Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 18 - 30 settembre 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI 347 di credere nella onnipotenza di Dio, sperano che dagli iw,·enimeuti ciuesi sorgeranno gli St<iti Uniti di Eu,- ropa, e del Gi<tppO'lie ..... Nou ò desiderabile um~ uuione di mti farebbero 11arte despoti come Guglielmo II. Gli Stati Uniti cli Europa devono sorgere, per segnare un progresso, dalla volontà di popoli liberi. Ad ogni modo gli ottimisti s'ingannano. Le potenze resteranno unite per imporro la pace a Pechino; dopo, ciascuna si sforzen\ di faro il danno dell'alleata del rno1ueuto e di tirare l'acqna al proprio mulino Ad ogni mollo, del bene è ,·e1rnto fuori <lai grande dramma ciuese: la Russia, la cui arroganza non a,0 eva piì1 limiti, 11'ò uscitii fiaccata ed umiliata. La Russia possiede tutte le condizioni per dominare e farsi strada in Oriente. Che sarebbe stato se questa potenza senza scrupoli, che ha agito con tanta violenza e disonest:\ nella J\fancimia, in Finlandia, e verso gli Armoni cho fascia sterminare dal Stiltano Rosso; se questa potenza che nei tiu-coroanui, noi kirghisi, nei rnongoli, lm come soldati una mciteria mnana incomparabile ed ha, ancho lo carezze di una repubblica elio si credo alla testa delle ci vilt:ì,; cbe snrebbo stato della civilt,'L europea se la Russia avesse continuata incontrastata la s1111, marcia trionfale vorso l'Oriente l ll vero pericolo gic,tlo nou è quello intradsto dagli storici ; osso sorgerebbe il giorno in cni la Russia potesse discipliuare sotto di_sò contro l'Europa i Mongoli, L'ANATOMIA. DELLAMISERIA (t) li Litolo di qutlsto libriccino di Kenworthy, !a cui seconda edizione viene dopo sette anni, e data ~ppena <la un mese, farebbe supporre che si tratti di uno scritto cli propaganda sensazionale, in cui vengano squadernate tutte le miserie morali e intellettuali dell'umanità, e che dovrebbe riuscire, anche contro il desiderio dell'autore, ad inspirare se non a consigliare la violenza. Nulla di tutto ciò. Se, del resto, della violenza vi fosse traccia in questa Anatomia della miseria, il volumetto non sarebbe presentato da una lettera di Tolstoi datala da Yasnaya Polyana (2 giugno 1000), nella quale si dice che in esso si Lrova una guida morale ed uno stimolo al bene. Come riconosce lo stesso Tolstoi, e come promette nel sotto titolo l'autore, si tratta di una serie di letture, dedicate ai più importanti problemi dell'economia, trattate in modo semplice e piano e che contengono in poche pagine la materia di molli grossi volumi. Cosi il grande romanziere-riformatore russo. E realmente chi legge lo scritlo del Kenworthy Verrà lo Czar? . ~ z. .. - ~- . . - r \ ,,, il,\'~Wll~~t· "' nrJ\t11J1 1 . -. ' Il ministro delle Finanze di Russia: Frant:esi, datomi prima cli tutto clel denaro ... .. _3.!, i Manciuri, i Cinesi. li tentativo è fallito, il pericolo ò scongiumto almeno per molti anni; e il benefico risultato si cleYeai cinesi che hanno mostrato cliesistere e di non essere nmi q1umtité 11égligeable. Certa.mente i Russi tentoranuo la rivincita; ma essi hanno perduto il momento favorevole; nè s11,nìfacile cho lo ritrovino, perclJè lo armate europel' potranno aYere ragione in battaglia dei cinesi ; ma non si potn\ alla lunga trionfare contro una massa cli tre o quattrocento milioni cli uomiui che si risvegliano! Ad ogni modo pare che ci avviciniamo alla finodello vecchie arti della diplomazia europea. Certamente i di11lomatici europei sono esport,i nelle menzogne; ma hanno trovato i loro ma.estri: i cinesi spingono l'art,o delle menzogne sino al gonio. Si afferma spesso che la mentalità o la moralit:\ dolio razze differiscono, e che giammai europei o cinesi s'intenderanno. E' un errore. Il giorno in cui i popoli si sbarazzeranno della men• zogna ufficialo, essi s'inten<loranno o trat,toranno dei loro interessi comuni con rettitudine. E' la meur.ogna che ci divino; è la verità che ci unir1ì. ELISEO H1,cu;s. Cl.ii speùisce Lire Quindici alla nostra Amministrazione, ricc\"Orà, franca di porto, uua _collezione compleui della Rivista Popola1•e (1893-96) diretia da Antonio Fratti. .... la festa verrà poi. (](ikeriki cli Vienna) resta ammirato della chiarezza, della semplicità colla quale vengono esposti e criticati i princrpii fondamentali delle due grandi scuole economiche - quella di Smith e di Mili e l'altra di Owen, di Ruskin e di Marx - e tutto ciò che s'intende o dovrebbe intendere per divisione del lavoro, ricchezza, produzione e distribuzione della ricchezza, proprietà, terra, capi· tale, fattori della produzione e della distribuzione, moneta, scambio, costo della produzione, valore del mercato, imposte ecc. Tutto questo è trattato in meno di novanta pagine e in guisa da fare risaltare l'ingiustizia della presente organi·lzazione sociale, ma senza adoperare mai una parola o una frase altisonante. Epperò il Kenworthy, che si rivela socialista sin dalle prime pagine in cui esalta la formola di SaintSimon - da ciascuno secondo la sua capacità; a ciascuno secondo i suoi bisogni, - tale si conferma ulteriormente nelJa designata finalità da raggiungere: l'abolizione della proprietà privata. E i mezzi per conseguirla? Nella parte V,. consacrata alla Rfforma, egli ricorda che i mezzi per ottenerla di cui fa menzione la storia sono tre: la rivoluzione; l'azione poli tic~; la condotta personale. Da buon tolstoiano esclude la rivoluzione. « La violenza, egli osserva, non ha mai posto fine all'op• (I) The anatomy of misery. Plain Lectures on Economies by John Coleman Kenworthy. London. Clarion 01tice 72, Fleet Strect, E. C. ::--; . d. R.

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