Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 17 - 15 settembre 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI • Tntto ciò dimostra che in Russia non Yi sono condizioni favorevoli per la grande industria. Quella che c'è, è il prodotto clell'altissima protezione. E la Società libero economica cli Pietroburgo ha dimostrato che l'industria russa produce male e a caro prezzo. I consumatori, ad esempio, pagano gli strumenti a• ~rari in Russia più cari del 198 °1o che in Finhtnclia, (lel 159 che in Germania, e del 119 che in Austria-Un• gheria. I prodotti del cotone in Russia costano_ più ·del 105 °10 che in Finlandia, del 357 che in Germania e del 445 che in Austria. Mentre in Inghilterra il prezzo del ferro grezzo, nel corso degli ultimi 15, anni è disceso da 40 a 28 copecki per libra (Pud), in Russia in 25 anni è aumentato da 59 a 86 copecki. · Tutto ciò è la conseguenza del r,rotezionismo; il quale ]in. impedito ogni progresso nell'industria. L'industria mineraria degli Urali, ad esempio, è nelle stesse condizioni in cui si trovava ai tempi di Pietro il Grande secondo il \Visnovshy (Petersburger Nachrichten anno 1899 n. lIIL li cattivo stato dell'agricoltura e della pastorizia alla sna volta influisce su certe industrie. Così secondo Kowalewsky ( Le regime econoinique cle la Russie) la conceria delle pelli dette un valore di 42 milioni di rubli nel 1880; cli 35 nel 1890 e cli 32 nel 1892. La Rnssia perciò si trova chiusa in un circolo vizioso. C'è poco da sperare in un miglioramento prossimo del1'11,gricoltura e delle classi agricole. L'industria proroossa artificialmente non poggia su basi solide; il suo merca,to interno dipendente dalle condizioni delle cla.;si agricole, costituisce la cQnclitio sine quei non del suo sviluppo. Industria ed agricoltura non troveranno salute che nel mutamento della politica doganale e nell'abhanclono del protezionisroo. Ciò clie non è sperabile. Con ciò non si dica che lo Stato russo sili all'orlo cl'ell'abisso. Le coudizioni descritte rigua1·dano la Russia propriaroente detta. Rimangono ancora i paesi soggetti al governo russo: la Polonia, l'Ucrania, la Lit,uania, la lontana Siberia ecc. ì\ia è indubitabile che il governo russo farà sentire la sua roano di ferro anche su questi paesi. Così avverrà in 1m tempo relativamente assai breve, che il governo russo in conseguenza della sua politica economica laclrn,, cesserà di poter trarre da questi paesi i vnntaggi che attualmente ne tra.e, e tali pr,esi sarn,nno in condizioni cli nulla più potere o voler dare, e si svilupperànno i sentimenti separatisti già esistenti. Questo è un fatto, innanzi a cui presto o tardi si troverh la Russia. \VAELAWSTUDN1CKG1zB1rnT. LosoùuùtoVol cIon~rnsso Italiasoncoialista Il Congresso socialista ha avuto luogo nell'ampio salone dell'Eldorado, che si presta ottimamente per ampiezza, comodità, ecc., ad un'aduna11za cli questo genere. Sul proscenio, avanti il sipario abbassato, la presidenza, i segretari, i relatori; nell'orchestra la stampa; nella platea i congressisti con davauti anche i tavolini per scrivere; nelle gradinate i 100 invitati, che cli pii1 non ha permesso la intelligentissima Polizia. In alto, da- ,anti al sipario, a grnndi caratteri: VI Conçp·esso del Pcirtito nazionale socialista; a destra, un quadro grafico rappresentante l'aumento dei voti dei socialisti dalle elezioni poliche del 1892 a quelle del 1900; a sinistra un altro quadro a colori, rappresentante la distribuzione propoi-c:io1iale dei voti nelle ultime elezioni. Una altra volta si raccomanda al pittore un alt.ro po' cli tinta pei voti raccolti dai candidati dichiaratamente repubblicani (80,000), che essendo 10,000 roeno dei 'rallicali (90,000) e poco meno della metà dei socialisti (170,000) uou dovevano figurare nel quadro 113 dei radicali e Jt4, a far molto, dei socialisti ! L'on. Anclreci Costa, incaricato di aprire il Congresso, salutati i presenti a nome dei socialisti cli Roma, l1a inviato, tra la commozione e le approvazioui generali. un salnt,o alla memoria ùi Liebneckt, « il 11iaestro », e quin• ·cli ha subito invitato alla costituzione della presidenza, che è riuscita, per acclamazione, composta