Rivista popolare di politica letttere e scienze sociali - anno VI - n. 20 - 30 ottobre 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOClALI Il ohe val meglio, a )nio mo' di vedere, della proolrtmazione accademica di una pregiu11izialo astratta sullo forn1e politiclJe dello Stato: e, quindi - cont,ro radicali sociali8ti e republicaoi scismatici - io conU11uo a erodere che l'esame della Carta ha LUJ significato granclo e può crescer forza al partito repnl.llicanu c1' Italia. R. MmAIIELLI. I candidati iCainohannotrionfato! Sono terminate le elezioni in"lesi e i risultati complessivi riuscirono disastrosi ~ partito liberale, nò più, nè meno di quanto era stato previsto. Quando si pensa che Chamberlain scelse il momento che &li sembrò più favorevole, ed anticipò di due anni le elezioni per assicurare il successo a Tommy .\tkins, il tipo popolare del soldato inglese coll'uniforme dal colore Khalci, non si restera affatto sorpresi apprendendo che la maggio - ranza conservatrice è auMa ben altre vittorie gloriose, o almeno clecenlt, av.eva ottenute l'Inghilterra in a!Lri campi e i risultati furono assai diversi dagli attuali. Ad ogni espansione territoriale, ad ogni impresa militare in altri tempi, anzi, successe immediata una reazione in senso in-. Yerso. Si avverta, inlìne, che si è verificato un caso non del tutto nuorn in Inghilterra: le grandi città sono state le più fanatiche nell'imperialismo; le contee (le campagne) hanno tenuto fede ai liberali. Parigi non • l'ha data vinta ai nazionalisti nemici della repubblica nelle elezioni comunali? li caso si é ripetuto a Londra in magl>iori proporzioni colle elezioni politi• che : nazionalisti francesi e imperialisti inglesi si valgono! • Egli è che l'Imperialismo oggi non è un fenomeno transitorio e suggerito dal puro e semplice amore della gloria. Elaborato nei romanzi di Disraeli, che ne tentò le prime applicazioni al governo, sistematizzato dallo storico Seclhey, diffuso dalla instancabile Primrose League, esso ha esploso con tanto vigore· irresistibile adesso, perchèha trovato il contenuto mentata di un paio di voti su quella che venne fuori collo elezioni del 1805, che segnarono la vera grande disfatta del partito nberale : disfatta procurata e favorita dall'atte"- giamef!tO dei sociali_sti, c~e forse m un avvenire non lontano potranno pentirsi dell'errore di tattica. Soldatifrancesie tedeschinChina. economico, e percnè parla agli inglesi in nome del tornaconto. L'Inghilterra che si sente minacciata nel suo primato in, dustriale ed economico dagli Stati Uniti, dalla Russia, dalla Germania - che si apparecchia febbrilmente alla grande lotta contro la parente di razza, come bellamente ha dimostrato il nostro Para.toro - spera conservare l'attuale ricchezza, subordinata a]Ja vendila dei suoi prodotti, mercé la grande Federazione Imperiale, in via di realizzazione e che dovrà avere una estensione sotto tutte le latitudini, quale non ebbe mai alcun a I t r o impero. li guadagno numerico esiguo, però, viene reso importantissimo da altre circostanze. Alcuni dei liberali eletti - Rosebe-rry, Asquith, Fowler, il grande azionista delle Clzartered - sono dei liberali ... imperialisti. I litlle En,qlandery, i veri liberali della scuola di Cobclen, di Bright e di Gladstone non possono ralSoldato francese : È sLrnno, io non mi ricordo pit1 !Jerchè ci siamo l.lattuti nel '70 ! Soldato tedesco: Nernmeu io! .Jegrarsi affatto della loro mala compagnia. Questi liberali... imperialisti, che del resto riescono antipatici a tutti, prc1.-to o tardi compiranno la loro evoluzione verso l'Unionismo di Chamberlain. 1 guadagni dei liberali imperialisti sono stati scarsi ; e Roseberry ne esce diminuito; ma un altra circostanza rende più dolorosa la sconfitta dei liberali nel 900. J lib,:rali furono sconfitti clamorosamente nel 1895; ma, però, es~i potevano confortarsi constatando che rimaneva larghissima la base nel paese, poiché su. cinque milioni di votanti i loro avversari non ebbero che una maggioranza di poche migliaia di voti. Oggi, invece, la maggioranza di voti ottenuta dell'imperialismo è enorme, scniacciante. Gl'imperialisti a buon diritto perciò potranno assicurare che l'immensa maggioranza del popolo è con loro. E c'è chi scrive da Londra ad una autorevole riYista (Die Zeit, 20 ottobre) che se le elezioni fossero state rinviate a primavera o semplicemente a discussione finita del bilancio, il governo sarebbe stato battuto. 1oi non dividiamo tale ottimismo. * • Si può sperare che l'accecamento imperialista sarà di breve durata? Se esso si fosse svolto improvviso e fosse stato determinato dall'ubriacatura delle vittorie del Transwaal, l'ipotesi sarebbe giustificabile. (Cri di P:uigi). Se e quanto durerà questo Leviathan politico non si può dire, poichè troppo facilmente la storia dà delle smentile sonore ai profeti ; e in questo secolo l'ebbero solenni Ledru-Rollin ed Engels, precisamente a proposito dell'Inghilterra: l'uno prevedendone imminente la decadenza irreparabile dal 1 50 in poi, mentre invece da allora ebbe inizio il periodo della ma~giore prosperità; l'altro segnalando a breve scadenza, se non sbagliamo verso il 1854, una grande catastrofe, che non Yenne. A.cl ogni modo se dal passato si dovesse indurre il futuro· si potrebbe concludere che l'Impero inglese non potrà sfuggire alla sorte dell'Impero di Roma, di Carlomagno, di Carlo V e di Venezia. .. * * Ciò che sembra prossima è, non la decadenza materiale, ma la trasformazione politica. Tra non guarì; forse, l'Inghilterra liberale, democratica e autimililarista, non sarà più che un ricordo, e verrà sostituita dall'Inghilterra dimentica delle riforme interne, tuttà intenta alle conquiste, aristocratica - e la è ~tata sempre! - e reazionaria. Basta una sola trasforma·- zione per rendere sicuro l'avvento del resto~ l'imperialismo non potra. sussistere ed evolversi senza la coscri.ionc. l'::fatalo; e di questa faLalità si è res0 interpetre logico lord Roseberry. ,. "'

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