RTVISTA POPOLAR/1,' Di POLlTICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI nella memomnda lotta ostrnzionistn, quaudo lanciava contro la reazione, monito e sfida nel tempo istesso, l'illlprescrittibile diritto alla Cost .... ~ Il tema, riportato in seno al nostro Congresso, rappresenta la CONTINUl'l'l cl '·1m proposito e d'ima tradizione. È bene che anche i giovani zelanti o impazienti, i quali, nella loro fretta di fare, s'a1·visano di segnare la ·• rotta,, al partito senza affrontare alcun problema di idee, (e in ciò ripetiamo amnionimenti concordi ilei nostri grandi maestri, timto clel Cattaneo, q1tanto cli Mnz.cini) sono la vera forza pro• pulsiva, il cu01rn e CEIWELLO cli un partito; mentre i Comitati, le sezioni, le tessere, le q1tote, i registri non ne sono che le mani e i piedi. Mani e piedi sono indispensabili per agire e camminare; ina se nel cervello v',, il buio, e se il cuore non p1tlsa, t1itto langue e si vii ruz- .colanclo ·ora n clrittct, ora a sinistra: co11w ebri, sen;;,i ·vedere dove si arrivct, SE ALLA META o ,\ D UN PltECIPIZIO D. E all'amico Schinetti - che or:, inneggia all' arte inimitabile in Pellegrini cli avventare atrocissime argu:;ie, ecl ha ragione - dirò che testè, al solo dubbio di un Agli O come, dunque, ha potuto l'amico Pellegrini, che è così acuto ecl arguto, strozzare la discussione su un ordine òel iriorno - per mezzo do! quale il Cougrcsso, proclarnauclo la necessit,\ Lli nuo Sta.tuto, che sia espressione sincera de.Ila suprema autorità nazionale, deliberava cli clestare nel popolo itnlirrno, con w1ci propiigand<i ·illuniinatn e le{lale, il sentimento del s1w cli1·itto alici leggo foncla1nentc1le e cosi itu.tiva clcllci vitci propria 'I * * * Qnesto difetto fondamentale di ottica politica turbò il suo giu1lizio i11torno all'importanza di uua solenne rivendicazione del diritto alla scheda popolare e della giustizia nella rnppresentanza l.-gislativa del Paese (l). Di corto, il Pellegrini sa meglio di me che - sfatata dalla scienza; la vecchia distinzione del dottrinarismo francese cli I-Iello, di Guizot e cli De Broglie trn' cl.idtt-i civili e politici - il suffragio popolare s'impone oramai. agli Stati piì1 refrnttllri al progresso della libertù,, - • • aI111Cl non tanto, secondo la giusta osservazione del Loraud, capo eminente del pa.rtito liberale nel Parla• mento belga, come 1111 dogma di metafisica politica - quanto come nn corollario logico e fatale nella consenso tacito nel dispregio degli nomini. vratici per le nostre fisime costituzionali e storiche, convenne meco apertamente che, soltanto per sottile ironia, mostrava di disinteressarsi elci le indaqini di storia e di diritto costituzioncile. V ironia, disse, ò la figura rettorica de' popoli che non si sentono liberi: ed io YOglio sperare che orn, anche per ironia, abbia scritto che lrt pratica trionfata nella seduta del 2 novembre al Cougresso non significa rinuncia alla traùizione intellett1rnle del Partito. Chiunqueprocurerà UN NUOVO ABBONATO evoluzione storica d<~l diritto cli suffragio. 11 che fu anche dimostrato nella polemica scirnt-ifica tra J. S. ?l[ill o A. Comte. E, in tal senso, avrebbe avuto ragione il.Pollogrini cli clirtl, con tn tti i pappagalli suoi, cl,e in 1111 congressorepublica11Oun'affermazione simigliante è vana. Egli ha bene osservato - 11imtnii al rapido mo,·imento ile' republicani, che da ogni angolo ,ntalia souo con Yenuti in Firenze, e con• riceuerà in dono, a scelta, una delle seguenti pubblicazioni del/'on. Dott. NAPOLEONCEOLAJANNI : 11.louvemenls sociaux en lttilie ; lt·e e sp,•opositi ,li Cesa,•e Lomb1·oso; Nel t•e11no tlell,, lllafiti ; Gli VOiei ,lei ltivot•o ; La G,·ande D'accordo. Ma non istava qui la quistione. La quistioneor:1, non di fareun accademismo politico ed orata• rio,ma rli indurre ilCongresso, come suonaYa il mio derelitto ordine del giorno - considerato che nel pro• hlcma