Rivista popolare di politica letttere e scienze sociali - anno VI - n. 20 - 30 ottobre 1900

RTV!STA POPOL.117Y DT POLfTlCA L/.-,'TTERE E SC!h:NZE SOCIALI nicipali. Do1)0, le cose procedettero m~g_lio. J'.erciò è probabile che l',tssenzit di corrotta, part1g1anerrn uelle città. di Europa io vece di essere la caus~ dol successo del sist,onm dei Consigli, sia l'effetto de~ s1st~ma stos~o. l);\ tutto ciò si puù conchi1!dere elle a1 m;~l1ùe_lln,vita municipale americana non s1 pub trovare nmecl10 neUo aumento dl'i poteri del ~·ndaco a danno dello Assemhlee. IlCongresso Nazionale repubblicano ~ei giorni 1, :Z, 3, -! di novembre avra luogo a Firenze il Congresso Nazionale Repubblicano di cui la presidenza è stata già offerta a Giovanni Bovio. Oltre i rappresentanti delle varie associazioni interverranno quasi tutti i componenti del gruppo parlamentA.re repubblicano. · A nome anche del nostro Direttore, impossib:litato a muoversi da Castrogiovanni, mandiamo un saluto alla riunione augurando che dalla discussione alta e serena dell'importante ordine del giorno esca ancora una volla solenne la smentita dell'affermazione - senza base, ma però costantemente ripetuta dai pappagalli del giornalismo - che i repubblicani d'Italia non guardano se non alla questione della forma. Le elezioninglesi Lònclra, ;!:; Ottobre Questa chiusasi ieri. si può dire, fu ,·crnmente una lotta elettorale eccezionale di cui ben difficilmente saranno valutabili le conseguenze. · Dopo una guerra ingiusta o disastrosa nella quale tutti i più noti generali inglesi, lord Roberts e lord Kichtner non esclusi, lasciarono un poco della loro fama, guerra che richiese l'impiego cli 250.000 uomini per domarne rla trenta a quaranta mila, che dura da oltre un'anno e non accenna minimamente a finire, mentre se ne era promesso l'esaurimento in tre mesi. che costa 80 milioni cli sterline, mentre era preventivata per un massimo di ·20 milioni non è da tutti l'audacia di porre la guerra stessa a piattaforma elettorale o domandarne la sanatoria alla nazione. Questa audacia l'ha avuta. sospinto dal Chamberlain che ne è l'anima ed il cattivo genio, il &ahinetlo attuale, alla cui testa sta pure un'uomo ai in egno non comune, e di grande abilita diplomatica. quale è il Salisbury. li Chamberlain come volle fra il settembre e l'ottobre dell'anno scor o la sua guerra, ha Yoluto quest'anno alla stessa data le sue elezioni. Guerra cli conquista od esclusivamente di espansione imperialistica l'una, elezioni su programma imperiale e di espansione ad oltranza, incoraggianti a nuove imprese lo altre. · ~on bastava a questi megalomani della politica inglese l'avere vinto, l'ayerc aggiunto due gemme, in Yerita alquanto costose, al diadema imperiale della vecchia Albione, essi hanno voluto dimostrare al mondo inticro che il paese era con loro, che tutti i cuori inglesi haUevano all'unisono col loro, che il pensiero cd il linguaggio della grande maggioranza del popolo britannico era il loro stesso. Bisogna confessare che sono riusciti anche a ciò a dimostrare cioè colle cifre e coi fatti che la maggioranza rlolla nazione stà per essi, applaude alla loro politica e li incoraggia a nuove imprese. all'attuazione completa del programma imperialistico. A questo scopo i comizi elettorali banno in certo qual modo dato a Lord Salisbury .od al Sig. Chamborlain cinque anni di tempo. che tanto dura in media una legislatura inglese, ed una maggioranza la quale si fa oscilJarc fra i 132 cd i t:H voti. E chi sa cosa siano le maggioranze inglesi, generalmente fide dal primo all'ultimo giorno ai ministeri dai quali hanno avuto vita, o coi quali sono in reale comunione di idee, capisce subito che ce n'è d'avanzo per tirare avanti imperturbabilmente a far dell'impcrialism0 per un lustro intiero a ,·onire, salvo bufere imprevedibili. La campagna elettorale è stata condotta ,lai governo con una energia senza pari, nel senso che tulti i ministri vi hanno preso parte non disùegnando di tl'amularsi in propagandisti. Salishur~· e Bolfour hanno pronunciato discorsi nello principali città, in Londra sono intervenuti perfino aa alcune riunioni elettorali in contradditorio, lo Chamberlain ha poi superato tutti. Egli si è trovato ovunque vi ora. u'J: amico da sostenere, ha discusso cogli aYversar1. h ha assaliti, insultati, ha attribuilo loro pensieri ed atti antipatriottici, li ha persino tacciati di essere venduti ai hoeri. I cssuna frase ,·eemonte. violenta, sarcastica è stata risparmiala aclla sua oratoria secca e tagliente. Tutte le mattine i giornali ne riferiYano un paio di nuove; era diventato una specie di nuovo sport il cercar cli indovinare, prima di aprire uno dei tanti Daily, quel cito il Chamhcrlain poteva nY0r dello contro i liberali la sera precedenLc. E per quanto la immaginazione ricorresse a parole pungenti o triviali, si troYava che il Chamherlain aYcva. sempre superata la misura. . . Nell'invettiva e nel disprezzo degli avversari il Chamberlain é rimasto davvero insuperabile, ed è riuscito a spaventare i suoi stessi amici e sostenitori affermando che a lui irnporlaYa un fico secc~ dell'opinione degli stranieri, intendasi dei 9oYerm es leri, circa la politica che devo e vuole segmre l'Inghilterra. A questa scappata il Times gli ha dato sulla Yoce, cr]i altri giornali imperialisti l1anno fatto timidamente ~oro, la stampa liberale l'ha attaccato vigorosamente ed il ministro delle Colonie ha fatto faro, all'estero, un comunicato in cui attenuava la portata della frase pronunciata. Questo sollanto per l'e-lero. però, in Inghilterra nessun comunicato temperante la frase troppo cruda cd urtante è apparso. Via, p~r 11nu?mo politico il quale aspira al mindero degli esteri, a;I Foreign (?fjlce, corno si dice qui, non c'è mal~; l' inizio non manca di franchezza, le grandi e le picco!~ potenze emopee sanno già in che conto il futuro ministro le tiene. Invece da parte dei lihorali la campagna è stata battuta con e itazione e con debolezza imperdonabile. Dapprima non sapevano bene, visto il favore popolare, se pronunciarsi per o contro l'imperi~li~mo. 1 più si sono decisi per un timido antimper1al1smo r1uando hanno \'isto che il goYerno eccedeva in senso contrario. gli altri hanno continuato a professare un timidissimo spirito espansionista che senza accontentare gli imperialisti eri i patriottardi di buona mare~ ha finito cli scontentare e gli indecisi e coloro che di imperiali mo non vogliono sapere, e fortunata!11cnt~ co.·toro sono ancora in buon numero! Coloro I quah si sono posti fieramente energicamente, contro il mo: vimcnto inYadente, contro la stampa gialla, contr? _1 megalomani, contro lo sciovinismo, contro. le vellml~ belliche, i desideri sfrenali di conquista. d1 a~cresc1monto indefinito delle forze militari di terra e cli mare, contro tutte le manifestazioni e contro Lutto il prooramma. insomma, dell'imperialismo si contano sullo ~ila. Sono alcuni radicali od alcuni socialisti.

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