Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 21 - 15 novembre 1900

RIVISTA POPOLARE Dl POLITICA LETTER!:,' E SCIENZE SOCIALI ~Il A simile causa generale si ltggiunga l'enorme risveglio industriale di tutti i paesi, l'Italia·compresa, in questi due ultimi anni, risveglio che accrebbe considerevolmente la domanda dei prodotti metallurgici e quindi i,ndirettameute del carbone; la diminuzione del numero dei minatori inglesi sottratti al lavoro per inviarli a combattere nel 'l'rans, 7aal; la scarsa produzione per parte di quelli rimasti, interessati a lavorare meno, quanto più i prezzi sono alti tè quello, narra il Lozè, che avvenne nella citata crisi del 1873) per accrescere i sa.lari e :l'aumento generale dei noli; e si n,vrauno gli elementi tutti dai quali la carestia carbonifera direttamente o indirettamente deriYa. * * Senonchè essa non sarà cli lunga durata, per la on1iaffrettare in ogni modo la discesa dei prezzi attuali, stimolo fortiòsimo alla concorrenza americana, all:1 quale invano si nega ogni possibile estensione basalidosi stù minor numero cli calorie sviluppate dai carbo1ii degli Stati Uniti in confronto a quelli inglesi. I piro• scafi transatlantici di ritorno dagli Stat,i Uniti consumano carbone americano, ed ò servendosi di questo cl1e il Dentscltland della compagnia amb11rghese americana riuscì a stitbilire il recOl'cl fra l'America del Nord e l'Inghilterra. * * La potenza di un paese si può misurare dal suo consu1110di carbone. Sotto questo riguardo l'Italia, per quanto abbia compiuto negli ultimi anni notevoli progressi, occupa ancora uno dei posti più modesti, non L'appetitodel Militarismo,ovvero,Chi paga il conto? Ufficiale: Cameriere, pl'e~to portate da 1naugiare! Pantalone: Ma quello lì fìnirit col scoppiare!!! naria Mione degli stessi prezzi alti che o,·uuque tendono ad arre~tare il consumo ed a provocare la prot1nzione, ristabilendo cos't l'equazione fra la domanda e l'ofterta. In Inghilterra e nel continente sl ha ora notizia di industrie metallu?·giche che riducono o sospendono il lavoro; mentre l' impurtazioue in Europa dei carLoui americani, che nei primi sette mesi dell'anno passato raggiunse :•ppena i tre milioni di tonnellate, nei sette me,.i dell'<wno in corso è salita :i qu,1,si cinque milioni, vale a. dire crebbe del 37 per cento circa. Nè andriì. diminuem1o - anche se i prez7,i scendessero alquanto dal livello attuale - per la ricche7,za dc,i giacimenti carboniferi americani, quasi superficiali, a differenza di quelli inglesi, esposti in capo a mezzo secolo all'esaurimento commercia.le; })Cr la facilit,ù del Fasporto dei carboui americani, i proprietari delle mi• niere essendo geuerallllente proprieta.ri anche delle ferrovie che conducono il carbone dalle cave ai porti cli imbrHco e- dei piroscafi che li trasportano a qnellli di destinazione; o in fine per il basso costo tlel fa,·oro d'estrazione che neutralizza in gran parte il maggior nolo. Se l'Iugbiltena quindi desidera conservare la sua supremazia, che la rese finora arbitra del mercato, deve BibliotecaGino Bianco Pantalone: Accidenti, che appetito'.'! Ufficiale: Il conto lo pagherii quel siguore lii. Tableau ( Dcr Walire Jacob di Stuttgart) consumando che circa cinfJue milioni di tonnellate all'anno di carbone contro i 156 che ne consuma l'Inghilterra, i 179 degli Stati Uniti, i 90 della German!a, i 40 della Francia, i 17 del Belgio, i 16 dell'AustnaUughel'ia e gli 11 milioni della Russia. La somma iuo-ente però che 1leve inviare per il suo acquisto all'e- ~tero e che ragguaglia intorno ai 150 milioni annui e~ i pericoli ad essa derivanti ad ogni rialzo dei prezzi, per la grande proponioue dei suoi acquisti sul mercato inglese, dovrebbe spingerla ad utilizzare maggion~ente i nostri corsi d'acqua che rappresentano, secondo I calcoli dell'on. Colombo, una, forza tli tre milioni di cavalli su(lcettibili tli ulteriore aumento per i probabili progressi dell'elettro-tecnica, e utiliz~abili con spes3: mini ma in confronto ii quella necessaria per l'escayaz1one del diamante· nero nei paesi carboniferi. . Se l'odiema carestia del carbone e le angustie che essa arreca al nostro paese, a,7essero il risultato cli spino-ere alacremente Jayoro e capitali ad utilizzare questa ~norme ricchezza naturale - ora usufruita soltanto per 300 mila ca,·alli - noi non a,,remmo a dolercene a lun"o, perchè avrebbe deciso alla fine il paese a sottra1~i per sempre alle notevoli vicenc1e del mercato dei

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