RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI La crisi del carbone È la questione ecouomica che preoccupa ora l'intera Europa, le cui innumerevoli industrie, che ritraggono la forza necessaria dal carbone, sono costrette, causa il costo raddoppiato di questo, ad elevare i prezzi dei 11roclotti, le tariffe dei trasporti marittimi e terrestri, il costo dei mezzi di illnminazione e cli riscaldamento, oppure, pòr evitare perdite considerevoli, a ridurre o sospendere il lavoro gettando sul lastrico milioni di operai. E' una care e che meglio di ogni altra indagine, valgono a mostrare la gravità del problema per l'Italia. Consumo 1lel carbone. Italia p. Oro Svezia, id. Spagna, id. Russia, id Francia, id. Germania, id. Austria-Ungh., id. Belgio, id. indigeno 6,39 8.87 52.11 79.73 73.58 !:!2.05 G5 56 87.15 inglese 90,05 88.51 46.13 15.l !) 11.95 5.90 1.1!.J 2.20 di altri paesi 3,56 2.fi2 1.7G 5.08 1-Ui 2.05 32.fl5 10.65 stia non meno terribile di quella del pane e della quale non .avevasi più esempio dal 1873, quando, per effetto della guerra fra u co-p ru~- siil,Ila, venne a n1aucare al mercato b prodn- '½ione ·tedesca e francese, e quella inglese subiva notevoli contrazioni per effetto degli scioperi e delle leggi sulle miniere, mentre in tutti i paesi crescen1, smisuratamente la domanda per le industrie e l'esercizio ùelle nuove ferroYic. La guardianotturnadel IV Collegiodi Berlino (1). Complessi vamente questi paesi importano da soli circa 23 milioni di tonnellate metriche di carbone all'anno sopra i 35 esportati dal Reg_no Unito,_ \l og111 contrazione ùella produzione inglese, determinata, da eccessi va domanda dello Stato, da scioperi, da difetto di mano d'opera, o dal rincaro dei noli, si ripercuote sulle condizioni delle rispettive industrio. E' questo il ca~o attuale. Il c n,r bo 11 e, che ancora nel settem bro 1871 si " e n cle va a Londra a 9 fran- .chi per tonuellata, salì alla fine del 1872 fino a 50 lire, esponemlo la popolazione pit't povera,che in quei giorni non si astenne da cla• Che botte da orbi ! Nonostante la copio~a produzione dei bacini carboniferi inglesi ed irlandesi, negli ultimi trenta nnui piit che raddoppiata, la domanda s t,r a or cl in aria del governo allo scoppiare della guerra nel 'J'ransvaal e nella Cina per rifornire le scorte de i punti d' appoggio della flotta sempre ad alta (Der Walire Jacob di Stuttgnrt). morose dimostrazioni, al pericolo di morire di freddo (I) È una satira allusiva alla sconfitta dei militaristi e dei fautori della grande flotta nel IV Collegio di Berlino ove si son fatte le elezioni a causa della morte di Guglielmo Liebneckt. :--. d. R Oggi non siamo fortunatamente ancora a simili cifre, ma il rialzo non cessa d'essere allarmante per le industrie ed i consumatori che se ne valgono come mezzo di illuminazione e di riscaldamento. Il Cardiff, carbone da, macchina, che nei primi mesi dello scorso anno valeva, al posto d'origine 17 lire, ed a Genorn 26 o 27, costa oggi non meno di 52 lire per tonnellata: nè minore è il rialw dei carboni da gaz, con spiccata tendenza ad un ulteriore aumento causa l'approssimarsi dell'inverno. ::: :::* Quali le cause del doloroso fenomeno'/ E' noto come la maggioranza dei paesi europei dipenda per il carbone dall'Inghilterra, per la quale rappresenta i 415 della sua esportazione, e che ne regola pertanto il mercato. l\Ia i soli paesi del Continente, per i quali la produzione inglese ha veramente un' importanza eccezionale, sono l'Italia, la Svezia, la Spagna mancanti quasi totalmente di miniere, a differenza della Germania, della. Francia, dell'Austria, della Russia che ne cosumano una frazione mininu\ relativamente alla produzione indigena, come appare dai rap!)orti percentuali seguenti, finora mai pubblicati dai giornali che in questi giorni ebbero ad occuparsi dell'argomento, BibliotecaGino Bianco pressione , per alimentare i 160 piroscafi adibiti al trasporto delle truppe e le stazioni della linea del Capo e del Nat-al, per provvedere agli arsenali, iniprovvisamente inca,ricati di nuove costruzioni, turbava profondamente il mercato, rivelatosi tosto incapace, malgrado gli sforzi delle miniere, a fronteggiare la situazione. E ciò con maggiore danno dei paesi stranieri accennati, i quali, sicuri di trovare sempre il mercato inglese abbondantemente provvisto, non s'erano punto curati di prepararsi delle scorto che permettoRsero loro di aspettare la cessazione dei bisogni dell'Ammiragliato. Impossibilitati a provvedersi in Inghilterra, o non potendo farlo ohe a condizioni troppo onerose, si rivolsero alla produzione indigena, la quale pure non prevedendo simili avvenimenti e mancando cli scorte, non potò tosto corrispondere alla nuova domanda Da ciò il rialzo dei prezzi non solo in lngllilterra ma in tutti i paesi che pure producono una quota notevole del carbone consumato, e nei quali si arriverà certo, se il r:alzo si accentua, a proibire, to1it court, l'esportazione del carbone, come giiì ò stato proposto in Germania, o ad applicarvi un llazio di esportazione. come vorrebbe un forte partito in Inghilterra ignaro che simile misura segnerebbe la rovina del commercio britannico.
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