Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 21 - 15 novembre 1900

il/VISTA POPOLAR/•,' DI POLITICA Ll•.'TTHRJ•,' t,· SCIENZt,· SOCIALI vace - perchè la boule clc neige rli H. Taine batta alla porta del Parlamento e l'a,pra o l'abbatta. Il che nou si consegue con uua sterile afl:'ermazioue del principio astratto che noi siamo republicani; ma con una propaganda costaute ed un'azione gagliarda - oudo il principio si trasformi in un bisoguo psicologico e scaldi i cuori: come fiamma del sentimento cli nn popolo clit, non tollera vit'1 indugio al rico11oscimeu1·,o <1ovei·oso cli uu diritto suo fondamentale. Questa la pratica vern. Ne' paesi pitt evolut,i di Enropa,- e dovo fresco alita, lo spirito della politica, democrntica conte1uporanca, il diritto alla scheda assorge - come ora nel llelgio, por impulso vigoroso de' socia.listi capitanati dal Vaudervelde, dal Denis, dal De Fnisseaux: e altri - a' piuuacoli di una grande ba,ttaglia civile nazionale. (1) Ed il substituer dans voti-e d6cret à ces mots: le co~·ps législatif, ceux-•ci : le pouvoii· législati/; et définir celte expression en l'appellante un acte de l'Assemblée natiQnale, sanctionné par le roi, nous sommes d'accord >l. ( Choix de Rappm·ts, Opinions et Discours. prononcés à la Tribune Nationale clepuis 1789 ju,qu'à ce jour: T. II, pag. 31!); Pai·is, 1818). Secondo il Barnave, il diritto della pace e della guerra ern devoluto all'assemblea nazionale : s,!condo il M irnbeau. al potere legislativo. Ecco tutta la dilfernnza. Il Mirabeau pose così la quistiooe: - « Faut-il déléguer àu roi l"exercice d,1 droit de faire la paix et la guerre, ou doit-on l"attribue1· au corps législatif? C'est ainsi, messieurs, c'cst avec cettc alternative qu'on a jusqu'à présent énoncé la question, et j'avoue que cette manière de la poser la rendrait insolulile pout· moi. meme. Je ne crois pas qu'on puisse, sansanéanlin.la constitution, déléguer au roi l'exercice du droit cle (aire la paix ou la guerre; je ne crois pas non plus qu'on puisse attribuer exclusivement ce droit au corpi législatif sahs nous préparer des dangers d'une autre nature. et non moins redonlablei, Mais sommes-nous forcés de faire un choix exclusif? ( Ibid .. pag. 277) D. Se i poteri dello Stato devono concorrere tutti alla espressione della volontà generale. non si può ad alcuno di essi conferire la delegazione assoluta ed esclmiva nell'esercizio solenne di quel diritto sovrano. Barnave disse che ciò era eontrario ai principii, e il Mirabeau rispose: - « Quelle est la question, la véritable q uestion qui nous agite 1 Parlez nettement: les deux délégués de la nation doivent-ils concourir ou non à l'exp;·ession cle la volonté r;énérale? S'ils doivent y concourir, peut-on donnei· à l'un cl'eux une délégation exclusive dans l' exercice du di·oit cle la p?.ix et de la guerre?» (fbid. pag. 322). I•: quando il Barnave obiettò che l'articolo del Decreto - nel quale si dichiarava che il diritto della pace e della guerra appartiene alla Nazione - ern inutile, il Mirabeau rispose: -· « Pouquoi donc inutile 1 Nous n'avons pas délégué la royauté; nous l'avons reconnue en quelque sorte comme préexistante à notre constitution: or. puisqu' on a soutenu dans cette Assemblde • que le droit de {aire la paio:; et la guerre est inhérent à la royauté, puisqu' o-n a prétendu que nous n'avions pas méme la faculté cle le déléguer, j' ai dit énoncer clans mon llécret que le droit de la paix et de la gue>Te appartient à la nation ii. (lbid., pag. 322). - Il Decreto, proposto dal Mirabeau, suonava cosi : - « Le droit de faire la guerre et la paix APPARTlE:-IT ,ì. LA NATION.L'exercice de ce droit sera délégué concurremment AU CORPSLl'!GISLATIF et au pouvoir exécuti( D. (/bid., pag 335). Fu, dunque, propugnatore di prerogaLiva regia il Mi,·abeau 1 Noo bisogna costruire il diritto pubblico e la storia nostra, o di altri, ed evocare il ricordo delle assemblee legislative straniere, a base di frasi fatte. li Pelleg1·ini, se non vuol leggere tutta la discussione, che durò sei giorni, de ll"Assemblea francese, vada a vedere nel Thie1·s il giudizio chiaro e preciso sul pugilato oratorio tra il Barnave e il ì\Iirabeau. « 1'oute la ditference - giudicò il Thiers - est clans LES)IO'l'~, car Mirabeau donne à l'Assemblée le droit ù"improuver la guerre et de requérir la paix, Barnave celui de déclarer !"une ou l"autre: mais, dans les deux cas, le vceu de l'assemblée était obligatoire, et l3ARl'iAYNEELUI DONNAl'Pl'ASPLUSQ.Ulò ~!1RABEAU i>. (Histoirede la Révolution Fran<;<lise: T. I. pag: 223; Paris, MDCCCXLI). - {I Crispi commise lo stesso errore del Pell('grini, nel 1891: ed io lo corressi, immediatamente (Atti parlamentari, iì marzo 1891, pag. 952-53). Et do hoc