Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 18 - 30 settembre 1900

34.8 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI pressione: la lotta e la passione distrug~ono nell'uomo il senso della giustizia e il giudizio sereno, necessari per islabilirc un benefico sistema sociale. J ,a violenza genera la violenza. Robespierre è il profeta di Napoleone. Ciononostante l'incedere della storia é avvenuto sinora attraverso il sangue e la lotta; e può clarsi che ancora il progresso non abbia trovato via migliore che conduca alla pace ! ». Non si é più fortunati coll'azione politica che si svolge colla modificazione delle leggi e col mutamento delle forme di governo. Da secoli si fanno leggi per migliorare le sorti delle classi lavoratrici; ma con quali risultati, domanda il Kenworthy ? Con questo solo : che la classe lavoratrice rimane sempre senza prosperità; che vive nella incertezza della sussistenza; che é condannata ad un lavoro superiore alle sue forze,.. Le grandi città, il cancro sociale, distruggono il popolo colla miseria e la degradazione, con una intensità sconosciuta nei secoli passati. Il pessimismo qui é evidente ed ingiustificato, e la impressione che desta non viene cancellata da ciò che l'autore dice in ultimo sulla via da lui preferita per arrivare alla meta: la riforma interiore, individuale, e la coopera~ione; molto meno ancora dalle parole improntate a quel misticismo, tanto comune tra gli anglo-sassoni, colle quali si chiude inattesamente L'Anatomia della miseria. Eccole: « I principi dell'economia sono governati da considerazioni morali. Le morali sono,. dipendenti dalla concezione che noi ci formiamo della soluzione del più grande mistero: che cosa sara di noi nel mondo di la? Cosi é, le morali sono fondate sulla credenza religiosa. Ciò che equivale a dire, che le quistioni economiche sono, in conclusione, delle quistioni religiose ». Laiconclusione può essere buona per un cristiano, chcfspera{soltanto nella carita; ma non per chi desidera con atteggiamenti anarchici - anarchia alla vVilliam Morris, di cui in una ad Owen, a Ruskin e Tolstoi, il Kenworthy si professa entusiastico ammiratore - di vedere stabilito sulla terra il comunismo. E non se ne dichiara soddisfatto il Dr. Alfredo Russell "'allace. Il grande emulo di Darwin in una lettera del 14 lùglio 1900, e pubblicata in appendice, dichiara ammirevole, poderosa, chiara la dimostrazione fatta nell'Anatomia della miseria, ma respinge il nichilismo della conclusione. « Per me », scrive Russell W allacc, « ogni esposizione cli mali senza mostrare che vi è << un reale, completo e pratico rimedio si ricluce ad « una pura perdita cli tempo. Centinaia di libri cli tal << genere si sono pubblicati, ma quale bene essi « hanno fatto? The Bitter Cry e Darleest Engtancl « e le Statistiche de Londra del Booth e The \!Vhite << Slavery e Life in fVest London ecc. ecc. sono inutili. << Non hanno proposto rimedi. Destano un giorno di « orrore e poi vengono dimenticati! Ciò cli cui c'è << bisogno é d'insistere sopra un programma definito « come i cinque punti dei Cartisti. Trovalo il quale << si deve seguire la massima: agitate! agitrde! agi- « tate! » (1). • E il programma per arrivare alla repubblica coope· ratioa vagheggiata, il Russe)! ìVallacc, dopo escluso il metodo cooperazionistico puro e semplice perché troppo. incerto e lento, lo formula in questi tre punti: << 1 ° nazionalizzazione delle ferrovie e della terra con « assegno vitalizio agli attuali possessori; 2° aboli- « zione della eredita; 3° uguaglianza nelle condizioni « dello sviluppo completo, data a tutti coloro che « nascono». In attesa della realizza7.ione di questo programma, il Russell \Vallace ne espone uno che (1) La parola: agitate! nel testo è sc1·itto in italiano ed in corsivo. N. d . .R, potrebbe considerarsi come il suo programma minimo, che egli chiama palliativo temporaneo e che propose nella sua Wonclerfut Century, e cioé: libero pane, libero carbone e libera casa per tutti. Questo minimum cli mezzi essenziali per la vita si potrebbero assicurare a tutti con una imposta progressiva sopra ogni proprietà al disopra delle sterline 100,000, e sino a quando si assorbirebbe l'intero al di più di un milione. Ecco delle proposte concrete; ma che sinora sono lontane dalla realizzazione; tanto che chi le fa conchiucle: « Mentre noi cicaliamo e vaneggiamo, il po- « vero muore di fame». Lo Zonco. Il progresso degli Stati Uniti Michele Mulhall nell'ultimo numero della North American Reoiew _preannunzia alcuni dei risultati del censimento del 1900. Paragonandoli con quelli .dei due uliimi si ottiene: "' , ~ .E -El Ricchin, -miliodnidoli, Popolazione Alunni .e:;; :E ----~ dellsecuqle ~ -~ ~ ricchl.ol, Manila li, Miniera 1880 50,156.000 9,870,0(0 53() 43,642 5,370 270 J8!10 62,G22,000 '12,710,000 623 64,876 9,372 452 l:.JOO 76,200,000 15,610,000 728 (Jl,040 13,326 495 Col sistema dei numeri-indici nel 1800 si aveva Popolaz,AlunniTerracollivala Ricch. lo!. Valm. ani!. Valm, iniere 100 100 IOO 100 100 100 che nel 1900 divengono Popolaz,AlunniTerracollviala Ricch, tot, Valm. ani!, Val, miniere i-) ;J. 158 136 209 249 18.'l Il progresso non potrebbe essere più colossale. Lo sviluppo della ricchezza, come si vede, è stato assai piu rapido di quello della popolazione; cl'onde il benessere. E dire che gli Stati Uniti sono devastati, secondo il linguaggio dei liberisti, dal flagello protezionista!.. Pare che con questa malallia si cresca bene e si progredisca meravigliosamente I A Schildhorn. (Note di victggio) Il bosco di Grlinewald, selva~gio e fitto cli pini sottili, le· cui foglie verdi nasconcton il cielo, in un silenzio solenne, interrotto solo dal arido rauco del corvo, o dal chiacchierio loquace cle?ia gazza, si estende per uno spazio cliparecchi chilometri. A destra, a sinistra scorgi spesso l'acqua scintillante di un laghetto o cli un canale - in alto qualche fumaiuolo cli una fabbrica, che sorge trionfante ccl insolente, sulla campagna quieta. È una buona ora cli cammino, lento e fresco, che bisogna fare per "iungere a Schilclhorn, un villaggetto presso Spandau, sulle rive cli un lago, dall'acqua lucida e calma, solcato da battelli, da biciclette marine. Le birrerie, colossali locali, in cui c'é posto per tremila persone, rallegrate dalla musica di una banda militare, non sono mai vuote. Ogni buon tedesco, ogni buon berlinese specialmente, cli-videla sua esistenza tra il lavoro ed il divertimento: lavora dieci ore con quella tenacia, cui

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