dell'elettorato s'irnperniail regime parlarne11tare e che la giustizia devo informare il diritto alla scheda e la rappresentanza alla sovranità politica del Btiltagliti del ltivot•o. Chiunqueprocurerà DUE NUOVI ABBONATI tro coloro che deridevano i riceuerà, guizzi ed i b:trlmgli Yani clel t.rmnonto nostro - che zioni, O a scelta, tre delle suaccennate pubblicalJ,ti Politica coloniale dell'on. < uua t-radizione, disconosci11ta esopraff>ttta, non puç, tùtt1ivia impallidire e spegnersi, quando rappresenta Dott. NAPOLEONCEOLAJANNI, oppure l'Attt•t•- ve,•so lti Svi~~e,•a dell'on. prof. ETTORE lo studio e l'amore della li- CICCOTTI. bertà: elemento primo cli cui abbiamo bisogno nella nostra vita li. i\la questa tradizione ..teve ili uminara · ed accendere, ctlere /lmnmain: e non ha considerato che la stess11abolizione de' dazi doganali e delle imposte su' consumi - ed io sono cl'accorclo con lui che è una grave quistione d'atttrnlità in Italia - non sarà possibile, senia un movimento coevo, intenso e profondo, per la rivendicazione de' diritti politici e costitnzionali ùel Paese. li Pareto parngona,-a lo stato presente dell'[talia a qnello dell'Inghilterra nel secolo passato. E l'illustre econo11Jista ortodosso diceva: - ·< La storia c'insegna che per ottenere la libertrì economic<t gl'inglesi doYettero prima conquistare la /.ibertrì politica » - conclu,l,rndo che ln libertà economica non si può fcicilmente disgin11gerc clal/e ctltre libcrtcì, e che in Italia o le al!remo t1ttte o non 11eavremo nessuna. Bisogna, dunque, muovere rfal punto fondamenta,le. F. se la tradizione non è un'entità verbale, che sfiori il sommo de/In bocca., noi dobbiamo riconlare che p<cir Mazzini la 1n·o,foncln car1io11c - la qnale, signoreggianrlo tntti i fcitti scconclari, per1>ct1u1da anno in c.i111-o, a.nclie moclijìcate le circostan6c, la triste condiziono it,aliana - ern riposta nel Yizio genetico della nuova ,-it,t naziona!.1. <l. Ca nazione esiste cli 1101110 soltanto, 8Cn:n esprcss-ion~ orclùiatc1 clellci 7.Jroprùi i-ifa ». E per lui, il problema politico - preminente sn tutti gli altri - consisteva nel restituire alla nazione sovrana il suo scettro. Bibfì6tè EfA 0 G1Mtn'fB fcfr,·da imvossibilità. Paese - a proclamare la necessità di una grandeagi• ta.zione nazionale per il trionfo del suffragio universale e della rappresentanza proporzionale. La quistione ern - ed è - di destare, con la coufereuza, col cornizio,col giornale, cla,lla tl'ibuna pubblica, un dibattito vi- (1) Nell'~. Pellegrini si annebbiò anche il ser:so suo sqoi• sito di erudi1.ione storica. Egli, confondendo il conte di Mirabeau con l'abate Maury. ricordò il grido famoso su la grande trahison clu comte cle Mirabeau, per sos·tenere, con semplici denegazioni verbali, che nell'assemblea nai.ionale francese del 1790 il tribuno arisbocratico fu sol diritto della pace e della guer.-a partigiauo di regale prerogRtiva. No, o amico Pelleg1·ini: noo fu il Mirabeau, ma l'abate Mau1·y che volle rivcn licare alla Corona l'antico privilegio: covfutando l'affermazione documentata del Fréteau, secondo cui quel diritto appartenne sempre alla Nazione francese, e in tutta la sloria della monarchia, eccetto gli ultimi lnO anni, dal 1630 al 1790, la Francia non cessò mai di esercitai-lo. D'accordo in ci/J col Pétion, che avea ricordato le diete francesi e gli Stati Generali : avca ricordato, seguendo il Peysonoel, i precedenti del diritto pubblico nazionale, sotto il re Giovanni ( .356), sotto Cado VI[ e Luigi XI (1441 e 1467), sotto Luigi Xli (15061. sotto Francesco li e Carlo IX (1560), ~otto Enrico III (1576 e 1588) e sotto Luigi Xli[ ( 1614). Il dissidio memorando tra il Barnave e il lVliral.ieaufu tutto in una parnla : dove il Barnave diceva:.corps législatif, il Mirabeau voleva che si sostituisse : pouvoir législatif. Ed ecco perchè. {( Si vous voulez
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==