Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 21 - 15 novembre 1900

Il!V!STA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI pari cou noi. Ln Rivistci popo/circ, che aYeva visto l'importanza colossale di questo problema, qun,nclo :1ltri neppure l'in tra ,·ede,n,110, e clte :1vev,t pubblicato perciò nel suo prin,o n nuo di vita ll (,illùn~11to del sistcin,i 'inclustrialo del Krovotkine, oggi ·può dare nna conferma luminosa .. doc1;1mentatri ~lalle cifre, di ciò cbc appena era sbozzato cio11ue a.nm or sono. I uostri amici lettori, inolt.re, vedranno come sau no rngiona.re, scrh·ere e mauegginre i documenti stati,;tici gli nomini delb razza gialla, che certi pseudo scienziati si ostinano a considerare come inferiori a noi. Aggiungiamo, anzi, che dalla parte dell'articolo dell'Olrnma che riassumiamo. non potranno rilevare tutta la vio-'oria tutta la sem1Jlicità e la chiarezza non iscompa';;.nat~ da eleganza - dell'argomentazione dell'ex p1imo ministro del Giappone. Il Giappone, dopo h rivoluzione del 1868 che abolì il feudalismo, adottò il libero scambio senza conoscerlo e senrn il concorso della sua volontù, ma solo perchè cosl piacque alle potenze estero. Del libero scRmbio, però, non ba da pentirsi guarrlando ,tilo s,·ilnppo rlel suo commercio come risulta da questi cfati: 1868 1898 Commercio di Esporta,;ione 15,553,4ì2,870 16:i,753,ì52,880 .linportacione l0,693,071,790 277,502, l 5o,5IO Commercio 'l'otalc in yen 2G,246,544,660 -143,255,909,390. Bisogna vedere con quanta precisione - quale raramente ~i riscontra in uno scrittore siiperiorc europeo l'Okuma descrive la trasformazione dei bisogni clel Giappone e dei mezzi per soddisfarli, e bisogna cono- ~cere quale e quante siano state l'attività e l'intelligenza del governo nel promuovere il rinnovamento cli quel regno dell'estremo Oriente. Il governo infatti orgauizzò e rlifft1so le scuole all'intoruo e mandò molti suoi figli a studiare ecl a perfezio11arsi all'estero in ogni ramo dello scibile e clell'attivit:ì economica; incoraggiò ogni sorta cl'inclnstria e favorì l'uso delle macchine; ogni nuova industria. ad esempio qnella ,lella carta, ne provocò delle altre éom· plementari o indispensabili. Stabilì la Banca cli Jokobama, e costrusse la prima ferrovia Tokio-Jokobama. Natnralmente, cl,u·ante i primi dieci anni, qnando tutto era da innovare e c'era, cla _provvedere specialllìente alla trasformitzione dell'armamento con elcmeuti cbe non esistevano nel paese, e che si dovevano ritirare dal di fuori, il Giappone esportò materie prime ed importò manufatti; l'ammontare dei quali mostrò la ten- ~lenza a crescere. :.\fa il governo prese delle misure per rnfrenare questa tendenza, e gli effetti <lei suoi sforzi divennero visibili nei dieci auui successivi, in guisa r-he ora il Giappone importa molte materio primo cito trasforma in casa propria e riesporta. Quei giovani - dice il conte Okuma - i quali a,evano stucli:1to le differenti branche della scienz,t, o iu casa propria o all'estero, furono chia,mtiti a fare l'applicazione pratica dell'istruzione ricevuta. Imitando l'esempio del-governo il capitRlismo cominciò acl apprczzn,re i v,wtaggi <lel sistcmri industriale europeo. La ricchezza e l'intelligenza unite esercitarono la, loro capacibì nel nuovo campo dell'atti, 7 ità industriale. Lasciate all'iniziati ,a individuale, come organizzaziou i private fecero la loro apparizione, le une dopo l'altre, le compagnie ferroviarie, le società minerarie, le fabbriche di cotone, di carte o cli altri generi. I produttori e rnanufattori indigeni così a poco a poco furono in condizione cli pron·odere, in parte almeno, ai bisogni del nuoyo Giappone. L'ago-instamento delle istituzioni indnstriali al nuovo ordine di cose fo un fatto compiuto ed una delle pit1 grandi rivoluzioni inllnstrìali uelht storia del genere nmano fo compiuta così in un tempo relati , 7amente hre,·e. Fra le rnauifattnrc da poco stabilite nel Giappone faclliamo menzione di quella degli 7,0]fa,nelli. Pri111aera rn nso generalmente la, pietra focaia; ma