RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALl 395 Il pastore comincia a passeggiare per la, stanza. Anna resta al sno posto con la testa bassa.. Il snono dell'organo ed il canto dei fedeli, continua nella Chiesa. PASTOR~~ (passr.gqianclo) - Eil ora? Se almeno fossi restatfl. nella tua condir,ione ! Con un matrimonio si sarebbe a tlltto rimediato ~fa, no ! uno studente doveva essere. ANNA (mormora) - L'ho a.mato, signor Pastore. PASTORE (si fennci innan-'1i a lei) - Siete tutte le stesse: nessuna. ha da, scegliere fra i pari suoi. Tu stessa ne vedi le conseguenze. L'uccello è volato ... ANNA - E"li doveva ... doveva mut,ire Universit,à. PÀsTorrn - 0 Natnralm1,nte, egli doveva. ... E tu Stli restata. qui nella vergogna. Yedrai, vedrni quale sar:ì, la. fine. Ma sarà la giusta pena. ANNA (profo,ulaniènte) .- Li~vorerò pel mio _bimbo. PASTORg- Poi tuo bimbo I Ancora un figl10 del peccato nel circon,lario ! De17e cessare questo scan• dalo. Una fidanzata col velo e con la corona non capita piì1 ! :E: una vergogna, è un danno! (si ngita). Io no sono stanco ornmai. Rista.bilirò la sedia del peccato in Chiesa. Vedremo, vedremo se il rossore vi salirà alla fronte PASTORg- Ti vanti a.nelle della tua colpa disgraziata! Quando ti pentirai 'I ANNA - Pentirmi .... '? PASTORi,:- Pentirti, si! Pentirti di ciò che llai fatto, giacere col viso nella. polvern, gridare pietà! E forse sarà anche tarrli' e Dio non ti potrà a.scoltare. ANNA (a mezza voce) - Pentil'mi, di ciò che ho fatto. Dio mio, io non so... io non so .. (prol'ompendo) No, no! E se non l'avessi fatto. farei lo stesso, accadrebbe lo stesso! PASTORg (spaventato) - Anna! ANNA (con vassione) - Io sono stata almeno una volt-1, felice nella mia povera vita. Si sta seduti l'intera giornata e si lavora, si cuce, si cuce per ore lunghe, continuo! E fuori e' ò la primavera, il sole! C'è tanta, .felicità nel mondo! P ASTO1rn- C'ò il peccato! ANNA (con angoscia) - Il peccato'? .... È questo il peccato'/ Ed era così bollo! E mi ha, reso così felice! (ci mez~a voce) Accanto a lui fuggiva la tristezza: taceva il dolore, scompariva la povertà, si allontanava la solitudine. Il suo ehiaro riso scacciava via, t!l.tto, tutto ... Quan<lo egli era accanto a me la vita era così bella! qua.nel o vi costringerò a r sedervici, liì, innanzi al comune tutto! l'Inghilterra l Transvaal. Non odiavo nessuno, ma, amavo tanto lui! Io sono sta.ta. tanto, tanto felice ! Il Pa.store è nello sfogo pieno di collera eccitato a, tfll punto, che la fa,ccia gli si è fatta paonazza, o la fronte gli si è umidita cli sudore Si versa 1111 bicchiere di acqua. Ap• parisce molto stauco. ANNA (fa per p,-endere la mano rlel Pastore - Mi perdoni, signor Pastore. PASTORE Por te nessun perdono. Pausa p ASTORE - Tu sei caduta. ANNA (con lei testci sempre altci) - Si, ma do- ·veva. esser così! Il nost.ro amore doveva essere completo. Mi sorw data alni, tutta., tutta! PASTORE- E la, vergogna., che fra non molto sarà nota a tntti'I La credi cosa cl i nessu n conto, tu'/ ANNA (siiperbct e forte) -Cadrh su me tutta! Io la sopporterò: anche pel mio figliuolo! PASTO1m- Anna, io non ti conosco: che cosa è sopravvenuto in te. Io non ti conosco più. Egli ticomiuci,i a, passeggi,tre su e gi ìì. Ad u u tratto scopre il correrlo del neonato. Si ferma. si e lai n a, distra.ttame;1te prende una. camiciuola, nna veste. Compn'nclP-, e la infantile biancheria. stringendo nel pugno adirato: Il leone inglese: Con questo Transvaal, io a.vrò sempre una spina nel piede. ANNA( con un giubilo pieno di lacrime nella ·voce) Si, Dio mi ha aiutat,o ! PASTORE- Non profanare il nome cliDio! PASTORI\- Siamo già ..i, questo 1 ANNA (con le nw11i gimite) - Signor Pastore, la. prego ... PASTORE- Godi della. colpaf 'l'i occupi per la col1,a1 ((<i ver gett,i.re a tcr rn i l)iccoli p<mni). ANNA (cerc<icli impedirlo - con a.ngoscici selvaggia) - Questo no, signor Pustore ! Siguor Pastore, questo no! PASTORE (.qe.ttci <~ terrn lri minuscola bianclwrici e lei res1Jinye col piede, con disprc-:.:o ). ANNA (si china e con o.Oiinno cloloroso, clispemtaincnte rcwcoglie t1itlo ). PASTORE - Lascia, lascia, ti dico. ANNA - È per il mio bimbo! PASTORI~.. Il tuo figliuolo è stato concepito nel peccato, e nascerà nel peccato. ANNA (a testci altci) - Ko, il n,io bimbo è ;:tato concepito nell'amore. e uascerà nell'amore! PASTORE- Cl.ie <lici? ANNA -- Mi sgridi, mi ba.tta, ma questo non lo sopporto PASTORg- Mi sficli 1 ANNA - Lo ho a,mato, signor Pastore! Ed il mio figliuolo ò ciò che mi resters, e sarà il mio unico conforto. PASTOJtE- Vuoi cl.te 11-1 i congratuli teco 1 Clle ti fa.ccia i miei a.uguri, ANNA(co~ sentimento profonclo) - Io sarò madre! Io avrò fra le braccia il mio figliuolo, io dovrò lavorare per lui ! ANNA - No, no ... · Ero stanca e senza coraggio... sedevo innanzi alla miri macchina e lavoravo', lavoravo. Pensavo al!'avvenit·e, ed allora, . non so come, non so che cosa ... mi sentivo ad un tratto leggera, contenta ... (nella grcmde coi1wiozio11eella stende lei mano al pcirroco) Sia buono con me, signor Parroco, sia buono, anche Dio sarà buono! PASTORP. (respingendo la mano) - Non ho niente più da tentare! 'l'n sei perduta, nel corpo e nell'anima. ANNA( con gli occhi aperti, nei q1inli aleggici iin terrore fcmciullesco) - Perduta ... '? Il Pastore si allontana lentamente. Anna lo segue con gli occhi, già pieni cli lacrime. Quando la porta si chiude, ella prorompe io siughiozzi convulsi. Si trascina presso il letto, leva. gli occ!:.i verso il Crocefisso agonizzaute, piega la testa e piange. Poi giunge le mani, e prega fervidamente, a bassa. voce. Nel silenzio doloroso si ode ancora una volta il suono dell'organo ed il canto dei fedeli. (Pausa). (Continuci) Nel vrossiino nmncro znibblicherenw i~n articolo clell'ilr lustre prof. GIUSEPPESERGI: La personalità medioevale di.,GuglielmIol imperatoredi Germania.
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