satis. (1) Leggo, mentre sto correggendo, che domenica in Bruxelles -- preceduta da 12 grandi meetings - i socialisti fecero una imponentissima dimostrazione per il suffragio universale. Il corteo si recò al Palazzo di Città e il Borgomastro Biblr~t~a~~eGi~~l31~~ac~izione a' pubblici poprinllipio dellaproporzionalit;'d Quoi::to priucipio profondamente etico e civile - mentre il Pellegrini lo dichiarav,i immaturo -• uell 'ora stessa, cercava appnnto, sovvert,eudo raclicalmente tutta rruauta fa Costitnzioue, pr.netrare su la scena politic1L dcll,L Svizzera nel Consiglio 1\:1zio11ale - coutro il sistema maggioritario e sotto la gramle bandiera della ginsfo:ia elettolare. E so nel Rc- _fcronclwn del 4 novembre non ha vinto, ha benRl raccolto 153.4;..19 voti contro 2;..16.558. E in Ginevra 420!J cont,ro ;J(-i7G.Pii1 del suffragio diretto al Consiglio federale, ch'è stato respinto con 243.712 voti contro 135.868. E i socialisti o i liberali dicono clic fra breve torneranno ùi uuovo all'assalto. La barzelletta, che definiva immaturo questo principio - ùa,l Mili colloc,1t,o tra' piìt grandi progrnssi che 1inora, si f<iauo l'att.i nella teoric<t e nelln prat'Ìc<t <lelGoverno - clirnonticava, come io feci osserva1:e al Congresso, I 'esperieur,a danese ùel 1855 e la legge del 29 dicembre 1 9!J- con la quale il principio è trionfato nel Belgio: se bene sul tro1rno spurio del Yoto plurale, del 11iccolo collegio, e dello scrntinio di lista, che ne hanuo deturpato la fisouornia, purn e genuina - non rammentav,1 che, mentre prin1a aelle ultime elezioni bHlghc, il Sonato si componeva, di 70 cattolici e ;31 libernli, i cattolici clopo scesern a, 58 o i liberali salirono a 43 - e la Camera de'Deputati, cl1e contava, 112 cattolici, 12libentli e 2; socialisti, ora ha 8~ llattolici, l democratico cristiano, :H libcmli o 32 ~ocialisti. L'amico Ghisleri, che stttdia llOll vero amore tuUi i problo111i politici della vita motlenm, mi seri veva (fa Lugano l'J I setteu1bre così: « Sarebbe una bcll,t cosa se il Congresso delibernsse il criterio <loll1trapprcsentan- .:a ])l'O))Ol';;ionalc;sa rebbi! UNA VITTORLA DELLA ~IOUEl{- N!T\ CONTIW lf. TIUDIZlO:-IAI.IS)IO et~.». E il 25 settembre ribatteva: « T,a l'iveiulillazioue al Parlameuto <'lei diritto cli vaco. gnerrn, ti'attctti, o il s1~0'rct_qiow1ive1·scilc con lct rappresc11tnn;ct propot·l!ionnle sono già DUEGltANDI l'ROPOSTE », ·soggiungendo che, come ?notivct.ione de' nostri propositi ili partito, non poco s,uebbc giovato, a 1listingnerci <lct' clemocr<tlici lc_qctlitctri, la dimostrai.ione storic:t e giuridica della ins110ioicn.:mstcttiutrin, por gli ostctcol i che pone <ilprogresso cvol1tth-o e nor niet le clcllc ist·it11 :ioni politiche clcl I'nesc ( I) Co. ì scrivono o parlano coloro che pensano e st11dia110: non i pappagalletti v:tnesi, che blaterano uo' Congressi di sapere, e non sanno: blaterano cli propag,intla, di organizzazione e di pm:tito, semia uua notizia chiarn e precisa dolio iclcc e clellc q1tistioni, sotto la cui lntndicl'II bisogna rnccogl icrsi, per agitarle e diffonderlo: .senza inton<lere cl1e un p.-i.rtito, il quale 110nsi aggruppi intorno ml un cvutcnntv itlea.Io, pcrtle financo il sign ifìcato suo lettera le e scienti li co nella storia filologica e politica del paeòo. llurko diceva: « Uu partito ò un:t riunione tli uomini collegaLi insieme per favo1·ire in comune coi loro sforzi il bene della nazione, inteso SF.CO:.'DOl'RlNCIPH, sn' 1_1ncilsiono tntti <l'ciccorclo "· Dunque, i principii - non nna tessern di conta,bilith o ll'iuscriziono - ,;0110 il fulcro ci.vile tle' parLiU poli1:ici 111odemi. ,\ht prevalse l:t tessern. La mosca tlel Giusti ronza \·a d'i ntol'llO : u, llOIUC Ld1,rn on<le ritleva Spinoza, incappata nella raguatola,, ~gan1uetbva comicament,o. E così noi vctlll11t1110orntol'i oloquenti, collie 11 Pau- ,;ini etl il 13:u•zilai, trepitlnrCI din;u1zi ad 11na minuscola, parte dell' as,;om ulea, iutolleraute di indagini coscienzioso e di. osperienze preziose: vedemmo spiriti illu111i11atio dav,·ero pratici, come il. Chiesi, riunnciare alla parola su le questioni fon1lamentali tli diritto JJOsitivo, collegate agli art. 58 o 2Z dell'etlitto alllertino, u sul problema della. rnalaria, uscito dalla sua peu1HL vigornu eou la irrn1liaziouc di uua grande e suprema ote1·i. L'agitazione si diftònde in tutto il Belgio. E' 'luesto accademismo teoi·ico o pratica -ve1·a ? (I) Vedo, con gran piacere, che la Libe1·tà di Ravenna - ove il sentimento republicano e genuino e gagliardo - ha l'avvisato ndle quistioni costitu.ionali un carattere repubUcano puro : dolente che non suino state discusse, anche per, chè presentate con argomenti chiari e nuovi.

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