Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 22 - 30 novembre 1900

RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI cli vista commercialo. Essa lotta ancora con Yantaggio, ma soltanto percl1è produce cli piì1 e vende a piì1 buon mercato. 1 mercati esotici non 1:t toglieranno dagli imbarazzi. La sua unica ùncora cli salvrzza è nella dimin11zione degli armament.i che avrà 1wr risultato di far climi• nuirc il l)rotezionismo, in modo che i popoli possano consumare cli pii1. La Germania ha avuto <!egli anni di prosperitn, ma i suoi risparmi si sono conYertiti iu armi, in fo1·tezze e in corazze inutili. La chiamata ~otto le armi di tutta la l)opolazione civile avrà luogo nell'istesso tempo della, chiusurn delle comunicazioni, della diminuzione delle i111portr1zionie d'esportazione, come dcll'ass.-nza della dolllanda per tutti i generi non cli prima necessiti\. La mancanza del lavoro avvcrri1 nelle prodncie ove la maggiornuza è socialista, e la fame finirà col saccheggio delle case dei proprietari fondiari ai qnali la massa att,rilmiscc la responsabilità dei diritt,i d'importazione sui grani. La maggior parte dei proveuti del fisco gurmanico provengono dalle dogane, ma queste non daranno qnasi niente Sui 15 miliardi di fon(li stranieri che la Germania possiede, non si pagheranno più i conpons, e il valore di tntte le alt.rn rendite ribasserò, per l'arresto dell'indnstria e con1111crcio,e sopratutto per il ribasso dell'argento causato dall'emissiono della carta moneta. Per pagare i libretti delle Casse di ris11armio, per provvedere alla Cassa pensioni, lo Stato dovrà iutant,, versare ingenti somme, mentre le spese di moùi-lizzazazioue importeranno 25 milioni al giorno, e 50, secondo le esperienze del Transvaal. L'unica risorsa san\ allora la stampa degli assegnati. li benessere così vantato della popolazione tedesca, non è che una lustra. In realt.à: il 40 °r 0 della sua popolazione non possiede cli rendita che 197 il 54 °1 0 id. id. 27$ il 5 °10 id. id. 89fi I' l 0 1 0 id. i d. 2781 marchi all'anno (J) D )) )) Queste cose così 1ninaccia11ti per l'irn pero tedesco costituiscono dei pericoli più gravi per l'Italia e l'Austria. SJ)Criamo che questa coalizione contro il buon senso e l'avvenire dei popoli, finisca, come una corda troppo tesa, collo spezzarsi. La propaganda in favore del buon senso e del progresso finisce sempre col trionfare. L'opera civilizzi~- trice della conferenza dell'A_ja non è che ritardata. Il giorno che la Germania avrà veduto chiaro uell'avvenire noi assisteremo al trionfo definitivo 1lelle aspirazioui pacifiche dei pOJ)Oli. (Revue i/.esRcvnes - 15 no,·embre). Ecl. :f.'1•llichet: L'Europain China. - Gli tw,·erdmonti recenti in Lhina hanno colpito di sorpresa, l'Europa, ma molto a torto, perchè tutte le persone che si occupano o si preoccupano della situazione generale del mondo, presentivano per lo meno il pericolo che covava in quella immensa agglomerazione di uomini, e che non J)Oteva a me11O,un giorno o l'altro, cli scoppiare. Pcrchè la China, la cni civiltit è la piì1 antica del mondo, abbia rotto l'uso del rispetto agli ambasciatori, bisogna che vi sia stata spinta cla uno stato di esasperazione profonda. Si è attribuito alle missioni cristiane in China le responsabilità delle passi on i che si sono scatenate, ma il rimprovero non è fondato. La China nou ha una religione ufficiale: il governo non si occt!pa della religione dei suoi sudditi; al di fuori delle credenze generali tre grandi religioni - il buddismo, il maomettismo, il taoismo - hanno potuto propagarsi e trovare dei numerosi aderenti, e anche uu miscuglio delle tre, non esclusa l'idolatria. Il Chinese non è veramente religioso: la vita interiore lo lascia indifferente, non ha niente che l'attiri verso l'ideale; la sua anima e la sua esistenza sono egualmente terra terra, votate ali' ora presente. In questo ambiente, il cristianesimo è penetrato senza suscitare opposizione, come una superstizione 11uova da aggiungere a tutte le altre. Le missioni cattoliche datano rial tredicesimo secolo. Quando Marco Polo fece il suo famoso viaggio in China, trovò (1) li marco vale L. 1,23. BibliotecaGinoBianco un vescovo cattolico a Pechino. Il cattolicesimo vi ha esistito a traverso i secoli senza fare grandi progr<1ssi, poichè i snoi aderenti non so11O,ncm111eno oggi, più cli