Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 22 - 30 novembre 1900

RlVISTA POPOLARE Dl POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCTALl ((_ per cui la nostra emigrazione è anche oggi tenutal « tn così poca considerazione negli Stati Uniti. A ciò' « devesi principalmente il lento, lentissimo assimi- « milarsi dei costumi e delle civiltà di questo 1aese 1 « da parte dei nostri connazionali, nonché que loro' « bisogno di appartarsi dal ceto civile americano e « di vivere a guisa di tribù, in quartieri che ricor- « dano da vicino quelli dei cinesi, dove l'igiene, l'at- « mosfera morale e intellettuale sono così basse da << soffocare in germe ogni loro desiderio di emero-ere « e cli tentare altre vie; donde il confinamento gella << maggioranza di essi al piccone e alla pala, quando « non riescono a trovare migliore occupazione del « lustratore di scarpe, dello spazzino addetto alla « n~ttezza pubblica, del suonatore di organo e via " J1cendo. Per sottrarre la parta più incolta e ro'lza « della nostra emigrazione a queste stagnanti e me- « fitiche condiziom, occorrerebbero speciali aiuti e « provvedimenti, che la nostra colonia non è mai « riuscita a concretare, almeno in modo stabile, ap- « punto per gli elementi indocili e refrattari a quello « spirito di associazione, iniziativa e solidarietà, che « nella colonia tedesca e irlandese ha prodotto, come « è noto, cose meravigliose in fatto di beneficenza, « istruzione e colonizzazione». Devo aggiungere un commento a questo brano eloquente del rapporto di un benemerito funzionario dello Stato? Davvero che guasterebbe ! Il Militarismoe le Finanzein Germania Il Faraone delle Finanze prussiane vede con terrore ciò che ò_direntata la prosperità nazionale. [(Klaclclcraclcitsch di Berlino); Mi limiterò a ra~comandarne la lettura ai megalomani, agli incoscienti, ai disonesti' ·che non vedono, o non comprendono, qual'è la maggiore vergogna d'Italia, e che non si avvedono che tale vergogna ci disonora in casa e ci mette alla gogna all'estero. Dott. N,1POLEONE COLAJANNI. Deputato al Parlamento. L'INGHILTERRIMAFERlALE I. Chi pensi di trova.re più la vecchia Inghilterra, l'Inghilterra liberale cli Cobden, l'Inghilterra umanitaria di Bright, l'Inghilterra, « antimperiale D cli Gladstone deve provare nna strana impressione quando lta passato la Manica. Senza dubbio il reo-ime dogn,nale è ancora basato sul libero sc,tmbio ; le libertà dei cittadini sono largamente garantite e le leggi vigenti ora sono assai più radicali di quelle di un tempo. Ma ciò che è mutata è la coscienza nazionale. I fabbricanti, che avevano un temJ)O la suprema.zia incontestata della produzione, si arrestano o retrocedono sotto il peso della concorrenza; i commercianti, fedeli allo spirito di roiitine, non sono più i fieri mercanti, che tentrwano ogni giorno nuove vie. La ricchezza stessa ha dato, insieme alle abitudini di prosperit,ì, una insofferenza della lotta, il desiderio uon già di far meglio ,legli avversari, ma di abbatterli, anzi di eliminarli. Ma è cambiato sopra tutto il pubblico ; la grande massa è BibliotecaGinoBianco l éli.vei1t,ata imJ)erialista. Tntti i. g..iornali che hanno la più g_rande d1ffus1011e,sono imperiaJisti: è imperialista lo ~tcincl!ircl, così lotto nelle classi ricclle ed è imperialista ti Dr1.ily Mail, che ha una tiratura assai superiore a quella di tutti i giornali di Roma, di Milano di Torino ; e di ~a poli uniti assieme e che parla. ai sentimenti piì1 volgari e si rivolge allo classi meno colte. 'l E i liberali i . La Camera dei comuni non ha oramai dei veri socialisti. Il socialismo in Inghilterra non ha avuto fortuna: o Sidnes Webb, che è il maggiore scrittore socialista è ,tnch'egli sostenitore del programma imperiale e vuile un gran~le commercio, difeso da armi potenti, in un impero solidamente unito. I 11ochirappresentanti operai nella Camera dei comuni non banno in nossuu modo tendenze rivoluzionarie. - L'Inghilterra,ìl Transvaale l'India. India: li sacco pi,', grosso,lè per me 'I John Bull: No, mia cara: il primo prossimo ò se Rtesso: e i miei figli vengono prima di voi! (Moonshine di Londra) (.:Siallude alla sotloscrizione di Mansion House che ha raggiunto un milione di sterline per i guerrieri del Transwaal mentre è appena un terzo quella per la fame nell'India. In quanto al partito liberale si può dire oramai che esso non sia se non un mucchio di gloriose rovine. Dopo la morte di Gladstone, il partito liberale non ha, troYato modo di orientarsi: le intelligenze più vive lo hanno abbandouato e coloro stessi che vi appartengono si fanno quasi un dovere di dichiarare ·che non è più il caso rli parlare di un grande partito liberale. Lord Hoseberry, che è stato .finora il capo riconosciuto e stimato, alla prova, degli affari si è rivelato uno scettico molto amabile : nn elegante scettico per cui il governo era un distrazione, come le corse. Una distrazione forse un po' laboriosa e che egli non ha tenuto a conservare. Lord Roseberry avea nella sua giovinezza, dicono i suoi amici, tre desideri: voleva sposare la più ricca fanciulla, voleva avere il cavallo più vincitore nelle corse e voleva infine essere premier di un ministero. E bene: egli ha sposato una Rotschild, ha visto il suo cavallo batter tutti gli altri ed è stato a capo dell'ultimo governo liberale. Perchè dovrebbe desiderare ancora qualche altra cosa~ Degli altri liberali non è nè meno il caso di parlare: il figlio cli Gladstone piega sotto il pes11 del nome paterno. Leculer del partito è il signor Cam11bell Bannernu1nn: ma i suoi seguaci, aggiungono subito, qua11do parlano di lui, che egli è persona assai dabbene e parlamentare molto st.imabile, poichè segue le migliori tradizioni: ma nessuno fa lodo eccessiva della sua intelligenza e delle sue qualità politiche. Il partito liberale, che ha avuto i più grandi conimoners, ora non ha che parlamentari di mediocre valore. E d'altra parte co11servatori e unionisti non hanno che un uomo il quale sonasta tutti per la violenza della sua passione e per la sua audacia di combattente: sir Joseph Cltamberlain, Joe, come ama di dire la folla, con. un nomignolo pieno di irrispettosità e di tenerezza.

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