Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 16 - 30 agosto 1900

RIVISTA POPOLARE DI POLITICA LETTERE E SCIENZE SOCIALI Gli citai il racconto che egli aveva scritto nella Neue deutsehe Rundsehau (2). Sorrise, e: - Occupavo il tempo della prigionia - mormoro. - Dunque dovrebbe andare ancora ·una volta in carcere per scrivere qualche cosa della sua vita I Una nuvola di tristezza velo il suo sguardo. - Non é più necessario ora! - Procedevamo sotto gli alberi, tra i quali si levava sempre la superba colonna della Vittoria. Tornammo all'Italia. Gli esposi le condizioni delle popolazioni, la base vera sulla quale poggia da noi il socialismo, l'azione negativa del partito. L'Ercolemitologicoe l'Ercolemoderno L'Ercole mitologico ha in un giorno ucciso l'Idra dalle cento teste, ma quant'è più difficile per un Ercole di tante teste fare oggi l'istessa operazione! (Lustige Bliitter di Berlino). Gli occhi clel mio illustre compagno si animarono: - Ma allora non é tempo di predicare : questo é il momento della rivoluzione ! - Ecco il vecchio Liebkn.echt, il conduttore della rivoluzione I Lo portai sul terreno del socialismo tedesco. Me ne enumero i progressi, mi disse dei 4 milioni di voti riportati, dei 58 deputati, di trionfi ottenuti, di vittorie guadagnate, di lamenti placati, di benessere diffuso. Passavano intanto numerosi gli operai, che venivano dalle grandi fabbriche di Charlottemburg. Oh, nella voce di Liebknecht, non c'era la contentezza di Stacltrhagen, di Singer, di Arons, dello stesso Bebel. C'era invece qualche cosa diJmalinconico, che aveva il suo completamento nello sguardo triste, simile a quello cli un leone, cui hanno tolto 1~ ~oresta, costringenrloln alla vita domestica cli una gabbia dorata! Parlo, per l'ultima volta, al Reichstag, il 12 giugno. Il progetto della flott~, combattuto platonicamente dai socialisti, era stato approvato. _ Pallidissimo, con la sua bella testa sdegnosamente alta, tenne un brevissimo discorso di una violenza estrema. - 1:; un tradimento! - grido due volte, abbracciando nel suo disprezzo. tutto il Parlamento. A me parve che in quel grido tutta la immensa tristezza del deputato di Berlino avesse trovato la sua manifestazione e che nessuno fosse stato risparmiato: a me parve che quel grido avesse qualche cosa di oltre tomba, che esso fosse la risposta di Carlo l'viarx a tutti i giovani seguaci di Bernstein. Licbknecht uscì solo, barcollando. Ed il Cancelliere lesse il decreto che chiudeva la sessione. Ora egli é morto. Centomila operai, col garofano rosso all'occhiello, Altritempi Il 're Attila (<ii"snoi Uwn-i): Del coraggio, ma non.dolfa crudeltà. Sappiate perdonare. (Floh di Vienna). accompacrnarono il corpo al cimitero, e coprirono la tomba"'fresca di fiori rossi. Anche quei fiori rossi furono una pietos~ concessione, dovuta all'opera 15enerosa ~e! ve~eluo profeta, che non seppe rinunziare alla r1voluz10ne ! Che importa? Se non nel mondo delle anime, certo nel mondo della storia Guf7lielmoLiebknccht é andato a raggiungere Carlo Mirx e Federico Engels. GIUSEPPE p ARATORE. ~ La commedia della morte :. (N. d:ll'l aprile '98). Nel erossimo numero p_ubblicheremo !'-na ,:isposta del Socialistoide ad un articolo di EugenioChiesa sul Problemaferroviario. A. VVJSO A.GLI A.BBON'A.TI Per variazioni di residenza, inviocopiearretrate, renlami, ecc., gli abbonati debbono unire una fascetta concui ricevonola «Rivista», indirizzandola al Sig. Gioacchino Montalbano, Viadella Vite, N. 74, Roma.

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