Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 21 - 15 novembre 1900

420 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALl tacciare di debolezza e di farsi <lisprezzare da essi. Noi crediamo che i Cinesi finiranno per accettare molto della civiltà occidentale, ma, bisogna cfar loro il tempo di accostumarvisi. Riguardo allo smembramento della Cina, « noi ere- " diamo che nessun uomo ragionevole, e che conosca « l'Asia alla luce del pass:,to e di un passato mol'to re• a: cente, del passn,to di questa estate, JJ0ssa st:nm tur- « bamento pensare a una cosa simile. La Ciu,b dopo lo <I smernhran,euto sarebbe uu immenso braciere di guerra « civile. il popolo pii'1 numeroso del n,ondo io insurre- " zione; e i Cinesi, catti, i soldat.i, sono degli in ·urti « annnireYoli ». Non si faccia il confronto cuu l'India sottolllessa chill'[ughilterra, perchò l'India ò un paosl;l di viso <la dieci popolazioni che si detestano e che ha,u110 treoquattrocivilti\,oltr1Jledivisionidi casta. La Ciuaè invece un popolo in cui si kovano confusi <legli ell;lmenti, forse di origine diver~a, ma tutti derivati da un medesimo croginolo di civiltà che dura cb dieci o e di secoli, è 1111 popolo che ha una classe dirigente unica, di cui lo spirito è troppo opposto a quello degli europei, percliè essi possano contare sn di essa, e per cli più è un popolo che ha del le società segrete potentissime.') ua~i tutte osti! i allo straniero. Lh spartizione della Cina sard1Lle nna « pazzia criminale n . Solo il Gi:tppone l'avrebbe potn1a te11tare, 1111\l'Europa, a ragione, ha dovuto scartare questa soluzione per fa sm, sic111•e7.zafutunt. (llcvuc <lcs Dcux 1v.lonclcs - 1° noYembre.) Bibliogpafla A. Suchon: I.a p1·opriété paysannc. Paris, L. La rose 22 Rue Soufflot. L. 6. La propriété pciysannc per l'autore è quella che ,·,1, dai cinque ai venti ettari e che penneLtl;l di essere lavorata, senza aiuto di salariato, dalla famiglia che la possiede, cui assicura onesti mezzi di snssistl;lnza. In generale questa corrisponderebbe alla nostra JJÌCcola proprietà, al limite della media. L'A. iu questo studio, ben documentato e coscenzioso, mette in evidenza i d:bùni della grande e della proprietà polverizzata; i vantaggi economici e sociali della propriéw paysannc. La quale in Frnncia è rappresentata da, 2,183,129 proprietari in possesso di circa 10 milioni di et1ari. Riservatissimo nelle sue conclusioni, afferma che essa t'rena·l'immigntzioue nelle città; ma riconosce, che ciù non ,wviene iu Francia. Vi sono Llrevi ed esatte notizie sull'cillot-ments act del 1887 e sul smollholdings act del 1892; sui :;entengil.ter, rentenbwnkc, ho.O'rolle e crnerbenrecht, snll'homestead e su tutti i progetti per creare e mantenere la piccoht proprietà. L'A, ch'è pure un consen·atore, crede con Leroy-Beaulieu, che l'imposta fondiaria sia una delle pii'1 eque. Tn qnesti tempi in cui si parla in Italht dei sgravi e di esenzioni delle quote minime riusciranno interessanti qnesto notizie sulla Francia. L'imposta dello Stato sulla proprietà - compresa quella edificata - da 240 milioni nel 179J col tasso del !6,66, è discesa nel 1874 11, 169,905,814 col tasso del 4,20 per cento del reddito. L'imposta dello Stato sulla sola terra da 121,622,832 col tasso del 6,38 nl;l! 1851, discese a 103,279,9!:!5 col tasso del 4 per cento nel 1891. La proposta BozoriM1 e Flaudiu, divl;l1111tlaegge dello Stato il 2l luglio 1897, esentò dall'imposta lo quot-e al disotto di 10 fra11chi; di tre qnarti <juelle chE.' non arriv:1110 a 15; di metà quelle di 20; e di un quarto sino a 25. Ci sarebbe tla fare ancora molto nelle imposte indi• rette: tasse di sncccssione, di ,·egistro, spese giudiziarie nelle aggiudicazioni. Le ultime sono più gnwose per le picrole proprietà; ma c'è stata uua leggm·a diminuzione uel 1886 e 87. La co11clusiont~ è qnesta: la proprietà-contadina è superiore, dal punto di viflta economico sociale, alla grande proprietà, colla proprietà polverizzata. Essa iu Francia