un Fmilione. ,.Le missioni protestanti sono più 111Oclerac: datano d,1i primi anni di questo secolo, ma anche esse hauuo raggiunto con 2500 missionari appena 4 O000 proseliti. E J'inditforenza, in conclusione, escluse l'ostilitù: fincltè, però, le missioui cattoliche, protette dalla Francia, non div1-muero iuvado11ti. Riguardo alle riforme interne due tendenze si erano fatte poco a poco strada in Cbina. Da urrn parte vi era la giovino China, guadagnata alle icleo europee e desiderosa di trasformar l'impero come era st:1to trasformato il Gia,pponu. I seguaci cli qne~te idee el'ano riusciti a circondare l'imperatore o a persuaderlo dei vantaggi e della 11ecessità di riforme profonde; ma l'imperatore avendo voluto precipitare nelle riforme liberali entrò in scena la tendenza 11vversa. Questa tendenza è rappreseutata dal partito dei mnndchoii che domina la Cltiua da 250 anni, e nelle mani del quale si trova la potenza effettiva con a capo l'imperatrice reggente, una donna cattivissima. rna, cli nn'abilit:'t e cli una energia in con testn.ùil i. Allora la reazione divenne padrona di tutto, e la politica delle potenze vem1c a dar corpo all'oilio contro gli stranieri, che covava. tra il popolo. L'attacco delle legazioni strnnierc ha sollevato, aragione, dappertutto una profonda indignazione, ma non bisogua dimentica.re rhc, dal punto cli vista, morale, esso, in confronto, non è peggiore clell'estorsioni praticate dalla Germania e cl;1,llaHussia iu virti'1 del diritto elci piì1 forte, tanto piì1 se si consideri che un uomo o un popolo sono tanto piì1 colpevoli quanto più sono illuminati. T Chiuesi sono stati sempre al di fuori del diritto internazioualt1; per obbligarli a sottomettervisi: la vera, la sola maniera sarebbe stat,'1, cli osservarlo a loro riguardo, cli tener presente il grancle precetto che è la base di ogni vera moralità, cioè di 11011 fare ai;li altri ciò che 11011 si vuole ci sia fatto; o meglio 11,ncora: fare agli altri ciò che si vorrebbe ricevere. La situazione si ?I schiarita col trattato tra ~l'Inghilterra e la Germania in cui le potenze si impegnano reciprocamente, non solo cli non prolìtta,re dei disordini presenti per ottenere dei vantaggi territoriali, ma cli impllclin:i che altre potenze lo facciano per conto loro. È un sollievo per tutti, ma tutte le difficolt,\ non sono vinte, tante esse sono. Il governo dell'imperatrice reggente è catti ,-o ed impotente al tempo stesso, e l'Europa uou ha n.lcnn iuteresse nè alcun dovere cli rimetterlo in piedi, tanto più che i Chin,isi non ne vogliono sapere. Si lascino dunque faro, cercando clidirigerli e aiutarli in questo tentativo di emancipazione, perchè facendolo disinteressatamente, l'Europa si sar,\ acquistata dei t,itoli alla riconoscenza del nuovo goYerno, e avrà assicurata la Slht influenza per ht rigenerazione d'immenso popolazioni oggi sottomesse a 1111 orrido dispotismo, e non avrà che da guadagnarci. (Bibliotheqiie Universelle et_Beime Snisse - l'iovembre). Willinm Stecid: La follia di Londra(1). -- I Greci cli Maratona che arrestarono le orclc persiane o i combattenti di Morgarten e cli Sempach, che fondarono la libertà dell'Elvezia contro gli Ansburgo, non avrebbero avuto le accoglienze dei battaglioui della City; nou le avrebbe avute ìVellingtou, che gl'iuglesi considerano come il vincitore del moutlo. I volontari cli ritorno da una guerra non solo iuglorio~a, ma anche disonorevole, furono deificati come se avessern tutte le virtù di Gesì1 Cristo e tutto il geuio di Ginlio Cesare! (J) Vviliam 8tead, il valoroso direttore della Review of rewievs consacra buona parte del primo articolo (che è !"ordinaria rubrica col titolo: Il progresso del mondo) alle accoglienze che Londra ha fatto ai -volontari delta Cit!f di ritorno dalla guerra del TransHal. Nelle sue parole c'è tutta !"amarezza e tutta l'indignazione di un uomo onesto e di un sincero democratico, che vede incamminata la patria sua sulla via della perdizione. I paragoni che egli fa per stigmatizzare la follia dell"imperialismo in Italia, riuscirebbero troppo crudi. Ad ogni modo egli IÌcorda che lo stesso Daily Mail, il giornale popolare che più di tutti gli altri ha contribuito a creare l'ubbriacatura indecentedell'oggi, è rimasto scandalizzatodello spettacolo che ha offerto Londra.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==