Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 24 - 30 dicembre 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 473 f: nell'industria tessile, nella quale le donne prevalgono da gran tempo, che si può studiare statisticamente questo problema. Negli Stati della Nuova Inghilterra, centro della industria tessile, si possono studiare fenomeni d'industrie da lungo tempo stabilite: vi sono metodi tradizionali di lavoro e tradizionali modi di vi vere; sistema assai sviluppato di legislazione sociale nelJ"iuteresse dei lavoratori; forti Trade Unions ec. D'altra parte nelle manifatture di cotone del Sud Atlantico vi sono tutte le condizioni opposte. Le proporzioni del salario tra uomini e donne variano. Ricevono salario nguale iu aleuni stabilimenti 235 uomini e 238 donne; salario pii1 alto per gli uomini in altri: 3951 uomini e 7036 donne; salario più alto per le donne: 1113 donne e 888 uomini. Il numero dei casi di salari pii\ alti per le donne ò uguale nella Nuova Inghilterra e negli Stati Atla,n - tici del Sud (speeialtnente Georgia e Carolina). Dei 195 casi di salario piì1 alto per gli uomini - 49 sono nel Sud, 135 nella Nuova Inghilterra e ll nel Centro e nell'Ovest. Questi fatti sembrano conformare il parere di vVebb: che dove prevale la concorrenza e dove le doune sono fortemente protette da Trade Unions esse guadaI Pacifici. I Pacifici dopo tutto l1anno un bel coraggio di cautare la loro ari:. favorita meutre si commettano tante infamie in tutti i punti del Globo! (Hmnoristiche Listy di Praga). gnano _un salario uguale per un lavoro uguale all'uomo. I risultati di questa indagine, così, non sembrn cl.te confermino le conch1sioni di Webb, Smart, Hobson o Wright sulla inferiorità del lavoro delll' donne come causa del suo pi11 basso salario. Le cifre date dallo stesso \Vebù per l'Inghilterra non autorizzano siffatta couclusione. Come nelle altre indnstrie i motivi addotti dai padroni nell'industria del cotone pella preferenza accordata alle donne sono vad e tutti fanno onore alle donne. Lo stesso si dica per le industrie tessili di ,tltre ma· terio (juta, lana ecc). La statistica nelle industrie nelle quali ò adoperato il lavoro manuale ei autorizza a queste conclusioni : I 0 , i salari degli uomini generaltnente sono superiori, anche quando il lavoro è egnale a, quello delle donne; 2°, noi casi in cui il salario delle donne è più alto, la differenza in loro favore è minore sensibilmente di 'l nella che c'è a vantaggio degli uomini uei casi in versi; ;30, i salari delle donne sono piì.1 vicini alla eguaglianza nella in· ch1stria tessile, ma rima,ngono in geuera,le sempre superfori quelli degli uomini; 4°, nella grande maggioranza dei casi, nella inrlust,ria tessile, quando le donne ricevono salari uguali o piì1 alti di quelli degli uomini la concorrenza tn1 i due sessi avviene uei pii1 elevati gradi di efficienza del lavoro segnala~i colle lettere A Biblioteca Gino Bianco e B; perciò non vi sarebbe alcuna inferiorità nel lavoro delle donne. * ... Il problema, però, assume altro carattere quamlo si vuole esattameute determinare ciò che si deve inteudere per e_qualeefjicienc;;a del lavoro della donna e del l'uomo. Il Carroll D. Wright per eguale efficienza intende soltanto l'uguagliauza gnalitativ1i e non quella qu.antitativa. Sotto questo aspetto le conclusioni di VI ehh, Hobson, Smart e Wright tornano ad essere giustificate E che la produtti dt~L del lavoro tldl'nomo debba essern superiore dal lato quantitativo risulta dalla circostanza che esso in generale in quelle industrie nelle quali viene adoperato in concorrenza coll_'altro sesso iu generale lavora un'ora e mezza a,! giorno in più della donna. Le distinzioni tra lavoro a cottimo e lavoro a giornata confermano questa maggiore produttività q11a11titativa del lavoro maschile (1). . Se il lnvoro della, donna seml,ra ug~iale a quello dell'uo1uo, ciò deriva da un'illusione. « Noi siamo abitua,ti. « dice la signora Webb, conferlllando i risultati del Al solito! ~"'.lln Chiua s'impiccano ladruncoli e si decorano i~ladron i. (Ulk:Cli Ilerliuo) « marito, 11, vedere nelle e-lass1 medie ~uomini e donne « impegnati in identici lavori, co111einsegnanti, giorna- « listi, autori, l)ittori, scultori, comedianti. cantori, mn- " sici, medici, ecc. in guisa che quasi iuevif.abilmente « sia,mo condotti a ritenere che le cose procedano nello « stesso modo nel lavoro manuale o nf'lle industrio « manufatturiere. l\Ia ciò si verifica ben raranl°ente. <I Quasi in nove decimi dei casi nel campo industriale « non c'è r.0110orrenza tra uomini e donne: gli nomini a faono una cosa e le donue ne fanno un'altra. Ed an- « che in quelle industrie che complessivameuto adope- " rano uomini e donne, i due sessi vengono impiegati « in sub-occupazioni e in processi nettamente distinti ». Ora quaudo uomini e doune non sono occupati nello stesso iùeutico hworo, rimunerato in identico modo (a cottim.o o a giornata) -non è, possibile la comparazione esatta sulla efficienza quantitativa llel lavoro stesso. .. " •· Riesce quindi assai difficile riassumere fatti tanto diYersi in conclusioni generali; e non sono possiùili che le segneuti: 1° Xella maggior parte delle industrie che impil'• g,u10 uomini o donne, la concorrenza nello stesso genere di lavoro non è estesa. Eccezioni alla regola di hanno nell'industrie tessili, nelle rnanifattnre di tabacco, nella calzoleria, nel commercio dei tessuti cli cotone.

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