JllVISTA. POPOLA.RE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI •si dev.e la odierna .Germania, ma, venuto il momento -del riroso, corre all'aria aperta. Sul treno. sul vaporetto voi trovate l'operaio ed il commerciante., 'il professionista e l'irnpie$ato. Jnutilroente cerchereste in essi una traccia della loro pro- ,·erbiale irnrassibiliti: mangiano, bevono, cantano, ballano, Tidono, avendo sempre innanzi agli occhi o una campagna 'incantevole, o un lago pittoresco. li tedesco ha 'il sentimento della natura enorme• rnente s•,iilwppato. :\Te'llegrandi l)irrerie di Schildhorn, !a festa, non è facile trovare Ul'l posto, poiché la gente ci resta fino a sera. Allora si torna per Spandau, più spesso per Griinewald, sotto le ombre protettrici degli alberi: sono famiglie, coppie di innamorati, che lasciano la piazzetta ed infil-a:no'il hosco, cantando. Ad 1111 tratto le voci si abbassano, e tra i fumi !lell'amore e della birra, ognuno vol~E. lo scruardo, pieno di terrore sU1perstizioso,verso smistra. Eaggiù, in fonrlo. c'è il cimitero dei suicidi. Il cimitero cli Schildhor'1L La Germania ha il triste primato del suicidio: nell'anno 1898, come resulta dall'Annua-rio non ancora pubblicato da qOesto ufficio imperiale, il suicidio le ha tolto 10.835 vite. In altri termini su 100,000 abitanti di sono avuti 20 suicidi ; la Sassonia, con un numero di 1205, raggiunge il 44 per 100,000. La Prussia ha dato G361 suicidi, di cui 1313 donne. La massima percentuale e raggiunta dalla provincia di Posen (D per 100,000) e da quella Lippe (7). . A Berlino si sono avuti 491 suicidi, di cui 129 donne (;28 per 100,000). Secondo alcuni dati, che l'ufficio imperiale mi fornisce, codeste cifre per gli anni seguenti tendono a crescere. Infatti non passa giorno senza che le cronache dei giornali non registrino, qui, da due a tre suicidi. * k ll suicidio è il fenomeno più inesplicabile, come quello le cui cause si perdono nell'abisso oscuro dell'anima. Ah, io rido, quando leggo in certe tabelle statistiche le cosidette cause della morte volontaria l Oh, codesti scienziati delJe cifre, che gabellano per cause i semplici motivi, che di un fenomeno interno ed indivi::luale, vogliono trovar le ragioni all'esterno e nella colletti viti ! Il cadavere è muto. Sezionatelo: seguite pure il cammino percorso dalla palla, ditemi pure quali tessuti, quali organi furono intaccati. ?\on più! li coltello anatomico spazi pure voluttuosamen_te tra la materia grigia, tra i ventricoli del cuore. La morte è silenziosa ! I motivi che spinO'ono l'uomo ad uscire dalla vita non stanno fuori delle leggi sociali, - dissero alcuni, che della psicolo~ia fanno un ramo della sociologia. Ma sono stabiliti codesti rapporti tra il mondo esterno ed il mondo interno? ma è assodata l'azione della cosiddetta societi sullo individuo? o piuttosto è l'individuo che agisce sulla societ~t? Intesa anche codesta societi, nel suo più brutale senso, che influenza malefica può offrire la tedesca ai suoi componenti ? >!è vale parlare di motivi economici, nè cli suicidio anonico. La classe operaia a Berlino contribuisce nella somma totale dei suicidi per il 60 0100 ! E vi dirò che codesta classe gode di un benessere che forse le altre borghesi non hanno, gode, principalmente, di una stabilita economica, che nemmeno in Inghilterra si trova: salari altissimi - organizzazioni economiche, morali che permettono risparmio, educazione, istruzione .:.....assistenza, assicurazion'e'r che allontanano lo spettro angoscioso dello avvenire - lavoro determinato, sano, non faticoso - ricreazione varia e spessa. · La miseria ·va sempre scomparendo a Berlino. L'assicurazione ·sugli ìnfortuni, secondo mi afferma il dottor Meyer, primo presidente della Corte di Appello, ha fatto diminuire di molto il numero dei reati. Ma fra gli assicurati il suicidio spesseggia'. Strano fenomeno! Ha guadagnato la società? Il signor Hirschberg ha tentato una ricerca delle cause che spingono l'operaio a codesta volontaria. soppressione, ed ha fabbricato una tabella, secondocui codeste cause, per la maggior parte (il 75 010ì, sconosciute sarebbero: debolezza mentale - ecl affanni (kummer). Che la cultura, la quale qui si impartisce agli operai, abbia morbosamente esagerata la sensibilità psichica? Che il suicidio sia allora la necessaria conseguenza. di codesto progresso? E la morale? Io non decido. Io trovo, per esempio, che nelle contrade cattoliche, il numero di questi poveri morti è minimo, mentre nelle evangeliche è massimo. 'Ha dunque la vecchia e materialista religione cattolica una influenza protettrice? La giovane dottrina di Lutero ageYola il suicidio? · Io non so. Risalendo alle altr~ classi: sono le teorie, crli indirizzi scientifici che provocano il suicidio? 17 pessimismo? Ma è il pessimismo la filosofia dei deboli, dei neurastenici, la filosofia clel dolore, o piuttosto la filosofia della passione, della forza repressa, la filosofia dei giovani, che nella vecchiezza sopravvive quale esperienza ? Sarebbe il suicidio la estrema esplosione di questa forza repressa? Per dare un certo valore alla propria persona, è necessario Jarne uno al mondo - disse Goethe. Ma per quali motivi, per quali trasformazioni si giunge alla negazione di quel valore? Io non so indagare. Considerate la eta dei suicidi. Vecchi e fanciulli abbondano. E non c'è fenomeno più miserabile del suicidio del vecchio, più straziante e più terribile del suicidio del fanciullo ! Nella Slesia abbondano i primi - a Berlino i secondi. Spiegatemi la morte volontaria di un fanciullo decenne l In questi giorni, mi si mostrava una signora, il cui bimbo dodicenne, non potendo sopportare un forte mal di denti, si era gettato nella Sprea. Non è questo l'unico caso. Una famiglia, che non vedeva tornare il figliuolo, tremava pensando ai rimproveri paterni, ricevuti, sul mattino, dal giovane "ttssente. Ad una disgrazia, ad un delitto il pensiero nemmeno si fermava. La famiglia, l'ambiente? Poca resistenza al dolore? Ma qui la educazione cli un fanciullo è condotta paradisiacamente, dallo Stato, dai genitori, Llal maestro, con principi sani,. con mezzi idonei e rnodernis:·imi. Spiegate, spiegate ! Insomma, è il suicidio il tributo di vittime che !'umani ti deve pagare, senza che la volontà degli individui vi abbia alcuna parte? La tesi è socialista, ma io mi troYo in un paese socialista, che al socialismo deve la sua grandezza, Lo sforzo industriale ha reso necessario l'olocausto? Codesto esercito òi uomini e di attività, slanciandosi alla conquista del progresso, ha reso impossihile la vita ai suoi deboli 1egionari, ovvero, come nelle antiche leggende, quale obolo, ha dovuto lan-
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