appena introtlotti gli zolfanelli comi11ciaro110 ,ul essere usati anche nei pii1 remoti villaggi. Subito gli uomini di affari vi- <lero i vantaggi che potevano tn,rsi cla tale industria, e ~orsero ,·ariù fabbriche che, nonostante lo primo clifticolt,ì, ~i sono sviluppa,te ccl hanno giit scac~iato tlal BibliotecaGinoBianco Giappone i fiammiferi fabbricati in Europa. Xon solo - ma quelli giapponesi sono giù, vittoriosi nella concor~ r~nza sni mercati della Cina, della Corea, della Siberia, ~li Hong-Kong, cli Singapore, dell'India inglese e delle isole del Sn<l nel Paciftco, cosiccltè oggi se ne esportano per nn ,·alore annuale cli 7,000,000 di yen (1). Uguale 1ncren:1cnto si è avuto in altre industrie come si può rilevare dalb seguente tavola. ' P1·odotti 111,inìfatturati esportati 1lal Giappone (in migliairt di yen). 1889 J 897 l 898 'I'essuti di cotone Filo cli cotone Trecce cli paglia Ombrelli 143 14G 26 2,6Ul 20.105 :;;981 687 ecc. UDa delle industrie, che si è sviluppata maggiormente, è qnelb della Jilatura del cotone. Veuti anni fa esistevano soltaDto due colouifici con 20,000 fusi ognuno; adesso vi sono 1,300,000 fusi che provvedono al mercato interno ed esportano per 20,000,000 di yeu in Cina. Così si dica cli molte altre industrie. Intanto le idee protezioniste degli Stati Uniti si sono fatte strada nel Giappone, e già vi è citi sostiene che l'industria giappouese non si svilupperà completamente se non qnnndo sanì. protetta. _Le importazioni e le esport.azioni, dal 1868 in poi, poco più o poco meno, si sono raddoppiate ,)gni dieci anni; però è un fatto note,·ole che la importazione delle materie prime sia stata più forte di qt1ella dei prodotti manifatturnti, come si può rilc,·are da questa tavola. 1867 1877 1887 rnou Importazione in Yen. Cotone Lane Manifatturato. Grezzo Manifatturate. 2,542,979 1,657,454 O su ,804 4,502,838 O 3,391,939 9,149.16(ì !5,1~2,513 9,402,037 67, 174,0JO l:-.1,072,432 Grezze i i 445,200 4,917,763 Ciò prova il grande sviluppo di queste due industrie, che a noi sembra meraviglioso e che ci sembra che escluda il bisogno della protezione. Il Giappone lrn bisogno di uomini intelligenti e di esperienza prati<Ja -':l 11011 di protezione. • Si rifletta inoltre che lo sviluppo delle manifatturn ha bisogno di un sistema bancario, cli un sistema di as··icurazione e dei mezzi di trasporto. Le quali cose esigono nna speciale eclncazioue ccl esperienza, negli uomini che vi sono impiegati; e i capitalisti e produttori giapponesi li ricercano. li numero è scarso per la clomanda, ed il governo deve promovere l'istruzione per aumentarlo, senza lasciarsi sedurre dall'esempio degli Sbtti Uniti, la cui ricchezza viene attribuita al protezionismo. ~Ia se anche fosse vero che la protezione sia stat,, la causa delle grntuh' prosperità degli Stati Uniti, da ciò non cloriYerebbe che la protezione necessariamente dovrebbe giovare al Giappone. La maggiore ditforenza tra il Giappone e gli Stati Uniti deri,·a da questa circostrmza: la superficie del Gi,tppone è appena la Yentesima parte di quella degli Stati Uniti, i1tta11to ha la enorme popolazione cli quarantacinque milioni. Negli Stiiti Uniti :a vasta estensione della terra di cni si dispone rende Yantaggiosa l'esportazione delle materie primo a preferenza delle manifatturnte. È inverso il caso del Giappone. Xegli Stati Uuiti il paese è giovane ed il popolo è vecchio; noi Giappone, vice,·ersa, il paese è vecchio od il popolo è g-ioYane. Perciò ,il Giappone si adatta il regi111e clelht libertù, che favorendo l'eRporhuione dei suoi iuannfatti gli cousentin't di pagai-e i s11oi debiti, rinvigorir,\ la sua vita nazionale, od imbevuto dolio spirito mo<lerno potrà tenere con onore o distinzione il suo posto, in pace e in gnerra, trn le nazioni occidentali. (1) L"yen equivale a L. 2,58. Chi ;;;pcdiscc Lire Quindici alla nostra Amministrn.;r,ionc, riCc\·erà, fra,nca. cli porto, una collezione coinpletci rlclia Rivista Popolare (1893-96) diretta da Antonio Fratti.

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