Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 22 - 30 novembre 1900

432 n,:vrSTri POPOLARE D! POLITICA LETTERE E SCfENZE SOCIALI e marine, che muovono verso l'occidente e che la terra respinge verso l'oriente; altri canali metteranno in comunicazione col mare i grandi laghi del- ]'America; un grande sistema di ferrovie del Su(} America arriverà allo Stretto di Behring, e di là passerà alla costa orientale della Siberia e attraverso la Cina, il Siam, Burmah, l'India, la Persia, l'Arabia, oltrepassando le Piramidi cli Egitto arriverà alla punta estrema dell'Africa; e le diramazioni di questa ferrovia penetreranno nelle parti abitabili di ogni continente mettendo gli uomini cli tutti i climi e tutte le nazioni in costante comunicazione le une colle altre per facilitare gli scambi cli tutti gli oggetti, che servono alle comodità della vita. Dal '' Carnet,, d'un curioso Parigi - E,posi;ione 1-nircrsctle del 1900· lllarzo Finalmente, le fontane non saranno più ghiacciate, il cielo ci sorriderà, meno grigio del solito, e il fango, sempre nero, non ci schizzerà più sul viso. La primavera arriva ... almeno così annunzia il calei'iclario, ed anche il sole, che oggi risplende tra le nuvole di acciaio e rischiara la grande città, ancora umida per la pioggia recente, sembra ci voglia confermare la lieta novella. Tutti gli stornelli agili e sonanti del nostro· mezzogiorno incantatore, tutti i canti e le poesie del :;ole. infiorati dalle visioni azzurrine del nostro mare e dalle dolcezze vibranti del nostro cielo, mi risuonavano nell'animo. Ho passeggiato, cosi, nella giornata soleggiata tant0 .soavemente, lungo i giardini delle Tuileries ... Uno degli spettacoli più belli che pr0senti oggi Parigi. In lontananza, tutta sfavillante, la torre Eiffel, alta e diritta come lo stelo di un fiore crigante, - e più vicino, velati da una sottile garza ~i nebbia rosea, i lavori dell'Esposizione, profilanti sull'orizzonte le loro magiche linee: sono mille guglie, mille cupole, mille bandiere che disegnano sul cielo un trionfale merletto a frangie fantastiche. Là, i colonnati bianchi degli Invalidi che raccoglieranno i prodotti delle industrie provenienti dal mondo intiero, - più lungi il Campo di Marte, somigliante a un lago verdissimo e profondo di verzura che fiorirà a mille colori sotto il bacio del sole, circondato dai padiglioni, dai kioski, dai colonnati bianchissimi ove si aduneranno i prodotti delle miniere, i miracoli dell'elettricità, le produzioni dell'ingegno - l'anima intellettuale del mondo- intiero. Dal!' altro canto, il Vieux Paris, - resurrezione di un epoca che fu, costeggia lutto il fiume e innalza. tra i rami degli alberi e il poh·iscolo doralo dell'atmosfera, i suoi teUi meclioYali rossi e celesti, le sue torri brune, i suoi comignoli arditi : - tutta un'epopea di marmo e di pietra che ci ricorda Enrico IV e Luigi XIV, i cavalieri e le dame, gli amori e le guerre del tempo antico. Da lontano, il paesaggio ha l'aria di una città costruita dalle dita di una fata: le arcate candidissime si stendono verso il cielo colorato a tinte dissimili e vivaci. Yi sono cupole grigie come l'acciaio, guglie azzurre come l'opale, pennoni rossi e scintillanti come il rubino. Rosoni d'oro, d'argento. verdi, violetti, rosati, d'ogni parte, e su, in alto, sorridente a questa festa del lavoro e dell'arte, il cielo grande e sterminato, palpitante - per il primo sole, - il sole della primavera! BibliotecaGinoBianco Aprile La grande porla monumentale cieli' Esposizione sulla Piazza della Concordia, - è dunque finita. Parigi ha voluto offrire il simbolo meraviglioso e parlante di sè stessa al mondo intiero che verra a visitare le sue mostre di arti e di industrie. Essa ha posto in vetta all'arco di trionfo che forma la porta monumentale della sua Esposizione, una statua grande e bella dalla linea ardita e piena di movimento, che tende le braccia: quasi aprendole ad un magico infinito che le si schiuda dinanzi. e che sembra convitare le genti venute d'ogni parte. Quella statua rappresenta una donna di squisita bellezza, ricoperta di Yelluti, cli oro e di gemme. Essa guarda arditamente di fronte a sè e rappresenta la Parisienne, - la parigina - che, seducendo, offre sè stessa al mondo intiero. Hanno gridato molti contro questa Pa,,isienne e contro il simbolo che rappresentava;- - si parlò persino di abbattere la statua per ordine di non so quale ministero, il quale non avrebbe mai permesso che al mondo intiero Parigi offrisse questa audace provocazione di piacere: ma la Parisienne trionfò ed essa è rimasta sull'alto della grande porta a com·itare i popoli al b_anchctto della gioia. Il simbolo è, forse, cinico, ma è profondamente vero. Parigi è la grande apoteosi del piacere e delle donne. Pariai è la magia di mille profumi femminili, è l'incanto di mille riflessi biondi o corvini, di bei capelli e di occhi profondi. Essa ha qualche cosa di Frine e di Saffo insieme, - l'audacia dell'una e la poesia dell'altro. Pa1·igi è la grande apoteosi di quel grande poema che è la donna. Parigi è grande per la sua civiltà, per le sue scienze, per i doni più fiorenti del progresso che 0lfrc al mondo intiero con regale signnrililà, - ma Parigi è bella, sopra ogni cosa, perchò al suo convito offerto al mondo, si spezza il pane della bellezza e della voluttà. La donna. ricca o pnvcra, vestita di broccato o di mussolina. coperta di brillanti o priva di gemme:-- ecco la canzone cli Parigi, - e la canzone più bella; ecco perché l'artista ha voluto porre sulla trionfale porla per la quale si entra all'Esposizione, l'apoteosi della Parigina, rappresentata col viso e lo sguardn sorridenti, le braccia aperte, in atteggiamento sognante. 11 viso della statua è quello di una delle più splendide eoeotles che ingemmano, la sera, ilpromenoir del Casino de Prtris, o, la notte, il bar clell'OlJ1mpia: - l'idea fu audace, e se il simbolo della Parisienne è realmente troppo cinico, - è, però, assai vero, dolorosamente vero, e ciò gli dà - secondo mc - il diritto alla Yita. A1n·ile 11 popolo di Francia celebra oggi la sua festa, o meglio, la sua apoteosi. Ila convitato le nazioni del mondo intiero ccl apre loro le porte di questa meravigliosa città, ancora in costruzione, che è l'Esposizione. Citta sognata da un artista di genio e da una fata incantata. Essa si innalza, tutta biancheggiante, con le :sue guglie filanti, i suoi pennoni audaci, le sue torri ardite e sottili, - e appone come un largo panorama cli citta incantata ricca cli mille e lllillc minareti che si profilano sulla trasparenza del cicl0 turchino Yclato cli rosa. E Parigi intiera si è riversata lungo i viali dei Champs Elysécs, lungo i giardini delle Tuileries, lungo le fiorite rive della Senna, sotto le alberate del Trocadero e dell'Alhambra per godere questo trionfale spettacolo della sua gloria : la Esposizione. I viali e le alberate sentono giù la primavera e si costellano cli fioriture profumate, - il cielo sente l'aprile e si inarca, nell'alto, più azzurro e più tiepido: la folla si agita, e si compiace dell'infinito

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