e li anJ1cbbia come uri liquore. - domani monsignor Lorenzelli, nunzio pontificio, Essi si getterebbero in ginocchio dinanzi ad un alto non contento degli 84 banchetti ai quali ha assistito stivalone ben lucido e ben speronato. Lo spirito del (il prete é sempre invitato accanto alla sciabola, al Cesarismo, ereditato ancora da Carlomagno, dai Borbanchiere e alla cocotte), celebro con una gran festa boni, da Napoleone, si é annidato in Parigi e vi ha la nascita di S. Vincenzo di Paola. E in Cina gli ac- fruttificato abbondantemente. Esso ha imposto alla coppano i suoi missionari! I .:_.,_,'•· ;i Francia il militarismo e la burocrazia, cd é appunto Nessuno, insomma, - nè prete, nè ambasciatore, esso che ha saputo addomesticare tutte le rivoluzioni né ministro, né gallonato - ha saputo stringere il parigine, le quali, uscite del sangue rosso e potente ventre e prendere, in mezzo al lutto dei disastri col- del popolo, sono cadute sempre nelle fauci del ditlettivi dell'Esposizione e della Cina, almeno le ipo- latore. crisie del dolore. Nessuno é ancora stanco degli 84 banchetti, e nessuno ha saputo mettere nell'armadio, a riposo, almeno per una sera, ~li abiti indorati., .. ~ Il che mostra la falsità di quel tale assioma che chiamava l'uomo « un bipede ragionevole» oh, in verità, - né bipede né ragionevole! y~ . * * L11g·lio Oltre il trottoir roulànt, la statua della Parisienne e il Consiglio municipale nazionalista, Pari[i ha, in que!5to momento, un'altra attrazione: il re di tivezia - e i buoni parigini ne sono entusiasmati, - tutti i giornali ne parlano, e ieri i reporters ci hanno fatto sapere che il sovrano, essendo tocco da una Jeo-gcra diarrea si contentò, per colazione, di una minc~trina cli tapioca e di una sogliola fritta. . Basta osservare la grande capitale al contatto di Biblioteca Gino Bianco Etl é questo spirito ccsarista, che oggì s1 e risvegliato a Parigi, sotto il soffio del nazionalismo, che ha determinato la attuale crisi della Repubblica. Poiché crisi esiste, - ed essa é troppo evidente perchè alcuno la voglia negare. La crisi odierna aveva i suoi germi nella nascita s~essa ~ella ~epubblica. Figlia di una epoca imperiale e d1ttator1ale, la terza repubblica venne al mondo tra le lacrime e il sangue, e, non appena apparve alla luce, mostrò le stigmate dello spossamento materno. La repubblica visse - malgrado delle laboriose e sanguinose operazioni chirurgiche che precedettero la sua nascita, - ma alla sua culla si assisero tre fantasmi che rappre. entavano il passato e che, ancora, non l'hanno abbandonata. Il primo di questi tre fantasmi é lo spirito elerieale. Lo spirito clericale fu infiltrato alla hancia
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