ha resistito alla crisi agraria; guadagua, ma lcutissimameute. Deve intervenire -lo Stato per accelerare questo movimento 'I I risultati degli esperimenti stranieri sono molto incerti. Bibliotecaljino Bianco ' Il Yecch:o (Arcangelo Ghisleri). Pregiticlizi socialistoidi nel pai·tito repubbliccino. ~lilauo, presso Jj' Ecluca:;ione politicci, ceut. 10. Quest'opuscolo, come tutto ciò cltl;l viene da Ghisleri è ricco di logica e rii fatti opportunamente ricordati. lt un'affettuosa ranrnnziua ai giornni del Grepiiscolo, che sono divcuut,i 1111po' troppo entusiasti dei socialisti italiani, e in pari tempo garbatamente dimostra che i migliori socialisti italiani con alla testa lì'ilippo Turati - liauuo mes~o molta acqua uell'antico vino clella intransigenza sul modo d'intendere la divisione e l,i lotta di classe. 11 Vecchio, però, avrebbe potuto ricordare la modesta opera nostra. Ma della dimenti• canza 11011 gliene vogliamo. Achille T,01·ia: J,a sociologia. Il S'.10 compito. Le sne parol 0 • l suoi rccc:iti progressi. Padova. Oruckeu. J!J0J. L. 2. Si trntta deUa rinnione <li setto hrillantissirne conferenze te1111to nlJll'Uuh·cr~itii di l'a<lo,·a nd de~or~o anno scolastico. Vede nella soci,,logia il complesso clolle ~cienze sociali, ohe studi;t la static.'1. e la dinan1ica (lell:\ soci et it u le cui lacnne e i 11, perfezioni at.tnal i 11011autnrizz:rno a negarlo il diritto all'esistenza. Espone con molta si111patfa 1:1 sociolog-ia a base psicologica di Comto; ed è pit1 severo colla sociologia a base Lliologica di Sp,rncer; lo è ancora di più - ma mai abbastanza! - con Weismann, Ammon e Kidcl. L'ultimo, a dir Yero ha una fama immeritatissima: il suo libro non è che un tessuto illogico di audaci asserzioni che fanno a pugni tra loro. Non siamo riusciti ad intendere bene la sociologia comparata come qualche cosa cli distinta; uoi non comprendiamo uua sociologia senza comparizioni in tutto e per tutto. Chi conosce le teorie 1lell'illustro professore cli Padova capisce subito che le sno preferenze sono p(lr la psicologia a base- econo· mica e pel materialismo storico, ch'egli ha esagerato. L'ultima conferenza è consacrata al matriarnato e ci sorpreude che nou abbia fatto alcuna riservr. sulla impor• tanza e signilìcato di questo fenomeno che alcuni sociologi negano. Luigi Lncc1lii 111. Siii di~coi·si inangnrali dei Proc1iratori µenernli prtsso le Corti di Appello dell'anno 1900. Roma, 1800. L'illustre magistrato in <juesta rehtzione somministra staffibtc sanguiuo3e ,ii rappresc11tant,i del Pubblico miuistero, clei fJU'.lli segna,la spesso la incomptitenza o la malaforle. Difende la giuria e dà una buona. tirata di orecchie a qnoll·asino mat1·ieolato di Procuratore gene• raie il quale ha osato asserire che il domicilio coatto ha drito lmoni risulta.ti! Impudente .... C'è da meravigliarsi che da qnesto semeuz:,io di poliziotti della magistratura v(lngano fuori i Cavalli che mettouo ogni impegno nel fare condannare gl'innocenti, o che ,,ogliono ac<juistare bouemcrenze creando processi politici 1. Dott. Lorenzo l\farulafari: · La cle_genera.:zionneella paz:;ia e nella criminalità. Torino. Fratelli Bocca 1900. L. 4. Il i\fandalari è uu bravo psichiatra, che ~eguo le dottri11 e del Lo,nbroso. Questo vohune, di cni l'intlole della rivista non ci consente d'intrattenerci lungamente, ha il pregio di esporci alcuui casi clinici esattamente osservati e bene descritti. Dai fatti reali poi assurge all nn mode~to tentativo cli classificazione dei delinquenti. L'atitoro bcnchè lombrosiano. benchò protesti contro le preteso esagerazioni di co-Joro che danno la massima efficienza all'ambi ente sociale nella geno~i elci delitto, onestnmonte ricouosce che uei soggetti studiati ha trovati assai scarsi e meuo iutensi di quel che si potrellbe credere i caratteri somatici. 011.Dr.NapoleoneColaja,mi proprietario,direttore:responsa.bile Roma, Tip. 1. Artero, Piazza Montecitorio, 124- 25

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