Rivista popolare di politica letttere e scienze sociali - anno VI - n. 20 - 30 ottobre 1900

RlVlSTA POPOLARE Dl POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI RIVSfTADELLERlVISTE Alla vigilia della elezione del Presidente degli Stati Uniti. Questo numero della Rivista Po1iolare arriverà ai suoi abbonati alla vigilia della elezione del Presi don te dogi i Stati Uniti. Crediamo perciò conveniente diconsn.crare molta parte della Ri-visla clelle Riviste ai giudizi sni programmi dei due partiti in lotta, e su i due nomini, Bryan e Mac Kinley, che si trovano di fronte e che lottano. con un accanimento mro anche in America, dove le elezioni presidenziali so110 avvenute sempre con unn. eccezionale vivacità. Dn.lle l-levne cles Deux Mondes, in ultimo, riassumeremo un articolo che ci dà un'idea n.bbastan1.a esatta della organizzazione della lotta e del meccn.nismo elettorale. L. West, nel JJ'orm,i di ottobre pone il pamgoné tra l:t pia.ttajorma democratica e la repiibblicana. La dichiarazione repubblicana consta di no influito numero di brevi paragrafi, che vengono fuori a guisa di piccoli pallini di piombo da un fucile da caccia. L'estensione lo indeholisce: vi manca la forza e la seriet:\. La piattaforma democratica è come una bomba da tredici pallini: tutte le munizioni praticamente sono conc:entrate in una citrica. • Un punto cli grande importanza è l'impui<ilismo, di cui si occupano i due programmi; nrn. mentre i democratici chiaramente dicono cito sono contrari. ad ogni conquista di lontani paesi da essere "Overnati fllori della costituzione, i repubblicaui difendono la loro politica con vaghe generalità, come acl esempio quella dl portare i benefizi della ci viltà. Si diM lo stesso pei trusts. I democratici li combattono energicamente ed additano i rimedi contro il male; i repubblicani, pur biasimandoli, si mostrano molli, remissivi, e si capisce che noli intendono seriamente combatterli. La quistione 11io11-etaria ò il terzo punto importante. Oggi è posta più chiaramente che nel 1896 e uon sono possibili gli equivoci. Da un lato i democratici si dichiarano per un bimetallismo poggiato sulla libera e illimitata coniazione delll'argento; cla1l'altro i repubblicani stanno pel monometallismo aureo, cui attribuiscono la presente prosperità della repubblica. In quanto ai punti di minore importanza, la piattaforma repubblicana domanda: protezione pel lavoro a,.- mericano; restrizione dell'immigrazione; sussiclii per lo sviluppo della marina mercantile; riforme del servizio civile; provvedimenti contro i tentativi di ritogliere i diritti politici ai Negri nel Sud; riduzione dello ·imposte cli guerra, ecc. Su questi punti tace il programma democratico; il quale domanda emendamenti alle leggi snl commercio tra gli Stati ; vuole deferita al popolo l'elezione dei senatori; rinvigorita la legge contro i cinesi, ecc. E s11 questo punto non c'è alcun accenno nella piattaforma· repubblicana. A noi sembra che i punti che sembrano secomlarii al ,vest debbano esercitare una influenza in favore elci repubblicani; non avremo da rallegrarcene noi it,1lia11i cùe ci vediamo minacciati nella omigra1,ione. W. L Stowe fa il calcolo dei voti e si llichiara, nello stesso JJ'oruni in favore della riuscita di Bryau. Lu nrnggioranza di 95 voti nel collegio elettorale ohe ebbe Mac Kinley nel 1896, dice che si trasformerà in nrnggioranr.a di 23 voti in favore di Bryan nel 1900. E. Ingalls nella No1·th Amel'ican Review di ,;cttem bre, fa voti pel trionfo dei repubblicani, ai quali si dovn,bbern unire i democratici, che parteggiano pel tipo aureo. L11 quistione monetaria conserva la stessa importanza, ohe aveva nel 1896. Il monometallismo aureo ha fatt,o la ricchezza degli Stati Uniti, ne ha fatto la nazione creditrice di tutto il mondo. Ha giovato alle es1Jortazioni agricole ed a (]nelle industria.li, ed ha fat,to la cansa dei lavoratori. TI numero di ottobre della stessa Nol'th-Amel'ic,in flc- ,vie1v si occupa in massima parte della lotta presideu - ziale; due dei piì1 importanti articoli sono consacrati ai tmsts. Yi è pure l'aualisi dello studio di Jenks sugli stessi trnsts. Noi nou possiamo riassumerlo nemmeno per sommi capi. Del resto, sn la quistione pi1'1import.ante ch'è quella dei trusts, nvi :tubiamo consacrato in questo stesso numero parecchie colonne riassumendo il magistrale lavoro di Jeuks e chu 11011 ftt pubblicato sinora per ma11caoza di spazio. Nella Nationcil Review di ottobre M. Lowc esamina le probabilità di riuscita dei due candidati. Considera la dichiarazione di Olney in fayore cli Bryan come un seguo che i conservatori democratici vogliono ritornare al loro partito, dal quale si erano distaccati noi 1896. 'l'alo dicbiaraziono preannunzia le intenzioni dei seguaci di Cleveland. L'esempio di Olney eserciterà molt-a intlneuza 11el Massachussetts. Ma, disgraziat,trnente poi democratici, le rlichiarazioni cli Gagc, segretario del tesoro, han no ridato un gran do vigore alla quistioue monetaria, e mostrato quali sarebbero le conseguenze del trionfo di llryan. che si è mosso in uua situazione inestricabile. Perciò non sono possibili le indicazioni definite. La politica verso le isole Filippino, secondo i due candidati, viene esami Data da E. M. Shopard noll' 1\merican Review of Beviews. Il presidente Mac Kinley propone la conquist.a completa delle isole asiatiche, i citi abit11nti devono rimnnere soggetti agli Sta,tl Uniti. E' perfettiuneute 1mti.Lgouistica Ili politica di Hryan che n1ole la iudipelldenza delle Filippine, che dovrebbero concedere vautaggi commerciali agli Stat-i Uniti. Il porto di Manilla conquistato contro la S1)agua e la cui l)Opolazione è largamente europea, de1·e rimanere in possesso degli Stati Uniti come staziono navale o <li carbone. James Boyle nella Nineteenth Century di ottobre spiega, come i fondat9ri della, Costituzione Americana intr.sero assiourare l'elezione imparziale del Presitlento mediante l'attuale sistema olettora,le. Esso fu preferito per sottrarre reiezione al turbinìo <lella lotta popolare affidandola a cittadini scelti. Però se teoricamente il popolo degli Stati Uuiti nou eleggo direttamentn il proprio Presidente, praticamente lo elegge, quantunque siauo scrn1)0)osamentc ossen•ate le formo ,Jelln, Costi tuzionc. La elezione prosideniiale iu fondo è trasformata nella elezione dogli elettori del presidente. Ed ora al riassunto del brillaute e limpido artioolo cli Noyers nella Revue des Deii.JiJ\lloncles, intitolato: Unn ca,npa,gnci presidençiate negli Stnti Uniti. Il 6 novembre i 45 Stati dell'Unionu americana sono chiamati a designnre i ùelegat-i che, nel geuuaio del UJOI, eleggeranno il nuovo presidente Le regole fondamentali di questo a,tto, che si ripete ogni quattro anni, 80110generalmont-o note; uou così il lavoro preliminaro, il q11ale, oltre che complicato, è anche molto lungo. Per l'art Z della Costituzione la nomina del prosidente dell'Unione dev'essere fatta da un colleg'io specialmente convocato, in cui ciascuno Stato è ra,ppreseutato da uu numero cli delegati corrispondente a quello <lei senatori e dei deputati che esso manda al Congresso. I senatori essendo attualmente 90 e i deputati, 357, il totale dei delegati è di 447. Non può essere delegato clii ò memuro del Parlamento o impiegato del Governo foderale; o per l'eleggib;lità alla presidenza basta essere cittadino dell'Unione e iwerc trentacinque anni. L'elezione presidenziale viene preparata da organizzazioui che 1tou haono esistenza ut'fìciale e perciò non sono governate- <11l1eggi : i Cornitciti diretti vi, in cui eiasenno Stato è rappresentato da un delegato permanente, e lo Convcn~ioni che questi Comitati organizzano. I Comitat.i come le Coovonzioni si dicono Na::ionali, ma in rnn.ltà uou rappresentano che dei partiti. Le Convenzioni, le quali non sono altro che assem_blee politiche gcnernli convocate per la scelta del canchdato del pn,rtito, si compongono cli cnca 900 membri eletti seconclo

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