da: Costa, presidente; Barbato, Bertini, Ccissola, Lercla, vicepre- ~identi. .. * * Si ò cominciato col Resoconto morale e amministrativo della Direzione del Partito. In tre anni, dal 1 ° luglio 1897 al 31 luglio 1900, le entrate sono state L. 19,553 33; l'avanzo in cassa L. 121,81. Notevoli alcune cifre dell'entrata: L. 10,67fl 04 per adesioni al partito; L. 511.80 sottoscrizioni 1° maggio; all'uscita: L. 2385 per stipendi ad un segretario, ad un contabile e ad uu fattorino. li modestissimo magrissimo bilancio, amministrato con cura parsimoniosa dal cassiere contabile Enrico Bertini, viene deferito dal Congresso all' esame di . due revisori che naturalmente non potranno trovar niente a ridire. Per l'azione parlamentaredel partito ha riferito Andrea Costa, e i I congresso ha dato unanime voto cli approvazione. · Pel cciso De Marinis dell'interesse di affermare « che « dal capitano all'ultimo grtgario, tutti devono esser « soggetti alla stessa disciplina. cli partito " è stato approvato l'ordine del giorno Mucc1-LABR10LA di confermare la de.liberazione della sezione di Napoli, dinanzi alla quale l'on. De Marinis non volle andare a giustificarsi. La proposta cli BERNARDINOVERRO- d'invitare l'onorevole De l\farinis « a venire personalmente a discol- « parsi, o per lo meno a scrivere al Congresso i motivi « in suo favore» - è stat:,, respinta tra le grida che l'onorevole De l\farinis si era già giustificato sul Don Mar::io. .. * * Nella seduta pomeridiana dello stesso giorno s1 e parlato della Stampa. La tliscussione è stata animatissima, le critiche al modo« tecnico>> col quale è fatto l'Avcinti non poche, da parte di Ro)rnO SOLDI, ETTORECICCOTTI ed altri; ma MODIGLIANIe LABRIOLA mostrarono così bene tutto il merito di Bissolati a traverso tante batt.aglie cli esser riuscito anche a condurre il giornale alle rive dell'attivo, LABRlOLA.fece rilevare così eloquentemente il merito gra1idissimo del llissolati di aver tolti ormai gli equivoci, e cioè cli aver dato al giornale socialista ,m indirizzo « schiettamente repubblicano », che dopo le sue pnrole, coronate ogni morneuto di applausi, la difesa del Bissolati fu soltanto una necessità diformci, e fu approvato, senza contrasto alcuno, l'ordine del giorno « cl'-illi-initatcificlucia D nell'attuale Direzione. Il Congress·o approvò poi un ordine del giorno di ENRICO FERRI che plaudendo all'opera finora compiuta dall'Avcinti. ne in vita la direzione ed amministrnzione a . preprtrnre i mezzi per un ulteriore ampliamento del giornale anche come impresa inclusti·icile. Con un- ordine del giorno SARFATTI il Congresso ha anche riconfermato << la ne essità che l'Avanti sia pubblicato in Roma}} e non a l\Iilano, come volevano Prampolini ed altri. Il sabato (8) le adesioni al Congresso sono state 292, le sezioni rappresentate 21U, i presenti 1!)7. .. * * Laseduti.1 antimeridiana della domenica (9) è stata tutta consacrata alla Stampa settimanale del Partito, la quale ba raggiunto i 60 periodici. Oltre i roiglioraroenti da introdursi iu quei giornali destinati alla propagantla di t0 grndo, ò stato sta uilito di pubblicare speciali opuscoli di propaganda alla portata di tutte le intelligenze per far conoscere cl1iaramente il programma socialisti.1. La stampa del '.\Iezzogiorno verrà specialmente aiutata, e saranno pubblicati dei periodici in Sardegna e nella Basilica tn. * * Kella seduta pomeridiana, siçcome la concessione della sala clel Congre~so è limitata dalle 8 alle 6 pom., stringendo il tern po o acldensai1dosi gli argomenti pit1 importanti, viene votato il re~olamento ccipestro Bertesi per cui: 1° gli orclini del giorno si ritengono svolti col primo discorso dell'oratore, e al medesimo non vengono. concessi che cfoe minuti per dichiararsi o no soclclisfa,tto; 2° si dà fac,oltà alla Presidenza cli scegliere gli ordini del giorno da votare che sintetizzino i desiderati del Congresso. . G1Acm10 FERIURI risolleva la questione dell'Intervento ai funeralidel Re, col caso Borcilini, e insiste che la questione sia risolta corµe per De l\farinis,· « per non usare due pesi e due misw:e»; ma TURATI propoue che

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