Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno VI - n. 16 - 30 agosto 1900

RIVISTA POPOLARF: DI POLITICA LF:TTF.JlE F. SCIENZE SOCIALl paragonò nienterricno... che a Tcrone. La fede, al signor Guerrini - se, come pare, è un uffìcia1e in attivi ti di servizio - procura almeno lo stipendio il ventisette del mese, e l'immancabile benevolenza dei suoi superiori. Dopo tutto, devo compren·dere che al signor Guerrini dev'essere lecito, anzi doveroso, difendere il proprio mestiere: quello di ufficiale clic sa, che l'esercito suppone la g11crra, come l'organo s11ppone la funzione. Non si orrenda se parlo di mestiere: un ufficiale trascina la sciabola come l'avvocato difende le cause, come il medico cura gli ammalali. Per l'esercizio <li questo suo mestiere - come lo chiamò il generale Ponza di S. Martino a Napoli, alla partenza delle truppe per Ja Cina - ed avrebbe potuto chiamarlo, professione - è giusto e naturale ch'egli venga retribuito. In quanto al significato del rapporto tra organo e funzione, tra esercito e§ouerra, se egli non lo sa, lo rimando af$li scritti di pcnccr; e se non li capisse, se li faccia spiegare da qualche ufficiale più colto di lui. Nell'esercito italiano non ne mancano davvero! Ce ne sono tali e tanti che si può trovare un ministro della guerra, che divida e approvi i concetti economici esposti da mc nel discorso del 6 l11glio, che ha falto montare in bestia il signor Guerrini ; come si può trovare un altro generale, dotto e valoroso, e che ha visitato la Cina e la conosce de visu, il generale Luchino Dal Verme, che approva e divide le idee esposte da me sulle cause~ che provocarono l'insurrezione dei noxers. Il parere di questi due generali vale un po' pi1"1 di quello del signor Guerrini, che scambia le insolenze colle buone ragioni. Egli poi calunnia, addirittura, trattandomi da uomo di malafede ... ; ma delle calunnie di 1111 ignoto trainew' de sabre che non mi conosce, mi sento largamente compensato dalla stima dei molti non ignoti che mi . conoscono. guerra coll'Orange e col Transvaal, delle enormi spese di guerra, delle confessioni di debolezza fatte da lord Roberts, della lealtà dei boeri del Capo ecc. ecc. Rileva come i soldati che tornano dall'Africa fortunatamente ritornano guariti dal hrutto male jingoislrt o patriottardo; e si associa alla protesta anticipata del vescovo di Rochester contro i Saturnali che si vorranno celebrare in Inghilterra pel ritorno delle truppe vittoriose dall'Africa. :\Totevole sopratutto é il brano che porta il titolo: I,ezioni del Secolo XVIII pel Secolo XIX, che noi riproduciamo integralmente: Le llue grnntli funzioni che si compirono :t Pari"i il 14 luglio, colla inaugurazione dei mouumenti a, Wa:'hi 11gton e a Lafayette, devono servire como opportuni r.icordi a i pat,riuti inglesi, e riconhre loro che spesso i patrioti ili oggi sono g-li eroi tli llomani. "'rtshington fo il presidente Kruger tlei snoi giorni e dollit sua generazione. Lafayett.e ha oggi l'equivalente 1101colo11nello Willebois de Mareuil. Non c'è un inglese, che oggi si risenta dell'omaggio che le llue dernocrnzie di Francia ·e degli Stati Uniti rendono agli eroi della guerra d'indipendenza del secolo J)assato. :-i'"oidobbiamo sperare di non dovere attendere cento anni pe1· riscontrnrc la stessa nnanimiti\ tra gl'i11glesi, uol riconoscere la o-iustizia vera della causa delle repubbliche sutl-afric:':,w. come oggi si riconosce In giustizin, della causa degli eroi della guorrn dell'indipendenza americana. Giorgio H[, Chamberl:\in, nella, storia sarnnno considerati come gli uomini i quali adoperarono le risorse dell'Inghilterra in uno sforzo vano ller i~chiacciare le comunità di 1tornini liberi, i quali tengono il campo in difesa dei principii, fondamentali per gl'i11glesi, tli libertà, di autonomia e d'inclipendonia. Così si può scrivere ancora in Inghilterra, Cunsule l'odioso Chamberlain, senza che si venga de,;;ignati come traditori e nemici della patria ! lmmaginino i nostri lettori ciò che d:rehbe il cauagliume patriottardo italiano se un nostro concittnclino facesse, in difesa di una causa santa, l'apologia dei nemici d'Italia, se questa fosse stata vinta. C'è, infine, nella tiritera del signor Guerrini, l'invito a discutere. L'accetto; ma ad una conr1izione: alla condizione di ~arentirmi dalle ire del Fisco ; ~e11Zadi che nella discussione non ci sarebbe giustizia: al mio contraddittore tutta Ja liberti rii parola, • anche quella d'insolentire e di calunniare; a me negato il diritto della risposta. A lui la discussione procurerebbe qualche aYanzamento ; a mc c1ualche sequestro che mi costerebbe delle centinaia d, lir". ... Via l sarei un vero imbecille se, continuando, procurassi un doppio godimento a chi, come il signor Guerrini, non ha saputo esporre né un fatto vero, nò un argomento logico. L'esempio dello Stead serva a tutti d'incoraggia- • mento a perseverare nella via del dovere. No,. L'articolo 7 ~on sono molti giorni - e nei giornali ancora non se ne è spenta l'eco - stavasi discutendo al Parlamento francese, abbastanza vivacemente, intorno all'istruzione laica, la quale nella vicina rPpuhblica è, speriamolo, su la via di diventare finaJmentc un vero fatto compiuto, mentre da noi, per un cumulo di cause che non è opportuno oggi enumerare, ma di cui sono conosciutissime molte fra le principali, é sempre a pena un pio desiderio di quanti aspirano a porre in armonia coi tempi nuovi e mutati l'indirizzo dell'istruzione e dell'educazione popolare e secondaria. Do ltor r APOLBON8 CoL.\J.\:--1:>11 Deputato al Parlamento. Pei pa1riottardi italiani \Villiam Stead continua la sua nobile ed umanitaria campagna in difesa della giustizia e della liberti dei popoli. L'ultimo numero della Ueview of Reoiews contiene grande quantiti di notizie, di osservazioni e di articoli sul conflitto cinese, e dappertutto vi predominano gli stessi concetti che sono stati svolti della nostra Rivista. l\Ia William Stead, di fronte alla grandiosità del conflitto dell'Estremo Oriente, non dimentica la causa santa delle due repubbliche dell'Africa del Sud. Egli nel The frogres q{ i/le vVorld si occupa del conlegno de partito liberale nell'ultima discussione sulla L'art. 7, famosissimo già nel 1879, d'un tratto, per opera specialmente ùel deputato radicale Rahier, è venuto fuori, per interrompere la monotonia delle discussioni parlamentari e per creare imbarazzi - con molta saggezza cli... equilibrista evitati - al Ì\linìstcro \Valdcck-Rousseau, il quale pure vorrebbe, per essere fedele al proprio l?rogramma, farsi banditore cli una legislazione schiettamente anticlericale. Quest'art. 7, cne fa salir su le furie i clericali di Francia, e solleva intorno a sé discussioni e proteste violenti, ha una storia degna di essere conosciuta: sovra di esso poi bene pure dovrebbero meditare quanti fra noi in Italia hanno a cuore il pro• blema dell'istruzione, un problema aqgrovigliatissimo, che i ministri non già tentano cti risolvere, imi

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